ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/14305

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 679 del 26/09/2016
Ex numero atto
Precedente numero assegnato: 3/02358
Firmatari
Primo firmatario: SALTAMARTINI BARBARA
Gruppo: LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI
Data firma: 26/09/2016


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 26/09/2016
Stato iter:
14/11/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 14/11/2016
MANZIONE DOMENICO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INTERNO)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 14/11/2016

CONCLUSO IL 14/11/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-14305
presentato da
SALTAMARTINI Barbara
testo di
Lunedì 26 settembre 2016, seduta n. 679

   SALTAMARTINI. — Al Ministro dell'interno, al Ministro della salute . — Per sapere – premesso che:
   per fronteggiare l'emergenza migratoria, una nuova tendopoli della Croce Rossa Italiana destinata all'accoglienza di migranti irregolari sembrerebbe in procinto di essere inaugurata in via Ramazzini a Roma;
   l'allarme è stato lanciato da alcuni residenti che, affacciandosi dai rispettivi balconi, hanno notato la presenza di tredici tende azzurre targate «ministero dell'interno» all'interno del perimetro gestito dalla Croce Rossa Italiana, fotografandole;
   informazioni confuse e caotiche rimbalzano tra i cittadini del quartiere: c’è chi parla di una tendopoli per l'accoglienza di centinaia di migranti, chi di una struttura voluta per ospitare gli ex occupanti dell'ospedale Forlanini, chi, infine, — forse più ingenuo — dei preparativi per una sorta di esercitazione;
   stando alle rassicurazioni fornite dalla Croce rossa a mezzo stampa, la tendopoli in allestimento sarebbe una soluzione temporanea, non destinata a trasformarsi in un centro permanente, ma solo a porsi come un hub di primissima accoglienza, non è chiaro tuttavia per quanto tempo;
   stando alle dichiarazione di Alessandra Filograno, addetta stampa del comitato Area metropolitana di Roma capitale, in effetti, «le persone saranno ricollocate altrove e non resteranno qui a lungo», precisando che si tratterebbe comunque di una situazione che la stessa Cri non gestisce, in attesa di istruzioni più dettagliate dalla prefettura di Roma;
   secondo alcuni politici locali, citati in un reportage dedicato al problema da un noto quotidiano nazionale, la struttura sarebbe destinata ad ospitare una parte dei 7.000 migranti irregolari sbarcati il 26 giugno 2016 a Brindisi, circostanza che non risulta al momento essere stata smentita da alcuna autorità competente;
   la sola certezza sembrerebbe dunque che il presidio umanitario è nato per volontà della Prefettura di Roma e si prepara ad accogliere un certo numero di rifugiati sbarcati nei giorni scorsi sulle coste pugliesi –:
   se trovino conferma le dichiarazioni della Croce Rossa Italiana in merito al costituendo centro di prima accoglienza in via Ramazzini a Roma e, in caso di risposta affermativa, quale termine ultimo si intenda porre alla temporaneità del centro, ovvero, in caso di risposta negativa, quale altra destinazione d'uso prevista per quell'area;
   se, trattandosi di centro di prima accoglienza della Croce Rossa Italiana, e dunque — si presume — con apposito presidio medico per lo screening d'ingresso e di primo soccorso sanitario, siano stati valutati i possibili rischi sanitari per la popolazione cittadina derivanti dall'individuazione di un'area in un quartiere così centrale della Capitale e densamente abitato stante l'indiscusso fatto che i migranti, per i territori da cui provengono e le condizioni in cui viaggiano per varcare confini del nostro Paese, risultano potenziali portatori di malattie contagiose.
(4-14305)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Lunedì 14 novembre 2016
nell'allegato B della seduta n. 705
4-14305
presentata da
SALTAMARTINI Barbara

  Risposta. — Con la interrogazione in esame si chiedono notizie in merito all'apertura di una struttura destinata all'accoglienza dei migranti sita in via Ramazzini a Roma, richiamando l'attenzione, in particolare, sulla possibile esposizione della popolazione residente a rischi di natura sanitaria.
  Si informa, innanzitutto, che l'area destinata all'accoglienza dei migranti, situata nel compendio di via Ramazzini, si compone di due tendopoli allestite per dare ospitalità a 384 persone e di una struttura stabile con una capienza di 30 posti specificatamente riservati all'accoglienza di donne e nuclei familiari.
  Il centro, gestito dalla Croce rossa italiana sulla base di un'apposita convenzione, ha natura temporanea ed è stato adibito ad « hub» in ragione del considerevole numero di sbarchi avvenuti nel periodo estivo.
  Tale specifica destinazione implica che le persone accolte vi rimangano solo per il tempo necessario al loro inserimento nei cosiddetti centri di accoglienza straordinari. Peraltro, le persone ospitate non sono migranti irregolari ma richiedenti asilo, regolarmente fotosegnalati all'atto dello sbarco.
  Il loro numero è in continua evoluzione: a fine giugno gli ospiti erano 150 e a luglio erano diventati circa 350; nel mese di agosto le presenze sono salite ancora e attualmente sono pari a circa 400 unità.
  Per quanto riguarda il ventilato rischio sanitario per i cittadini residenti nelle zone limitrofe al centro, si assicura che il tema è stato oggetto di particolare attenzione da parte della prefettura di Roma.
  Nel corso di diversi incontri con il Presidente del Municipio e la Croce Rossa Italiana, quest'ultima è stata sensibilizzata a garantire il pieno rispetto del regolamento della struttura e l'effettiva fruizione dei servizi sanitari previsti dalla convenzione.
  In particolare, tra le prestazioni fornite dall'ente gestore in sinergia con i servizi pubblici, rientrano: lo screening sanitario accurato all'ingresso; un percorso di cura assistito per gli ospiti che ne abbiano necessità; lo screening per malattie infettive; la sorveglianza sindromica; l'orientamento, il supporto e l'accompagnamento per la fruizione dei servizi offerti dai presidi sanitari territoriali o medici di base, comprese le eventuali visite specialistiche; la presa in carico dei soggetti vulnerabili attraverso l'attivazione di servizi territoriali specifici e, infine, il supporto e l'accompagnamento per le vaccinazioni obbligatorie.
  Per assicurare l'osservanza di tale dispositivo sanitario, presso la struttura sono presenti 24 ore su 24, un medico ed un infermiere. Inoltre, lo staff sanitario del centro ha avviato un positivo rapporto di collaborazione con le strutture ospedaliere e l'Asl di competenza, basato anche su incontri bisettimanali di coordinamento.
Il Sottosegretario di Stato per l'internoDomenico Manzione.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

migrazione illegale

popolazione urbana

rischio sanitario