ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/14267

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 677 del 21/09/2016
Firmatari
Primo firmatario: BUSTO MIRKO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 21/09/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
DAGA FEDERICA MOVIMENTO 5 STELLE 21/09/2016
DE ROSA MASSIMO FELICE MOVIMENTO 5 STELLE 21/09/2016
MANNINO CLAUDIA MOVIMENTO 5 STELLE 21/09/2016
MICILLO SALVATORE MOVIMENTO 5 STELLE 21/09/2016
TERZONI PATRIZIA MOVIMENTO 5 STELLE 21/09/2016
ZOLEZZI ALBERTO MOVIMENTO 5 STELLE 21/09/2016


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
  • MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 21/09/2016
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-14267
presentato da
BUSTO Mirko
testo di
Mercoledì 21 settembre 2016, seduta n. 677

   BUSTO, DAGA, DE ROSA, MANNINO, MICILLO, TERZONI e ZOLEZZI. — Al Ministro della salute, al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare . — Per sapere – premesso che:
   l'uso degli antibiotici ha assunto una portata eccessiva in ambito umano ed animale tale da provocare in alcuni batteri, quali streptococco, escherichia coli, salmonella il cosiddetto fenomeno dell'antibiotico-resistenza, la resistenza dunque agli stessi antibiotici;
   il fenomeno dell'antibiotico-resistenza è diventato oggi un rischio sanitario mondiale di conclamata pericolosità, tanto da paventare un'era post-antibiotici – nella quale infezioni comuni e lievi ferite possono diventare mortali – dalle dichiarazioni dello stesso Keiji Fukuda vicedirettore per la sicurezza sanitaria del WHO alla prefazione del 1o rapporto globale sulla resistenza antimicrobica (AMR), pubblicato lo scorso 30 aprile dalla Organizzazione mondiale della sanità [OMS World Health Organization (WHO)];
   un rapporto, « Tackling Drug-Resistant Infections Globally: final report and recommendations» – commissionato dal Wellcome Trust e dal Governo britannico al Review on Antimicrobial Resistance – stima che al mondo siano circa 700.000 le persone che muoiono ogni anno per infezioni resistenti ai farmaci, e che il costo indiretto sul sistema economico legato a questi decessi potrebbe toccare i 100 miliardi di dollari entro il 2050;
   in Europa si verificano annualmente 4 milioni di infezioni da germi antibiotico-resistenti, che causano oltre 37 mila decessi e sono responsabili di un significativo assorbimento di risorse (sanitarie e non) di circa 1,5 miliardi di euro l'anno. L'Italia risulta essere tra i Paesi in cui la resistenza agli antibiotici si mantiene tra le più elevate in Europa stimato a circa 4.500-7.000 decessi l'anno;
   diversa attenzione da parte degli organi di sorveglianza sanitaria internazionale è stata posta sul problema, tanto che già nel 2001 il Consiglio dell'Unione europea ha inviato ai vari Paesi una raccomandazione ad adottare iniziative volte ad assicurare un uso prudente di antibiotici (raccomandazione del Consiglio, del 15 novembre 2001, sull'uso prudente degli agenti antimicrobici in medicina umana (2002/77/CE)) e la stessa Fao ha predisposto un piano d'azione costituito da quattro atti di intervento in ambito alimentare e agricolo nonché piani di azione nazionali;
   tra i fattori scatenanti l'antibiotico-resistenza, oltre l'uso sconsiderato di antibiotici in ambito medico umano, si annovera il massiccio uso di antibiotici negli allevamenti intensivi, usati anche semplicemente a scopo preventivo, per sopperire alla diminuzione delle difese immunitarie degli animali, alla carenza di igiene degli ambienti e ad intervenire nei casi frequenti di ferimenti ed escoriazioni derivanti dalle condizioni ci sovraffollamento negli allevamenti industriali. Il risultato è la contaminazione delle carni da parte di batteri super-resistenti, tali da esporre il consumatore ad un contagio diretto tramite ingestione privi di corretta cottura e indiretta, mediante contaminazione domestica, ambientale e delle falde acquifere;
   secondo dati aggregati in un report dalle agenzie europee Efsa, Ema e Ecdc nel 2015 l'Italia consuma annualmente 621,6 tonnellate di antibiotici di cui 435,12 tonnellate vengono destinate agli allevamenti (circa il 70 per cento) e precisamente 341 mg di antibiotici sono utilizzati per ogni chilo di carne prodotta, contro Francia e Germania ferme rispettivamente a 99 mg e 205 mg, e una media europea di 140 mg;
   una recente indagine di «Altroconsumo» pubblicata il 6 settembre 2016 ha denunciato la contaminazione da escherichia coli in 25 campioni su 40 (63 per cento) di carne di pollo analizzati a Roma e Milano, mentre qualche mese fa l'inchiesta-denuncia di Report (Rai Tre, 29 maggio 2016) aveva denunciato la presenza di batteri resistenti nella carne suina e condizioni ai limiti della tortura nell'allevamento Amadori (suini reclusi in spazi ridottissimi, agonizzanti, pieni di piaghe ed escoriazioni gravi calpestati dai topi);
   la campagna lanciata da Altroconsumo «Basta antibiotici nel piatto» invita i principali avicoltori e le più importanti catene di distribuzione ad evitare l'abuso di antibiotici negli allevamenti e a garantire buone condizioni igieniche;
   si richiama l'interrogazione a prima firma L'Abbate del 27 gennaio 2014 riferita all'indagine di «Altroconsumo» del 2013 su 250 campioni di carne in tutta Europa, al fine di indagare batteri della famiglia delle enterobatteriaceae, più inclini di altri a sviluppare un meccanismo di resistenza agli antibiotici. Questi batteri sono stati riscontrati nell'84 per cento dei 45 campioni italiani e in percentuali leggermente inferiori negli altri Paesi europei (Portogallo 74 per cento, Belgio 73 per cento, Spagna 72 per cento) –:
   quale sia l'impegno del Ministero della salute, anche attraverso mirate iniziative normative, per una riduzione dell'impiego di antibiotici, a fronte dell'invito delle maggiori agenzie di sicurezza sanitaria internazionale di intervenire in tale direzione;
   se non si ritenga opportuno avviare un programma di informazione nel settore zootecnico al fine della corretta informazione sui rischi del sovraffollamento negli allevamenti intensivi nonché per stimolare un diverso sistema di allevamento compatibile con il benessere animale;
   quali interventi intenda il Governo predisporre per monitorare il benessere degli animali negli allevamenti, quali causa della diffusione di malattie e ferite che sono alla base dell'uso massiccio degli antibiotici e, di conseguenza, del fenomeno dell'antibiotico-resistenza. (4-14267)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

antibiotico

allevamento

controllo sanitario