ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/14235

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 675 del 19/09/2016
Firmatari
Primo firmatario: MONGIELLO COLOMBA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 19/09/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BOCCIA FRANCESCO PARTITO DEMOCRATICO 19/09/2016
GRASSI GERO PARTITO DEMOCRATICO 19/09/2016
BORDO MICHELE PARTITO DEMOCRATICO 19/09/2016
VENTRICELLI LILIANA PARTITO DEMOCRATICO 19/09/2016
LOSACCO ALBERTO PARTITO DEMOCRATICO 19/09/2016
MASSA FEDERICO PARTITO DEMOCRATICO 19/09/2016
CAPONE SALVATORE PARTITO DEMOCRATICO 19/09/2016
MARIANO ELISA PARTITO DEMOCRATICO 19/09/2016
GINEFRA DARIO PARTITO DEMOCRATICO 19/09/2016
DI GIOIA LELLO MISTO-MOVIMENTO PPA-MODERATI 19/09/2016


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 19/09/2016
Stato iter:
22/06/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 22/06/2017
LORENZIN BEATRICE MINISTRO - (SALUTE)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 22/06/2017

CONCLUSO IL 22/06/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-14235
presentato da
MONGIELLO Colomba
testo di
Lunedì 19 settembre 2016, seduta n. 675

   MONGIELLO, BOCCIA, GRASSI, MICHELE BORDO, VENTRICELLI, LOSACCO, MASSA, CAPONE, MARIANO, GINEFRA e DI GIOIA. — Al Ministro della salute, al Ministro dello sviluppo economico . — Per sapere – premesso che:
   la rivista « Il Test-Salvagente» ha promosso ana petizione denominata «StopTriclosan: togliete l'antibatterico pericoloso da dentifrici e saponi intimi», tramite la quale si chiede a determinate aziende del settore di articoli di profumeria, saponi e prodotti per toletta e per l'igiene personale, di eliminare il «triclosan» come ingrediente antibatterico nei loro saponi, detergenti o altri cosmetici per l'igiene della persona;
   l'iniziativa della petizione è scaturita a seguito del divieto emanato dalla statunitense Food and Drug Administration (FDA), di produrrei saponi antibatterici che contengono una delle 19 sostanze raccolte in una lista (tra cui il triclosan nei saponi liquidi e il trilocarban nei solidi). La decisione riguarda circa 2.100 prodotti, che dovranno essere riformulati o ritirati dal commercio entro anno;
   il triclosan, come anche descritto in numerosi rapporti riscontrabili sui sistemi informativi di settore (vedasi ad esempio www.saluteme.it), è un antibatterico presente in innumerevole prodotti per la casa, per la cura della persona, nei cosmetici, in ambito medico e, insieme al bisfenolo A, ad alti livelli, può essere associato, negli adulti, ad una minore capacità del sistema immunitario;
   secondo i dati dello studio dell’University of Michigan School of Public Health, che ha condotto una ricerca per vedere gli effetti che l'uso dei prodotti detergenti hanno nel lungo periodo, l'eccessivo uso di prodotti per l'igiene, sembra associato ad un aumento delle allergie;
   del triclosan è stata certificata la sua persistenza ad accumularsi negli organismi e ne sono state ritrovate tracce perfino nel latte materno. Si teme che nel tempo possa anche rafforzare i batteri contro l'azione dei comuni antibiotici;
   il triclosan può causare mutazioni genetiche che possono provocare un aumento delle difese dei batteri contro gli antibiotici;
   di fronte a questi dati, indubbiamente allarmanti, sarebbe il caso che anche l'Europa prendesse le opportune misure di precauzione. Questa sostanza attualmente non è vietata in Europa, nonostante venga considerata un potenziale interferente endocrino (ha struttura molecolare e formula chimica simili a quelle della diossina). L'altro rischio è di favorire lo sviluppo di antibioticoresistenza. L'uso prolungato e continuo di questi prodotti può, infatti, alterare la normale flora batterica cutanea, favorendo la crescita di batteri potenzialmente nocivi e resistenti ai farmaci. Un pericolo che in alcuni cosmetici, come i dentifrici e i saponi per l'igiene intima, è particolarmente grave –:
   quali siano gli orientamenti dei Ministri interrogati in merito ai rischi per la salute dei consumatori, derivanti dall'utilizzo del triclosan come ingrediente antibatterico nei prodotti per l'igiene della persona e più in generale nei saponi e nei prodotti di cosmesi;
   se, alla luce di quanto descritto, i Ministri non intendano attivarsi, per quanto di competenza, affinché siano rivisti tutti i parametri per l'uso del triclosan e, contestualmente, entro i limiti consentiti dalla normativa comunitaria e nazionale allo scopo applicabile, se non si intendano fornire utili indirizzi per proteggere i consumatori dai rischi per la salute che tale antibatterico può procurare. (4-14235)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 22 giugno 2017
nell'allegato B della seduta n. 819
4-14235
presentata da
MONGIELLO Colomba

  Risposta. — Il triclosan è un agente antibatterico, riconosciuto come ingrediente con funzioni di conservante e deodorante nei prodotti cosmetici.
  Lo « Scientific Committee on Consumer Safety» (SCCS), comitato scientifico per la sicurezza dei consumatori, istituzione dell'Unione europea, il quale fornisce pareri sui rischi per la salute e riguardo alla sicurezza dei prodotti di consumo non alimentari, tra cui cosmetici e loro ingredienti, sulla base di nuovi dati presentati ed in accordo all'articolo 31 del Regolamento (CE) 1223/2009, ha rivisto e valutato il profilo di sicurezza d'uso in varie categorie di prodotti ed ha emesso un parere in data 22 marzo 2011, che costituisce un «addendum» alla precedente «opinion» del gennaio 2009.
  Secondo tale parere, l'impiego di triclosan ad una concentrazione massima dello 0,3 per cento in dentifrici, saponi, saponi per il corpo/gel doccia e deodorante stick, è considerato sicuro, così come l'uso aggiuntivo di triclosan nelle ciprie e correttori di macchia a questa concentrazione.
  L'uso di triclosan in altri prodotti (ad esempio, lozioni per il corpo) non è considerato sicuro per il consumatore a causa delle conseguenti elevate esposizioni.
  L'esposizione per inalazione di triclosan da prodotti spray (ad esempio, deodoranti) non è stata valutata.
  Per quanto concerne l'uso di triclosan in collutori a un limite di concentrazione di 0,15 o 0,2 per cento, esso è considerato sicuro per il consumatore dal punto di vista tossicologico; non è considerato invece sicuro l'uso a più alte concentrazioni (0,3 per cento).
  L'esposizione dei consumatori ad un utilizzo ulteriore del triclosan in prodotti per unghie ad una concentrazione di 0,3 per cento, è considerato trascurabile (sicura), in base alle disposizioni della destinazione d'uso e frequenza (ogni 3 a 4 settimane, o ogni 2 settimane come caso peggiore).
  Sulla base di tale parere, con il recente Regolamento (Ue) n. 358 del 2014 della Commissione europea del 9 aprile 2014, il triclosan è stato normato come sostanza soggetta a restrizioni d'uso nei prodotti cosmetici, alla voce numero 25 dell'allegato V del regolamento (CE) n. 1223 del 2009.
  Sulla base di quanto ivi previsto, il triclosan è ammesso esclusivamente ad una percentuale non superiore allo 0,3 per cento in dentifrici, saponi per le mani, per il corpo/gel doccia, deodoranti (non spray), ciprie e correttori, prodotti per le unghie, per la pulizia delle unghie delle mani e dei piedi prima dell'applicazione di unghie artificiali, ed in una percentuale non superiore allo 0,2 per cento nei collutori.
  L'impiego in altre tipologie di cosmetici o a percentuali superiori a quelle ora indicate non è consentito.
  Queste restrizioni sono state adottare proprio per garantire il rispetto dei criteri di sicurezza dei prodotti come indicati dall'SCCS, per assicurare l'uniformità di regolamentazione per questa tipologia di prodotti, nel rispetto dell'articolo 9 del regolamento (CE) n. 1223 del 2009 («Gli Stati membri non rifiutano, vietano o limitano, per motivi inerenti alle esigenze contenute nel presente regolamento, la messa a disposizione sul mercato di prodotti cosmetici conformi ai requisiti stabiliti nel presente regolamento»).
  È necessario evidenziare che il provvedimento restrittivo dell'Autorità statunitense, di cui all'interrogazione parlamentare in esame, è riferibile ad una tipologia di prodotto diversa dai cosmetici: il provvedimento, infatti, concerne prodotti aventi funzione antisettica ed antibatterica (ad esempio, saponi antibatterici), non rientranti nella disciplina del Regolamento (CE) n. 1223 del 2009).
  In ogni caso, in presenza di rischi potenziali per la salute umana e/o sulla base del progresso tecnico e scientifico, l'articolo 31 del Regolamento (CE) n. 1223 del 2009 consente sempre, previo parere dell'SCCS, la modifica dei propri allegati che disciplinano le restrizioni o divieti di utilizzo delle sostanze nei prodotti cosmetici; in tal senso, con specifico riguardo al triclosan, il Ministero della salute, quale autorità competente italiana in materia di prodotti cosmetici, parteciperà attivamente e con la dovuta cura a tutte le iniziative che saranno instaurate a livello comunitario per valutare eventuali nuovi dati per la sicurezza di tale sostanza.
La Ministra della saluteBeatrice Lorenzin.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

protezione del consumatore

sicurezza del prodotto

prodotto cosmetico