ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/14186

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 672 del 14/09/2016
Firmatari
Primo firmatario: COLONNESE VEGA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 14/09/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
FICO ROBERTO MOVIMENTO 5 STELLE 14/09/2016
MICILLO SALVATORE MOVIMENTO 5 STELLE 14/09/2016


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
  • MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 14/09/2016
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-14186
presentato da
COLONNESE Vega
testo di
Mercoledì 14 settembre 2016, seduta n. 672

   COLONNESE, FICO e MICILLO. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, al Ministro della salute . — Per sapere – premesso che:
   la baia o spiaggia del Cauco ed è uno dei luoghi più belli della Costiera amalfitana. Si trova nel borgo marinaro di Erchie, frazione del comune di Maiori (Sa). Una spiaggia di sassolini, chiusa da un costone roccioso, ricoperto di rigogliosa vegetazione mediterranea, affacciata da un mare spettacolare e dominata da una antica torre di avvistamento, Torre Le Cerniola. La baia del Cauco è raggiungibile solo via mare (ma pare che ultimamente sia stata ricavata una discesa privata ubicata all'interno della roccia). Questo angolo di paradiso, indicato come una delle spiagge più belle d'Italia, purtroppo è stato scenario di diversi crolli di rocce questa estate. In alcuni casi ci sono stati anche dei feriti. Il primo episodio risale a luglio, quando un pezzo di roccia con tanto di vegetazione sopra, si è staccato dal costone ed è finito in mare, andando a formare un nuovo scoglio davanti alla spiaggia;
   il secondo episodio ha procurato panico nella tarda mattinata del 21 agosto 2016 ad Erchie, frazione di Maiori, dove una parte del costone roccioso è improvvisamente caduta dall'altezza di circa 15 metri sulla spiaggia affollata, come ogni weekend, da centinaia di bagnanti. È rimasta ferita seriamente una ragazza di Sant'Antonio Abate, che è stata trasportata al Ruggì di Salerno, e un ragazzo, anch'egli trasferito al nosocomio metelliano, sarebbe stato soccorso dalla guardia costiera;
   in seguito a questi crolli, alla baia del Cauco sono apparsi dei cartelli a indicare il divieto di sostare entro 30 metri dalla spiaggia, nelle altre cale intorno solo un generico «pericolo caduta massi»;
   il sindaco di Maiori Antonio Capone racconta in un'intervista a La Stampa, le difficoltà di procedere alla messa in sicurezza delle spiagge: «Dobbiamo innanzitutto capire di chi è il costone da cui si sono staccate le rocce. Siamo quasi sicuri che appartenga a due privati, stiamo effettuando le ultime verifiche. Dopodiché procederemo con le ordinanze per chiedere i lavori per mettere in sicurezza i luoghi e permettere di nuovo a chi vuole di andare sulle spiagge»;
   i turisti chiedono che le spiagge di Maiori vengano messe in sicurezza, oltre a lamentare la quasi assoluta mancanza di spiagge libere, ridotte ad esigui lembi tra uno stabilimento e l'altro (nella fattispecie ad Erchie una dei due spazi preposti praticamente coincide con la foce di un torrente che attraversa il borgo e che trasporta le acque dalla montagna al mare), costringendo i bagnanti a tortuose gimcane anche per raggiungere il mare;
   anche per la cattiva qualità delle acque la Costiera amalfitana viene menzionata sul sito del Ministero della salute, con ampi tratti non balneabili, dovuti a carenza o addirittura assenza di depuratori: vietato farsi il bagno ad Amalfi (585 metri), ma non viene specificato quale tratto; a Maiori, presso la foce Reginna Maior e al porto; a Minori da spiaggia ovest a spiaggia est Reginna Minor; a Ravello presso la spiaggia Marmorata e spiaggia del Dragone; a Cetara presso la spiaggia del porto, a Vietri sul Mare da 100 metri ovest a 100 metri est Bonea. Dai rilievi di Goletta Verde di Legambiente, risulta che per undici bandiere blu ci sono nove tratti di costa bagnati da un mare con una carica batterica al di sopra dei limiti imposti: secondo uno schema sulla consistenza della depurazione, a fronte di un carico inquinante stimato dall'Istat, nella migliore delle ipotesi gli impianti possono coprire circa il 50 per cento delle necessità di depurazione. In costiera c’è una grossa carenza fino al caso limite di Ravello dove è intervenuta la magistratura. Esiste quindi un rischio sanitario oggettivo, un serio rischio che riguarda la tutela della salute, spesso gli amministratori locali non emettono l'ordinanza di divieto di balneazione, né tantomeno indicano il divieto con gli appositi cartelli;
   i lavori, facenti parte del Grande progetto di risanamento ambientale dei corpi idrici superficiali della provincia di Salerno, sono fermi per mancanza di fondi. I fondi europei, stanziati dalla regione nel 2012, erano in possesso della provincia, e non sono mai giunti ai diversi comuni beneficiari. Il Grande progetto prevede lavori, di diverso tipo, nei comuni di Cetara, Maiori, Minori, Tramonti, Ravello, Scala, Atrani, Conca dei Marini, Furore e Praiano, per una somma complessiva di circa 29 milioni di euro. Ad oggi, nonostante i fondi siano stati stanziati, non possono essere utilizzati, poiché inseriti nella vecchia programmazione, ora dovranno essere inseriti nella nuova;
   di tali fondi, destinati alla riqualificazione o risanamento ambientale dell'area, era già stata chiesta notizia nell'interrogazione a risposta scritta n. 4-02902 a prima firma dell'interrogante, a tutt'oggi senza risposta –:
   se siano a conoscenza di quanto esposto in premessa;
   se non ritengano opportuno, intervenire per accelerare le opere di messa in sicurezza dei costoni, anche in virtù del fatto che la Costiera amalfitana, considerata patrimonio dell'umanità dall'Unesco, è uno dei luoghi più esclusivi del pianeta, superando quindi la «competenza» degli enti locali anche con iniziative normative, e restituire in sicurezza la fruizione dei luoghi ai turisti che vi accorrono da tutto il mondo;
   se non si ritenga opportuno, in seguito alle segnalazioni che giungono dai turisti che lamentano numerosi disagi, promuovere un monitoraggio sull'utilizzo delle aree demaniali;
   quali iniziative intendano assumere al fine di acquisire elementi, per quanto di competenza, in merito alla programmazione dei fondi che potrebbero essere destinati alla riqualificazione e al risanamento ambientale dell'area oggetto dell'interrogazione, onde scongiurare l'emergenza sanitaria che scaturisce dall'inquinamento delle acque, spesso non segnalato. (4-14186)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

politica sanitaria

diritto alla salute

rischio sanitario