ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/14148

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 671 del 13/09/2016
Firmatari
Primo firmatario: BRIGNONE BEATRICE
Gruppo: MISTO-ALTERNATIVA LIBERA-POSSIBILE
Data firma: 13/09/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CIVATI GIUSEPPE MISTO-ALTERNATIVA LIBERA-POSSIBILE 13/09/2016
MAESTRI ANDREA MISTO-ALTERNATIVA LIBERA-POSSIBILE 13/09/2016
MATARRELLI TONI MISTO-ALTERNATIVA LIBERA-POSSIBILE 13/09/2016
PASTORINO LUCA MISTO-ALTERNATIVA LIBERA-POSSIBILE 13/09/2016


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA delegato in data 13/09/2016
Stato iter:
20/04/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 20/04/2017
FEDELI VALERIA MINISTRO - (ISTRUZIONE, UNIVERSITA' E RICERCA)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 20/04/2017

CONCLUSO IL 20/04/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-14148
presentato da
BRIGNONE Beatrice
testo di
Martedì 13 settembre 2016, seduta n. 671

   BRIGNONE, CIVATI, ANDREA MAESTRI, MATARRELLI e PASTORINO. — Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca . — Per sapere – premesso che:
   così come previsto dalla legge n. 107 del 13 luglio 2015 è stato indetto il nuovo concorso a posti e cattedre per il personale docente;
   la procedura concorsuale a carattere regionale prevedeva tre bandi di cui uno per i docenti della scuola dell'infanzia e della primaria, un secondo rivolto ai docenti della scuola secondaria di primo e secondo grado e infine un terzo bando per i docenti di sostegno per un totale di 63.712 posti da assegnare nel corso del triennio 2016/2018;
   il concorso, doveva avere un carattere innovativo, mirato a selezionare i migliori docenti puntando sul merito, sul riconoscimento del percorso svolto e sulla qualità;
   la Ministra interrogata intervistata a « Rainews 24», in merito alle prove del concorso ha dichiarato: «è un concorso epocale. Saranno prove innovative che tengono conto che gli aspiranti docenti che faranno il concorso sono tutti abilitati quindi abbiamo già avuto modo di verificare le loro competenze e conoscenze delle materie per cui si presentano. (...) Questo è storicamente il concorso più grande che la scuola italiana abbia mai organizzato. Finalmente si torna alla Costituzione dopo tantissimi anni in cui i concorsi erano stati bloccati. Ricordo che l'età media di questi aspiranti docenti è un po’ meno di 39 anni, avremo quindi un abbattimento dell'età media. Il concorso è triennale e i primi vincitori andranno in cattedra a settembre»;
   in teoria, tutti docenti aspiranti meritevoli, abilitati e conoscitori della materia per la quale si erano presentati potevano finalmente ambire all'immissione in ruolo;
   il 7 settembre 2016, la Ministra Giannini firma il decreto per le immissioni in ruolo esclusa la mobilità, per un totale di 29.720 posti disponibili, di cui 7.221 autorizzate dal Ministro dell'economia e delle finanze per il sostegno, mentre su posto comune – inizialmente autorizzati 25.198 assunzioni – i posti autorizzati risultano essere 22.499 e di questi, quasi diciannovemila posti sono assegnati alle regioni settentrionali, meno di tremila al Sud e restante al Centro Italia;
   tuttavia, la previsione per sessantaquattro mila cattedre, con circa il 50 per cento di bocciati, non riuscirà a coprire tutti i posti messi a bando anche perché non è garantita la selezione entro il 15 settembre 2016 – termine ultimo per le nomine in ruolo – pertanto è quasi certo che la metà delle cattedre resterà vuota con la previsione che sia i docenti promossi che quelli bocciati torneranno in cattedra da supplenti;
   infatti, vi sono classi di concorso in alcune regioni che non hanno sufficiente disponibilità come ad esempio la classe concorso di matematica e scienza in Calabria: 101 posti sono stati messi a concorso, 52 docenti hanno superato la selezione, ma i posti disponibili sono due. Per la classe di tecnologia per le medie si sono registrati: 86 posti messi a concorso, 28 vincitori, e soli tre posti disponibili;
   una delle principali cause risulta essere la mobilità straordinaria concessa dalla legge n. 107 del 2015 che, al comma 108, riguardante i trasferimenti interprovinciali riporta che tutti i posti vacanti e disponibili per l'anno scolastico 2016/17, tolti quelli accantonati per gli assunti in fase B e C, sono messi a disposizione per la mobilità. Con il conseguente risultato che non c’è disponibilità d'immissioni in ruolo nelle seguenti regioni: Liguria, Veneto, Toscana, Emilia Romagna, Marche, Abruzzo, Molise, Umbria, Lazio, Basilicata, Puglia, una sola disponibilità in Campania, Calabria, Sicilia mentre le uniche disponibilità in Lombardia, Piemonte, Friuli, Sardegna;
   tuttavia, anche se le uniche disponibilità d'immissioni in ruolo sono nelle scuole del nord Italia, vanno assegnate ancora migliaia di cattedre, poiché molte cattedre sono ancora scoperte a causa delle domande di trasferimento nella regione di appartenenza da parte di docenti in mobilità, con l'assoluta certezza che per molti studenti le lezioni inizieranno con le supplenze. Tale responsabilità non può essere attribuita ai vincitori di concorso che, in molti casi, hanno scelto di concorrere in determinate regioni piuttosto che in altre basandosi proprio sul numero di posti banditi;
   altro aspetto riguarda i docenti che hanno concorso per le varie discipline del liceo musicale che, pur avendo garantita la disponibilità dei posti all'atto dell'iscrizione, hanno saputo solo pochi giorni prima dello scritto che il concorso non avrebbe maturato nessuna immissione in ruolo per l'anno scolastico 2016/17, in quanto il Ministro dell'economia e delle finanze aveva in precedenza bloccato l'autorizzazione dei 2000 posti in organico diritto previsti, impedendo, di fatto, quanto invece scritto sul contratto collettivo nazionale integrativo sulla mobilità, in altre parole che il 50 per cento dei posti (1000) sarebbero andati ai vincitori di concorso e l'altro 50 per cento ai trasferimenti –:
   se la Ministra sia a conoscenza dei fatti narrati in premessa;
   quale sia il motivo e il senso di bandire un concorso ad accesso limitato, con indicazione di un numero preciso e definito di posti messi a bando – bando che parla di assunzioni da effettuare prima di mettere a concorso nuovi posti – mentre migliaia di vincitori di concorso a oggi non hanno un'immissione in ruolo a causa di mancanza di posti disponibili;
   perché il Ministero non abbia fornito nessuna rassicurazione ai candidati vincitori e quali siano le azioni che intende mettere in atto per assicurare l'immissione in ruolo dei docenti promossi nell'ultimo concorso;
   se, considerato l'esito del concorso rispetto ai docenti vincitori oggi ancora non immessi in ruolo, non ritenga di dover modificare le tabelle con le reali previsioni dei posti a disposizione per il triennio 2016/18 e quali tutele e garanzie intenda offrire ai vincitori del concorso;
   considerato che non sono stati tutelati gli abilitati TFA e PAS – a differenza dei docenti abilitati negli anni passati immessi in graduatorie ad esaurimento (GAE), e giustamente oggetto di continue procedure di assunzione fino all'obiettivo di esaurimento delle loro graduatorie – quali azioni di tutela intenda, intraprendere nei confronti dei docenti vincitori di concorso che non saranno immessi in ruolo a causa della mancanza di posti disponibili;
   se trovi conferma il fatto che soprattutto nelle regioni del Centro-sud, a causa della mobilità nazionale, con il ritorno di molti insegnanti prima dislocati provvisoriamente al Nord, non vi siano più posti disponibili;
   se il Ministero, come promesso, intenda redigere la graduatoria del prossimo concorso a cattedra del 2019, quale sarà il destino degli attuali vincitori del concorso e se le attuali graduatorie decadranno al termine del triennio di vigenza. (4-14148)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 20 aprile 2017
nell'allegato B della seduta n. 782
4-14148
presentata da
BRIGNONE Beatrice

  Risposta. — In riferimento alle questioni poste dall'interrogante occorre, anzitutto, ricordare che la legge 107 ha previsto, dopo un piano straordinario di assunzioni, anche un piano straordinario di mobilità. Si è trattato di un'operazione fortemente voluta dal Parlamento in fase di esame del disegno di legge «la Buona Scuola».
  Un'operazione vasta, che ha fatto tornare molti insegnanti a casa dopo molti anni e che partiva da un dato di fondo incontrovertibile: l'80 per cento degli insegnanti immessi in ruolo risiedono a sud di Roma, il 65 per cento delle cattedre disponibili sono a nord di Roma.
  A dimostrazione della complessità delle operazioni di mobilità si citano di seguito alcuni numeri: le domande ricevute ed esaminate sono state in totale oltre 207 mila, più del doppio rispetto al solito. Di queste, 95 mila hanno riguardato la mobilità interprovinciale.
  I trasferimenti nella fase A sono stati 82.244, nelle restanti fasi 75.657, per un totale di 157.901.
  Va considerato, inoltre, che dei circa 200.000 docenti che hanno partecipato alla mobilità, più di 70.000 lo hanno fatto – obbligatoriamente – per ottenere una sede definitiva dopo l'immissione in ruolo dello scorso anno.
  Tra questi, 50.763 docenti hanno dovuto parteciparvi per cercare una sede su tutto il territorio nazionale in esito al piano straordinario di immissioni in ruolo che, per la prima volta, ha dato la possibilità ai docenti di concorrere all'assunzione non solo nella provincia nella quale erano iscritti alle graduatorie, ma in tutte le province italiane.
  Inoltre il piano straordinario di assunzioni, con l'organico per il potenziamento, ha aggiunto alle disponibilità ordinarie di posti altre 55.000 sedi, corrispondenti ai posti di potenziamento attivati.
  Tali sedi non sono state riservate unicamente ai docenti neoassunti, ma a tutti i docenti titolari, per consentire l'avvicinamento a casa a quanti negli ultimi anni si erano iscritti alle graduatorie per poi farsi assumere in province lontane dalla propria residenza.
  Insomma la combinazione del piano straordinario di assunzioni e del piano di mobilità straordinario ha consentito di reclutare un grande numero di docenti e a molti di muoversi, nella convinzione che questa scelta avrebbe garantito un posto a tempo indeterminato ai docenti precari e contestualmente una possibilità di avvicinamento ai docenti che erano da anni titolari in province lontane dalle proprie residenze.
  I numeri confermano che quest'obiettivo e stato pienamente raggiunto.
  Il concorso da circa 63.712 posti che si sta per concludere è la più grande opera di selezione che si sia tenuta nella scuola italiana negli ultimi 17 anni. Un concorso tenutosi con metodologie innovative in molti suoi aspetti, tra cui l'informatizzazione delle prove scritte.
  Circa il 50 per cento degli aspiranti sono stati ammessi alle prove orali, precisamente 47,17 per cento al nord, 53,25 per cento al centro, 50,46 per cento al sud e nelle isole. La punta massima si è registrata in Friuli Venezia Giulia con il 75,57 per cento la minima in Calabria e Lombardia rispettivamente al 37,62 per cento e al 35,63 per cento.
  Il numero ridotto di nomine, confrontandole con le disponibilità dell'anno scolastico 2016/17, fa emergere gli effetti della mobilità straordinaria che ha aumentato le disponibilità al Nord, dove peraltro sono esaurite molte graduatorie ad esaurimento, e ridotte fortemente le disponibilità al Sud.
  Tuttavia le graduatorie conservano la validità per tre anni scolastici, precisamente per il triennio 2016/2017 – 2018/2019 con riguardo alle procedure conclusesi entro la data del 15 settembre 2016 (circa il 55 per cento di quelle relative alla scuola secondaria), e per il triennio 2017/2018 – 2019/2020 per quelle che si concluderanno successivamente a tale data.
  Pertanto, tutti i vincitori potranno essere assunti entro la scadenza del triennio.
La Ministra dell'istruzione, dell'università e della ricercaValeria Fedeli.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

insegnante

assunzione

contratto collettivo