ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/14130

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 670 del 12/09/2016
Firmatari
Primo firmatario: NUTI RICCARDO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 12/09/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
DI BENEDETTO CHIARA MOVIMENTO 5 STELLE 12/09/2016
DI VITA GIULIA MOVIMENTO 5 STELLE 12/09/2016
MANNINO CLAUDIA MOVIMENTO 5 STELLE 12/09/2016


Elenco dei co-firmatari che hanno ritirato la firma
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma Data ritiro firma
LUPO LOREDANA MOVIMENTO 5 STELLE 12/09/2016 12/09/2016
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 12/09/2016
Stato iter:
14/02/2017
Fasi iter:

SOLLECITO IL 10/11/2016

RITIRATO IL 14/02/2017

CONCLUSO IL 14/02/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-14130
presentato da
NUTI Riccardo
testo di
Lunedì 12 settembre 2016, seduta n. 670

   NUTI, DI BENEDETTO, DI VITA e MANNINO. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, al Ministro dell'economia e delle finanze . — Per sapere – premesso che:
   la società Tecnis s.p.a. è stata ultimamente al centro delle cronache in seguito all'arresto di alcuni suoi esponenti;
   in particolare, a seguito dell'indagine denominata «Dama nera», relativa alla gestione di alcuni appalti per lavori gestiti da Anas, risulterebbe che due membri del consiglio di amministrazione della Tecnis s.p.a., nonché proprietari della stessa, Francesco Domenico Costanzo e Concetto Bosco Lo Giudice, abbiano ottenuto appalti pubblici per lavori relativi ad importanti infrastrutture nazionali, quali, ad esempio, autostrade e porti, grazie ad uno scambio di tangenti;
   negli ultimi anni la Tecnis s.p.a. e le società comunque riconducibili agli imprenditori Costanzo e Bosco Lo Giudice, si sono aggiudicati numerosissimi appalti, soprattutto nel meridione, tant’è che Tecnis arriva ad impiegare circa 1.200 dipendenti e per questo viene considerata una tra le più importanti imprese del Sud Italia;
   la prefettura di Catania ha emesso un provvedimento interdittivo antimafia revocato nei confronti della Tecnis s.p.a. mentre la sezione misure di prevenzione del tribunale di Catania ha disposto l'amministrazione giudiziaria nei confronti della stessa Tecnis s.p.a., oltre che nei confronti di altre società del gruppo Artemis spa e Cogip Holding srl e il sequestro delle relative quote ed azioni societarie, al termine di un'indagine, che ha verificato la presenza di infiltrazioni malavitose nel corso degli ultimi 10 anni;
   tra gli altri, Tecnis S.p.A. risulta essere aggiudicataria di un appalto del valore di circa 70 milioni di euro poi lievitato nel corso degli anni a circa 154 milioni di euro, relativo al completamento della «Metroferrovia di Palermo» con chiusura ad anello dell'esistente ramo in esercizio a singolo binario compreso tra le stazioni Notarbartolo e la fermata Giachery, per il quale è stazione appaltante Rfi s.p.a., di proprietà al 100 per cento di Ferrovie dello Stato Italiane, a totale partecipazione pubblica, tramite la società controllata Italferr s.p.a.;
   i lavori per i sopra citati cantieri sono fermi o comunque procedono a ritmo lento e negli ultimi giorni stanno provocando gravissimi problemi alla circolazione cittadina palermitana, nonché ai flussi in entrata e in uscita dal porto di Palermo;
   ciò è particolarmente evidente per i residenti e i commercianti delle zone interessate dai cantieri, in particolare Via Emerico Amari, i quali da diverse settimane stanno protestando per i disagi che stanno subendo;
   i ritardi e i disagi nei cantieri sono tali che, Rfi, s.p.a. ha avviato le procedere per verificare eventuali inadempienze a carico di Tecnis s.p.a. che potrebbero portare alla risoluzione unilaterale del contratto;
   per quanto il completamento dell'anello ferroviario sia, secondo gli interroganti, una fondamentale infrastruttura urbana per una mobilità più sostenibile e moderna, i ritardi nell'esecuzione mostrerebbero l'incapacità della Tecnis di completare i lavori in tempi ragionevole, arrecando incalcolabili danni, anche economici, alla città, specialmente per i residenti e i commercianti delle zone interessante dai cantieri che rischiano o già sono stati costretti alla chiusura delle proprie attività –:
   se il Governo sia a conoscenza della situazione relativa ai cantieri per l'anello ferroviario di Palermo, inclusi gli ingiustificati ritardi nell'esecuzione dell'opera e i gravi disagi arrecati alla cittadinanza;
   quali iniziative intende intraprendere, per quanto di competenza, per porre fine a tale situazione e garantire in tempi brevi e certi l'esecuzione dell'opera;
   quali siano stati i risultati delle verifiche intraprese da Rfi su eventuali inadempienze contrattuali da parte di Tecnis;
   se, nel rispetto di quanto previsto all'interno del contratto di appalto tra Rfi e Tecnis, siano sono state comminate sanzioni alla società aggiudicataria dell'appalto e se non ritenga possibile procedere alla risoluzione del contratto e assegnazione dello stesso alle altre società che hanno partecipato all'iniziale gara d'appalto. (4-14130)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

conseguenza economica

risoluzione di contratto

aggiudicazione d'appalto