ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/14057

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 668 del 05/08/2016
Firmatari
Primo firmatario: SORIAL GIRGIS GIORGIO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 04/08/2016


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
  • MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA GIUSTIZIA delegato in data 04/08/2016
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-14057
presentato da
SORIAL Girgis Giorgio
testo di
Venerdì 5 agosto 2016, seduta n. 668

   SORIAL. — Al Ministro della giustizia, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca . — Per sapere – premesso che:
   è di questi giorni la notizia di cronaca dell'arresto, da parte dei carabinieri del comando provinciale di Milano, di Milena Ceres, 34 anni, coordinatrice di un asilo nido del quartiere Bicocca, a Milano, il Baby World di viale Sarca, ritenuta responsabile di una serie di maltrattamenti su bambini da due mesi a due anni, di percosse e di lesioni personali, e del titolare della struttura, Enrico Piroddi, 35 anni;
   grazie ad una attività di videosorveglianza avviata dal maggio 2016 dai carabinieri, l'arresto sarebbe avvenuto in flagranza di reato, dopo che i carabinieri stessi, che stavano monitorando le immagini di quello che avveniva nell'asilo, hanno assistito in diretta a un episodio di violenza eclatante: un'operatrice ha infierito su un bimbo di due anni, ospite dell'asilo, prima strattonandolo, poi tirandogli le orecchie con violenza e infine chinandosi su di lui e mordendolo a una guancia;
   il gip Stefania Pepe ha convalidato il provvedimento e disposto i domiciliari per la donna, mentre il Piroddi è stato rimesso in libertà con interdizione allo svolgimento dell'attività per 12 mesi;
   gli episodi contestati sono 25: piccoli dai 10 mesi ai due anni, sarebbero stati vittime di insulti, percosse, imboccamenti forzati e immobilizzazioni nei lettini, minacce, sarebbero stati inoltre rinchiusi in uno stanzino buio dove sarebbero stati trattenuti a lungo nonostante urla e pianti disperati;
   rientrano nello schema del delitto di maltrattamenti non soltanto le percosse, le minacce, le ingiurie e le privazioni imposte alla vittima, ma anche gli atti di scherno, di disprezzo, di umiliazione, di vilipendio e di asservimento che cagionano una durevole sofferenza morale;
   è indispensabile tenere sempre in conto che il reato determina nella vittima, accanto al danno materiale, anche un trauma psichico che deve essere sempre riconosciuto e valutato e che nella vittima minore è più grave visto che può avere grave, ripercussioni sulla sua crescita psico-fisica;
   nella struttura ci sarebbe stato anche un clima di assoluta omertà e gli arrestati avrebbero più volte mentito ai genitori per giustificare la presenza di lividi sui piccoli;
   l'asilo di Milano fa parte di una catena «Baby world» a cui aderiscono in franchising una decina di istituti in città e una ventina in provincia, ma anche molti altri in Piemonte, Veneto, Emilia Romagna e Toscana e nel sito web si legge che si tratta di «un ambiente sicuro e accogliente dove i nostri piccoli ospiti possono crescere e imparare con gioia e serenità (...) L'asilo adotta un progetto educativo, consolidato (...) uno staff educativo altamente qualificato ed esclusivamente dedicato alla cura dei bambini e alla didattica (...)»;
   questo ennesimo fatto di cronaca ha sollevato nuovamente la questione della sicurezza negli asili nido e sull'attualissimo tema della videosorveglianza;
   Telefono Azzurro ha sollecitato un'attenta riflessione sulla necessità di cogliere i segnali di eventuali violenze subìte dai bambini, mentre la politica si sta concentrando sul tema della videosorveglianza nelle strutture;
   Telefono Azzurro sottolinea che un terzo dei casi gestiti dai numeri 1.96.96 e 114 emergenza infanzia riguarda casi di abuso e violenza, e nel 3 per cento dei casi responsabile del disagio psico-fisico è un insegnante o un educatore;
   nel corso dell'audizione svoltasi alla Camera dei deputati il 27 luglio 2016 il Garante dell'Infanzia, Filomena Albano, si è detta «favorevole alla videosorveglianza» ma con dei limiti precisi, come le telecamere a circuito chiuso accessibili solo su autorizzazione dell'autorità giudiziaria e in presenza di una segnalazione, e sottolineando che le criticità maggiori sono «gli accertamenti giudiziari che si rilevano spesso lunghi e complessi», e che «bisogna agire sulla prevenzione, migliorando il sistema di accesso alla professione degli educatori e con una proporzione nelle classi tra il numero dei bambini e degli insegnanti»;
   nel corso dell'audizione di cui sopra, sono emerse anche la difficoltà e la carenza di un monitoraggio accurato di tali casi di maltrattamenti dei minori nelle strutture scolastiche, per la difficoltà di valutare tutto il sommerso che in questi casi è rilevante, ma anche per la difficoltà stessa della semplice raccolta di dati, come sottolineato dalla Garante –:
   se i Ministri interrogati non considerino urgente attivarsi, per quanto di competenza, affinché sia effettuato un monitoraggio più accurato di questi eventi di maltrattamento, anche ripensando le metodologie ora applicate, in modo da ricostruire un quadro completo della situazione e in base a quello, progettare con maggiore cognizione di causa gli improcrastinabili interventi di prevenzione;
   se non si consideri opportuno promuovere, per quanto di competenza, l'implementazione di specifiche verifiche di idoneità psico-attitudinale degli educatori e del personale di asili e strutture scolastiche e di controlli periodici delle strutture stesse e dei loro piccoli ospiti anche da parte di staff composti da pediatri e psicologi;
   se non si intenda altresì assumere iniziative, anche a livello normativo, affinché si possano abbreviare i tempi degli accertamenti, nonché si possa attuare un dovuto inasprimento delle pene previste per i reati di maltrattamenti su minori, come sostituire la sospensione dall'attività e dalla professione con il ritiro delle licenze e l'interdizione perpetua dall'esercizio della professione stessa. (4-14057)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

delitto contro la persona

istituto di istruzione

accesso alla professione