ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/14052

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 668 del 05/08/2016
Firmatari
Primo firmatario: MICILLO SALVATORE
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 04/08/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BUSTO MIRKO MOVIMENTO 5 STELLE 04/08/2016
DAGA FEDERICA MOVIMENTO 5 STELLE 04/08/2016
DE ROSA MASSIMO FELICE MOVIMENTO 5 STELLE 04/08/2016
MANNINO CLAUDIA MOVIMENTO 5 STELLE 04/08/2016
TERZONI PATRIZIA MOVIMENTO 5 STELLE 04/08/2016
ZOLEZZI ALBERTO MOVIMENTO 5 STELLE 04/08/2016


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 04/08/2016
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 05/08/2016
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 15/09/2016
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

SOLLECITO IL 14/03/2017

SOLLECITO IL 09/01/2018

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-14052
presentato da
MICILLO Salvatore
testo di
Venerdì 5 agosto 2016, seduta n. 668

   MICILLO, BUSTO, DAGA, DE ROSA, MANNINO, TERZONI e ZOLEZZI. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro della salute . — Per sapere – premesso che:
   con la deliberazione n. 418 del 27 luglio 2016, avente ad oggetto «legge regionale 26 maggio 2016 n. 14 – aggiornamento piano straordinario di interventi per lo smaltimento delle ecoballe approvato con D.G.R. n. 828 del 23 dicembre 2015», nonché con la deliberazione n. 419 del 27 luglio 2016, avente ad oggetto «Adozione proposta di aggiornamento del Piano regionale per la gestione dei rifiuti urbani ai sensi dei commi 2 e 6 dell'articolo 15 della Legge regionale 14/2016 ed avvio procedure di consultazione pubblica», la giunta regionale della Campania ha sostanzialmente modificato il piano regionale per la gestione dei rifiuti nonché ha modificato le sue intenzioni in ordine alle modalità con cui attuare lo smaltimento delle ecoballe presenti all'interno del territorio della regione;
   con le due deliberazioni di cui sopra viene stabilito che lo STIR di Giugliano non dovrà essere utilizzato per il trattamento delle ecoballe presenti da anni sul territorio campano, bensì dovrà essere utilizzato a servizio dell'ATO 2;
   viene altresì stabilito che è necessaria l'implementazione di due filiere di trattamento e precisamente:
    a) la prima finalizzata al recupero di materia in due impianti, per una potenzialità complessiva di trattamento di oltre 1.600.00 tonnellate;
    b) la seconda filiera di trattamento volta alla produzione di combustibile solido secondario in due impianti, da realizzarsi, rispettivamente, nell'area dello STIR di Caivano ed in un'area da identificare nelle zone limitrofe ai siti di stoccaggio principali per una potenzialità complessiva di circa 2.000.000 di tonnellate;
   l'articolo 2 del decreto-legge n. 185 del 25 novembre 2015, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 9 del 22 gennaio 2016 recante interventi straordinari per la regione Campania, prevede:
  «1. Al fine di dare esecuzione alle sentenze della Corte di Giustizia dell'Unione europea del 4 marzo 2010 (causa C-297/2008) e del 16 luglio 2015 (causa C-653/13), il Presidente della regione Campania predispone un piano straordinario d'interventi riguardanti:
   a) lo smaltimento, ove occorra anche attraverso la messa in sicurezza permanente in situ, dei rifiuti in deposito nei diversi siti della regione Campania risalenti al periodo emergenziale 2000/2009 e comunque non oltre il 31 dicembre 2009;
   b) la bonifica, la riqualificazione ambientale e il ripristino dello stato dei luoghi dei siti di cui alla lettera a) non interessati dalla messa in sicurezza permanente e l'eventuale restituzione delle aree attualmente detenute in locazione ovvero ad altro titolo.

  2. Il piano di cui al comma 1, comprensivo del cronoprogramma, è approvato, entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto, dai competenti organi regionali e costituisce variante del vigente Piano regionale di gestione dei rifiuti. Il piano approvato è immediatamente trasmesso alla Presidenza del Consiglio dei ministri e ai Ministeri dell'ambiente della tutela del territorio e del mare e dell'economia e delle finanze per le valutazioni di competenza che sono rese entro 20 giorni dal ricevimento. Il Piano è successivamente inviato dalla Presidenza del Consiglio dei ministri alla Commissione europea.
  3. Ai procedimenti per il rilascio dei provvedimenti autorizzatori, ove occorrenti per l'attuazione dei singoli interventi, si applicano le disposizioni in materia di conferenza di servizi e di termini di conclusione dei procedimenti di cui all'articolo 1, comma 2, del decreto-legge 26 novembre 2010, n. 196, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 gennaio 2011, n. 1.
  4. Ai fini del finanziamento del Piano di cui al comma 1, è istituito presso il Ministero dell'economia e delle finanze un Fondo con una dotazione di 150 milioni di euro per l'anno 2015, di cui 70 milioni sono immediatamente trasferiti alla Regione Campania per le finalità di cui al comma 7 e i restanti 80 milioni sono trasferiti al bilancio autonomo della Presidenza del Consiglio dei ministri per essere successivamente trasferiti alla Regione Campania sulla base dell'attuazione del cronoprogramma come certificata dal Presidente della regione.
  5. Con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro dell'economia e delle finanze, sono disciplinate le modalità di rendicontazione delle spese sostenute a carico delle risorse del Fondo di cui al comma 4.
  6. In caso di mancata approvazione del Piano entro il termine di cui al comma 2 ovvero di mancato rispetto del cronoprogramma dell'attività, si applica l'articolo 41 della legge 24 dicembre 2012, n. 234. Rimane impregiudicata ogni questione riguardante le sentenze di cui al comma 1.
  7. In via d'urgenza, anche nelle more dell'approvazione del piano di cui al comma 1, il Presidente della regione Campania predispone e attua, previa approvazione della Giunta regionale, un primo stralcio operativo d'interventi per lo smaltimento di una quota non superiore al trenta per cento dei rifiuti di cui al comma 1, lettera a), mediante rimozione, trasporto e smaltimento, nonché mediante recupero energetico, presso impianti nazionali ed esteri, nel rispetto della normativa nazionale ed europea. A tale scopo, la regione Campania è autorizzata, ove necessario, all'utilizzo diretto delle risorse del fondo nei limiti di cui al comma 4.
  8. Alle procedure di gara per l'attuazione degli interventi di cui al presente articolo si applica il Protocollo stipulato dall'Autorità nazionale Anticorruzione e dalla regione Campania»;
   una siffatta manovra determina, ad avviso degli interroganti, un cambio di rotta che avrà necessariamente ripercussioni sul cronoprogramma relativo agli interventi di rimozione delle ecoballe e, conseguentemente, rischia di avere forti ripercussioni con quanto stabilito dall'articolo 2 del decreto-legge n. 185 del 25 novembre 2015 di cui sopra;
   un simile modus operandi della regione Campania, inoltre, secondo gli interroganti, mette in dubbio gli impegni assunti con il Governo per il reperimento dei fondi necessari agli interventi in tema di smaltimento delle ecoballe –:
   se il Governo, dopo le dette delibere della giunta regionale della Campania, intenda dare continuità all'erogazione dei fondi destinati allo smaltimento delle ecoballe, anche in considerazione del fatto che il cronoprogramma di cui all'articolo 2 del decreto-legge n. 185 del 25 novembre 2015, ad avviso degli interroganti, subirà delle ripercussioni;
   quali garanzie possa dare il Governo in ordine alla continuità dell'erogazione di fondi statali finalizzati allo smaltimento delle ecoballe site nel territorio della regione Campania. (4-14052)