ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/14042

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 668 del 05/08/2016
Firmatari
Primo firmatario: MOLTENI NICOLA
Gruppo: LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI
Data firma: 04/08/2016


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
  • MINISTERO PER LA SEMPLIFICAZIONE E LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 04/08/2016
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-14042
presentato da
MOLTENI Nicola
testo di
Venerdì 5 agosto 2016, seduta n. 668

   MOLTENI. — Al Ministro dell'interno, al Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione . — Per sapere – premesso che:
   è in corso di svolgimento il concorso interno per 1400 vice ispettori della polizia di Stato, concorso bandito nel mese di settembre 2013, per il quale sono state presentate circa 22.000 domande. Dopo una prima prova preselettiva svolta il 16 giugno 2014 ed articolata con 80 quesiti a scelta multipla su ben cinque materie di diritto, superata da circa 7000 candidati, il 29 gennaio 2015 si è svolta la prova scritta, consistente nella stesura di un elaborato di diritto penale che verteva sulla descrizione della struttura del reato e sulle cause di giustificazione e che si riteneva superata con il punteggio di 35/50. Quasi un anno dopo, il 17 dicembre 2015, sono stati resi noti i risultati della prova scritta e, anche tenendo conto della semplicità della tratta proposta per agenti ed ufficiali di p.g. in servizio da almeno 12 anni, sin da subito numerosissimi candidati esclusi e quasi tutte le organizzazioni sindacali della polizia di Stato, hanno ravvisato delle anomalie che sono state prontamente illustrate al dipartimento della polizia di Stato ed al signor Ministro dell'interno;
   con grande sorpresa si è appreso che la commissione ha ritenuto di ammettere alla successiva prova orale solo 2127 candidati. Ciò che spicca è la presenza tra gli idonei alla prova scritta di oltre 1400 candidati ex aequo, tutti con punteggio di 35/50, ovvero 2/3 degli idonei tutti giudicati nello stesso singolo cinquantesimo corrispondente al minimo punteggio utile all'ammissione alla prova orale. Di più, spicca un numero spropositato di temi valutati con i punteggi di 28 e 25, a fronte di nessun elaborato valutato 34 e di appena 73 candidati il cui elaborato è stato valutato con un punteggio compreso tra 30 e 33, come se si fosse passati da un 7 pieno attribuito ad oltre 1400 candidati ad un voto compreso tra 5 e 5,5 per quasi tutti gli altri. La rilevante e curiosa anomalia statistica è stata in seguito certificata dal professor Alessandro Polli, docente di statistica economica presso l'università La Sapienza di Roma, come scientificamente impossibile;
   alla luce di quanto sopra, i candidati esclusi, riunitisi in un'associazione denominata «Tutela & Trasparenza», hanno acquisito tutti gli atti del procedimento amministrativo, compresi tutti gli elaborati che la commissione ha giudicato idonei. L'analisi del materiale in argomento, ha fatto emergere un gran numero di elaborati che, pur valutati idonei, non risultano assolutamente migliori di tantissimi altri valutati non idonei, come se la linea di demarcazione tra idoneo e non idoneo non fosse stata uniformemente applicata;
   tra gli elaborati giudicati idonei ne spiccano alcuni con grossolani errori grammaticali, come nei casi di candidati che scrivono a, o oppure anno senza la h, perquoto con la q, coscenza senza la i, endicap al posto di handicap, distinsione con la s, leggittimo con 2 g, l'ascriminante anziché la scriminante, un azione ed un omissione senza apostrofo, e altro;
   altri elaborati giudicati idonei, al netto della pedissequa copiatura di vari articoli del codice penale e della Costituzione, constano di poche righe di testo (in un caso ne sono state contate appena 17 !); dunque, per ottenere l'idoneità, ai candidati esclusi sarebbe bastato trascrivere gli articoli del codice penale;
   numerosissimi sono i casi di elaborati giudicati idonei nonostante la presenza di errori concettuali di diritto come nel caso di candidati che confondono l'elemento soggettivo del reato col soggetto attivo, che citano tra gli elementi essenziali della struttura del reato il precetto e la sanzione, che letteralmente scrivono «Il reato è una norma prevista dalla legge», che non sanno cosa sia la causalità al punto da scrivere sempre casualità, che, demolendo le basi del diritto penali, civile ed amministrativo, scrivono che i reati si distinguono in illeciti civili e amministrativi per diverse nature delle sanzioni (delitti e contravvenzioni);
   il giudizio della commissione che ha valutato idoneo un elaborato in cui è scritto: «all'uscita della banca se il rapinatore non impugna l'arma direttamente non si è autorizzati a sparargli ad altezza petto bensì alle gambe per evitargli la fuga» appare, all'interrogante se non irragionevole, arbitrario;
   è davvero singolare, per non dire sospetto, il fatto che tra gli elaborati giudicati idonei ve ne siano numerosi per larghi tratti identici a documenti presenti in rete o a libri di testo;
   uno degli elaborati giudicati idonei è risultato addirittura sovrapponibile per il 90 per cento ad un testo reperibile su internet, mentre un altro è apparso del tutto identico ai passaggi di ben 7 diversi documenti presenti in rete, tra i quali una tesi di laurea, tutto questo nonostante, come è ovvio, non si potessero consultare libri di testo né si potesse accedere al web durante le prove d'esame;
   la commissione ha peraltro espulso ben 38 candidati durante la prova ed ha annullato altri 38 elaborati in sede di correzione in quanto copiati;
   è infine a dir poco curioso il fatto che tra gli elaborati giudicati idonei ve ne siano alcuni con segni e diciture che non avrebbero motivo di essere presenti sul compito, come nel caso dei candidati che hanno scritto: mi dispiace non sono riuscito a trascrivere il testo in bella copia oppure si ringrazia per l'attenzione o ancora nota per il funzionario che valuterà: per mancanza di tempo lo svolgimento della traccia continua nel foglio della brutta copia contrassegnata dal numero di pagina 6 oppure sono spiacente ho ultimato il tempo, si voglia leggere l'ultima parte dell'elaborato sulle ultime due pagine della brutta copia contrassegnate. Grazie scusate;
   in considerazione di quanto emerso, e sommariamente qui riprodotto, sono centinaia i poliziotti che, ritenendosi danneggiati, hanno presentato ricorso al Tar o al Presidente della Repubblica, sobbarcandosi anche delle spese notevoli se rapportate alle retribuzioni e stabilendo una sorta di record per numero di 7 ricorsi ai concorsi pubblici, immobilizzando il Tar del Lazio;
   un numero ancora maggiore di candidati, anch'essi ritenendosi discriminati – dopo che il Capo della polizia prefetto Alessandro Pansa aveva assicurato la trattazione di tutte le istanze di rivalutazione degli elaborati di coloro che si ritenevano danneggiati – ha presentato un'istanza di ricorrezione del proprio elaborato;
   le prime 120 istanze di ricorrezione di cui sopra, esaminate dalla stessa commissione in due sessioni da 6 ore ciascuna, sono state rispedite tutte al mittente con la conferma del giudizio espresso, questo nonostante ognuno degli istanti avesse chiesto un giudizio in comparazione con un congruo numero di elaborati evidentemente non rispondenti ai criteri di valutazione;
   non poche appaiono le anomalie proprio riguardo alla composizione della commissione esaminatrice, presieduta da un prefetto a.r. da oltre tre anni, nonostante la normativa richiamata nel bando prevedesse che non potesse essere nominato presidente di commissione un prefetto a.r. da oltre tre anni; un suo componente, inoltre, era anche l'autore del testo di preparazione al concorso, di cui era coautore un consigliere del TAR del Lazio, stesso organo amministrativo deputato a giudicare i ricorsi; altri componenti non erano neppure laureati in Legge, in antitesi alle previsioni normative in materia di concorsi che prevedono che i componenti delle commissioni per i concorsi pubblici debbano essere scelti tra esperti nelle materie d'esame;
   nonostante tutto quanto precede, il concorso in argomento si è svolto in maniera spedita e anche nella prova orale ed in quella attitudinale si sono registrate delle anomalie;
   la prova orale, ad esempio, è stata caratterizzata da due diverse sessioni (mattutina e pomeridiana) che si sono svolte nella stessa giornata, ma la delibera del giudizio viene comunicata solo alla fine della seconda sessione e diversi candidati esclusi hanno lamentato anche qui delle evidenti disparità di trattamento;
   ancor più evidenti sono le contraddizioni emerse nella prova attitudinale, che è stata svolta malgrado al concorso partecipassero agenti ed ufficiali di polizia giudiziaria aventi almeno 12 anni di servizio, da tempo anche assegnati ad incarichi superiori, visto che nel ruolo degli ispettori, proprio a causa dei «mancati concorsi», vi è una carenza di organico di circa 11.000 unità;
   ciò nonostante, dopo aver superato una prova preselettiva, una prova scritta ed una prova orale, alcuni candidati sono stati esclusi dal concorso in seguito a tali «accertamenti» che, pare, spesso hanno riguardato aspetti personali poco attinenti con il solo ruolo da ispettore –:
   se nello svolgimento del concorso di cui in premessa sia stato e sarà garantito il precetto costituzionale di cui all'articolo 97, comma 1: «I pubblici uffici sono organizzati secondo disposizioni di legge, in modo che siano assicurati il buon andamento e l'imparzialità dell'amministrazione», atteso che il primo passo per l'attuazione del disposto costituzionale è legato a procedure di cristallina trasparenza per il reclutamento ed indefettibile certezza di preparazione dei candidati ai concorsi pubblici;
   quali iniziative il Governo assumerà in merito al prossimo corso di formazione per vice ispettore della polizia di Stato visto che, qualora fossero confermate le circostanze generalizzate in premessa, sarebbero state violate le norme sulla trasparenza nei concorsi pubblici;
   quali iniziative vorrà intraprendere il Governo, atteso che nel ruolo degli ispettori della polizia di Stato vi è una carenza organica di oltre 11.000 posti;
   quali iniziative vorrà prendere il Governo in ragione del fatto che l'imminente riordino delle carriere suggerirebbe di considerare l'ampliamento del numero dei candidati da ammettere al corso di formazione per vice ispettore della polizia di Stato;
   quali iniziative vorrà intraprendere il Governo per approntare una tutela in favore di quella parte di uomini e donne della polizia di Stato che dovesse risultare ingiustamente esclusa dal concorso;
   se il Governo non ritenga opportuno assumere iniziative per pervenire comunque ad un riequilibrio organico del ruolo degli ispettori, garantendo altresì, a tutti i candidati che saranno ritenuti meritevoli, una posizione di equità in adesione ai princìpi di cui agli articoli 3 e 97 della nostra Costituzione. (4-14042)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

potere di nomina

diritto penale

statistica economica