ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/14034

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 667 del 03/08/2016
Firmatari
Primo firmatario: TERZONI PATRIZIA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 03/08/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
VACCA GIANLUCA MOVIMENTO 5 STELLE 03/08/2016
COLLETTI ANDREA MOVIMENTO 5 STELLE 03/08/2016
DEL GROSSO DANIELE MOVIMENTO 5 STELLE 03/08/2016
MANNINO CLAUDIA MOVIMENTO 5 STELLE 03/08/2016
BUSTO MIRKO MOVIMENTO 5 STELLE 03/08/2016
DAGA FEDERICA MOVIMENTO 5 STELLE 03/08/2016
DE ROSA MASSIMO FELICE MOVIMENTO 5 STELLE 03/08/2016
MICILLO SALVATORE MOVIMENTO 5 STELLE 03/08/2016
ZOLEZZI ALBERTO MOVIMENTO 5 STELLE 03/08/2016
VIGNAROLI STEFANO MOVIMENTO 5 STELLE 03/08/2016


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
  • MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 03/08/2016
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-14034
presentato da
TERZONI Patrizia
testo presentato
Mercoledì 3 agosto 2016
modificato
Giovedì 4 agosto 2016, seduta n. 667

   TERZONI, VACCA, COLLETTI, DEL GROSSO, MANNINO, BUSTO, DAGA, DE ROSA, MICILLO, ZOLEZZI e VIGNAROLI. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo. — Per sapere – premesso che:
   il consiglio comunale di comune di Rocca di Mezzo (L'Aquila), secondo quanto riportato dalla stampa locale, ha recentemente approvato un piano di lottizzazione con decine di villette e oltre 10.000 metri cubi di volumetrie da realizzarsi proprio sulla piana dell'Altipiano delle Rocche, località Prato della Madonna (http://ilcentro.gelocal.it/);
   l'intero intervento ricade all'interno del perimetro del parco naturale regionale Sirente-Velino, sito di interesse comunitario codice IT7110206 e zona di protezione speciale codice IT7110130; l'area risulta vincolata dal punto di vista paesaggistico;
   l'area oggetto dell'intervento è una delle pochissime stazioni italiane di Klasea lycopifolia, una specie prioritaria per la direttiva 43/92/CE «Habitat»; sono prati umidi che presentando un'elevata biodiversità e un estremo valore paesaggistico; moltissime specie di uccelli di rilevante importanza nidificano nell'area e, in particolare, è stata registrata un'altissima densità di Averla piccola (Lanius collurio) oggetto proprio in questo sito di una ricerca scientifica pubblicata a livello internazionale (Scozzafava S. e A. De Sanctis (2006) Exploring the effects of land abandonment on habitat structures and on habitat sustainability for three passerine species in a highland of Central  Italy. Lanscape and Urban Planning. Vol. 75 (2), Pp 23-33); questa specie sta subendo un rapido declino in tutta Europa proprio per la frammentazione dell'habitat e l'urbanizzazione del territorio con conseguente sottrazione di siti riproduttivi idonei; tali effetti si risentono indirettamente anche nel sito di intervento nonostante gli sforzi volti alla conservazione del suo ambiente elettivo;
   la regione Abruzzo ha effettuato una valutazione di incidenza ambientale, con esito positivo, senza, a quanto risulta agli interroganti, dare adeguate forme di pubblicità al procedimento (ad esempio, pubblicazione sul portale o altro) nonostante la stessa Commissione europea nella procedura Pilot 6730/14/ENVI sulla valutazione di incidenza ambientale abbia evidenziato l'obbligo per lo Stato membro di assicurare adeguate forme di trasparenza e partecipazione a tali procedure; tra l'altro l'articolo 6 della Convenzione di Aarhus e le relative linee guida sull'applicazione della Convenzione, chiariscono che qualsiasi progetto che possa avere un potenziale impatto sull'ambiente, ivi compresi progetti non sottoposti a valutazione di impatto ambientale, deve avere una fase in cui il pubblico interessato possa esprimere osservazioni sulla documentazione;
   l'intervento è così invasivo e confliggente con gli obiettivi di tutela della biodiversità e del paesaggio che ha suscitato l'indignazione delle più alte cariche istituzionali;
   lo stesso parco regionale risulta aver segnalato la non compatibilità dell'intervento proposto con le vigenti norme transitorie di salvaguardia e secondo il principio comunitario di precauzione atteso che non è possibile escludere effetti diretti e indiretti pregiudizievoli per l'integrità dei siti in cui è presente la specie prioritaria Klasea lycopifolia. Il Comitato di coordinamento regionale per la valutazione di impatto ambientale (CCR-VIA) con giudizio 2391 del 17 aprile 2014 ha come detto espresso parere favorevole con la prescrizione di escludere ogni tipo di attività, comprese quelle di cantiere, nella fascia di 5 metri dalle aree dove è individuata la presenza di Klasea lycopifolia;
   il parere della CCR-VIA lascia molte perplessità, poiché secondo gli interroganti non rispetta il principio comunitario di precauzione invocato del parco e gli interventi di mitigazione presi in considerazione appaiono insufficienti, inutili e superficiali, sulla Klasea lycopifolia in particolare, in Abruzzo presente solo nell'Altopiano delle Rocche e nella piana di Campo Felice; basti pensare agli effetti negativi delle attività di cantiere difficilmente controllabili come, la formazione di polvere e quelli persistenti collegati alla circolazione delle acque che sarebbe completamente stravolta a causa dell'insediamento degli edifici (basti pensare agli effetti delle fondazioni) con ovvie ripercussioni sulle caratteristiche pedologiche e microclimatiche del sito;
   il patrimonio immobiliare dell'Altipiano delle Rocche è composto per una parte consistente da numerosissimi alloggi sfitti o invenduti, derivanti da una politica di aggressione territoriale avvenuta soprattutto negli anni ’70 e ’80 del secolo scorso; questo intervento pare replicare esattamente quel tipo di approccio predatorio sul territorio che tanti danni sta causando al territorio italiano; appare inutile gridare al consumo di suolo ogni volta che l'ISPRA divulga i dati sulla cementificazione del territorio quando addirittura si torna a prevedere lottizzazioni nelle aree più pregiate e vulnerabili della penisola –:
   se il Governo non ritenga di dover assumere iniziative per riesaminare la normativa che definisce le procedure per la valutazione di incidenza ambientale facendo diventare vincolante il parere dell'Ente Parco oppure, meglio, assegnando per i siti Natura2000 ricadenti in tutto o in parte in un'area protetta nazionale, direttamente ai gestori delle aree protette la competenza per la valutazione di incidenza ambientale, in linea con quanto indicato dalla Commissione europea; se non si ritenga di assumere iniziative normative che assicurino forme vincolanti di pubblicità, partecipazione e trasparenza nelle procedura di valutazioni di incidenza ambientale;
   come si intenda garantire, per quanto di competenza, la corretta applicazione delle direttive 43/92/CE «Habitat» e 147/2009/CE «Uccelli», anche con il supporto dell'ISPRA o di altro istituto scientifico specializzato, soprattutto alla luce delle misure precauzionali previste che appaiono agli interroganti del tutto insufficienti e non fondate su un'adeguata conoscenza dell'ecologia delle specie interessate;
   se intenda assumere direttamente iniziative, per quanto di competenza, per la salvaguardia dei valori ambientali, paesaggistici e naturalistici del paese, bloccando un'iniziativa che chiaramente creerebbe danni irreparabili, anche sulla base dell'articolo 8, comma 3, della legge n. 349 del 1986;
   cosa intende fare per salvaguardare i valori paesaggistici dell'area. (4-14034)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

zona protetta

studio d'impatto

principio di precauzione