ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/14033

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 667 del 03/08/2016
Firmatari
Primo firmatario: SGAMBATO CAMILLA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 03/08/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
IANNUZZI TINO PARTITO DEMOCRATICO 03/08/2016
CARRESCIA PIERGIORGIO PARTITO DEMOCRATICO 03/08/2016
MELILLI FABIO PARTITO DEMOCRATICO 03/08/2016
TERROSI ALESSANDRA PARTITO DEMOCRATICO 03/08/2016
BOCCUZZI ANTONIO PARTITO DEMOCRATICO 03/08/2016
MANFREDI MASSIMILIANO PARTITO DEMOCRATICO 03/08/2016
ARLOTTI TIZIANO PARTITO DEMOCRATICO 03/08/2016
DE MENECH ROGER PARTITO DEMOCRATICO 03/08/2016
CARLONI ANNA MARIA PARTITO DEMOCRATICO 03/08/2016
RUBINATO SIMONETTA PARTITO DEMOCRATICO 03/08/2016
LODOLINI EMANUELE PARTITO DEMOCRATICO 03/08/2016
MANZI IRENE PARTITO DEMOCRATICO 03/08/2016


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA GIUSTIZIA delegato in data 03/08/2016
Stato iter:
14/11/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 14/11/2016
ORLANDO ANDREA MINISTRO - (GIUSTIZIA)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 14/11/2016

CONCLUSO IL 14/11/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-14033
presentato da
SGAMBATO Camilla
testo presentato
Mercoledì 3 agosto 2016
modificato
Giovedì 4 agosto 2016, seduta n. 667

   SGAMBATO, TINO IANNUZZI, CARRESCIA, MELILLI, TERROSI, BOCCUZZI, MANFREDI, ARLOTTI, DE MENECH, CARLONI, RUBINATO, LODOLINI e MANZI. — Al Ministro della giustizia, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali . — Per sapere – premesso che:
   il decreto-legge legge 30 giugno 2016, n. 117, recante proroga di termini previsti da disposizioni legislative in materia di processo amministrativo telematico, nel passaggio alla Camera si è arricchito, per mezzo dell'approvazione di un emendamento, di disposizioni relative alle assunzioni di personale amministrativo da parte del Ministero della giustizia;
   si tratta di una misura che avrà certamente effetti positivi sia sul processo di digitalizzazione della giustizia, che sull'intero comparto giustizia, poiché siamo di fronte al primo concorso pubblico per il personale della giustizia dopo circa 20 anni di blocco di assunzioni;
   l'inserimento del provvedimento in forma di emendamento di un decreto-legge già in discussione ha dimostrato la volontà di voler arrivare nel più breve tempo possibile alla pubblicazione dei bandi di concorso per l'assunzione di 1.000 nuove figure che dovranno contribuire a risolvere il problema della carenza di personale organizzativo degli uffici giudiziari, carenza evidenziata dal Consiglio superiore della magistratura, e che è comune praticamente a tutti gli uffici giudiziari italiani, provocando spesso riduzioni di orari di apertura delle cancellerie e perfino la sospensione delle udienze penali;
   il Ministero viene quindi autorizzato, per il triennio 2016-2018, ad assumere a tempo indeterminato fino a 1.000 unità di personale amministrativo non dirigenziale; il personale sarà inquadrato nei ruoli dell'amministrazione giudiziaria e potrà essere selezionato, sia bandendo nuovi concorsi, che attingendo a graduatorie ancora valide. L'aumento del personale è destinato a supportare i processi di digitalizzazione degli uffici e a completare il processo di trasferimento allo Stato – avviato il 1o settembre 2015 – dell'obbligo di corrispondere le spese per gli uffici giudiziari precedentemente a carico dei comuni;
   nell'accogliere con molta soddisfazione tale misura, non si può, però non considerare ancora una volta la situazione che riguarda i precari della giustizia;
   si parla di tirocinanti che da ben 6 anni prestano in maniera continuativa il proprio lavoro nelle cancellerie alle dipendenze del Ministero della giustizia (attraverso il ricorso a contratti di tirocinio formativo reiterati di anno in anno), apportando un contributo notevole, sopperendo alla carenza di organico che da anni investe il settore giustizia;
   la funzione fondamentale svolta dai precari della giustizia è tanto più avvertita laddove si consideri le molteplici missive promananti dai presidenti delle Corti di appello, tribunali, nonché dal presidente della Suprema Corte di Cassazione, che incoraggiano il Ministro della giustizia a valorizzare in maniera fattiva e concreta il percorso svolto;
   trattasi, infatti, di soggetti più volte selezionati dallo stesso Ministero della giustizia (lavoratori in mobilità, cassintegrati, disoccupati/inoccupati e giovani laureati disoccupati/inoccupati) e da ultimo individuati attraverso la procedura concorsuale indetta con decreto interministeriale del 20 ottobre del 2015, emanato in attuazione dell'articolo 21-ter del decreto-legge 27 giugno 2015, n. 83, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2015, n. 132, pubblicato sulla Gazzetta ufficiale n. 257 del 4 novembre 2015, che prevede l'istituzione del cosiddetto ufficio del processo;
   la procedura permetteva di individuare 1502 tirocinanti da selezionare tra i coloro i quali avevano già svolto il tirocinio di perfezionamento ex articolo 37, comma 11, del decreto-legge 6 luglio 2011, n. 98, convertito, con modificazioni, dalla legge 15 luglio 2011, n. 111;
   ad oggi, dunque, sono circa 1200 i precari della giustizia che, dopo aver superato la selezione pubblica di cui in parola, sono impegnati nelle cancellerie degli uffici giudiziari italiani per garantire il corretto funzionamento dell'istituito Ufficio del Processo e la cui attività lavorativa cesserà in data 30 novembre 2016;
   come specificato dall'emendamento approvato il 12 luglio 2016, se alla base della scelta di operare uno scorrimento della graduatorie si pone la necessità di tener conto delle particolari esigenze connesse ai processi di razionalizzazione organizzativa e ai conseguenti fabbisogni di professionalità, non si comprende la pretermissione dalla procedura in oggetto della platea dei precari della giustizia che negli anni hanno arricchito il proprio bagaglio di competenze tecnico-professionali proprio nel settore giustizia, così diventando oltremodo idonei allo svolgimento delle mansioni di cui oggi si discute la razionalizzazione organizzativa;
   inoltre, se il ricorso a tecniche di mobilità e scorrimento delle graduatorie di concorsi indetti da altre pubbliche amministrazioni muove dal condivisibile intento di evitare un aggravio per la spesa pubblica dello Stato, così soddisfacendo i principi di economicità ed efficienza dell'azione della pubblica amministrazione, tale principio potrebbe trovare doppiamente attuazione attingendo la forza lavoro proprio nella platea dei precari della giustizia dal momento che, giova ribadirlo, trattasi di personale altamente qualificato che vanta anni di esperienza professionale maturata proprio nel settore dell'amministrazione giudiziaria, in quanto tali figure nascono con il precipuo intento di supportare il lavoro delle cancellerie in affanno;
   in sede di conversione del suddetto decreto-legge è stato accolto come raccomandazione un ordine del giorno n. 3954/A-1 proprio al fine di impegnare il Governo a valutare la possibilità di riconoscere in modo significativo, nelle procedure concorsuali pubbliche disciplinate con decreto del Ministro della giustizia per l'assunzione di personale finalizzata a rendere più efficienti i servizi anche mediante il processo telematico, il percorso formativo dei circa 1.100 tirocinanti di giustizia oggi a supporto agli uffici e, nelle more, al rinnovo del loro percorso formativo prevedendo una borsa lavoro più adeguata e confacente al contributo che essi stanno dando al sistema giudiziario –:
   se e con quali iniziative i Ministri interrogati intendano intervenire al fine di valorizzare e di tener in debito conto i precari della giustizia, soggetti su cui, da un lato, lo Stato ha per anni investito le proprie risorse e, dall'altro, ne ha ricavato un apporto fattivo e concreto per ridurre le disfunzioni della macchina giudiziaria. (4-14033)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Lunedì 14 novembre 2016
nell'allegato B della seduta n. 705
4-14033
presentata da
SGAMBATO Camilla

  Risposta. — Mediante l'interrogazione in esame, gli interroganti chiedono quali iniziative il Ministro della giustizia intenda assumere in riferimento alla situazione di coloro che hanno preso parte agli stages formativi presso le cancellerie degli uffici giudiziari, nell'ambito delle politiche sul personale amministrativo avviate, che consentiranno un nuovo piano di assunzioni per 1.000 unità.
  Come noto, l'articolo 37, comma 11, del decreto-legge 6 luglio 2011, n. 98, convertito con legge 15 luglio 2011, n. 111, come modificato dall'articolo 1, comma 25, della legge 24 dicembre 2012, n. 228 nell'ambito delle misure previste per assicurare l'efficienza del sistema giudiziario e la celere definizione delle controversie, ha disposto uno stanziamento di risorse «per consentire ai lavoratori cassintegrati, in mobilità, socialmente utili e ai disoccupati e agli inoccupati, che a partire dall'anno 2010 hanno partecipato a progetti formativi regionali o provinciali presso gli uffici giudiziari, il completamento del percorso formativo entro il 31 dicembre 2013, nel limite di spesa di 7,5 milioni di euro».
  L'articolo 1, comma 344, della legge n. 147 del 27 dicembre 2013 ha destinato ulteriori risorse finanziarie affinché i soggetti che avevano completato il tirocinio presso gli uffici giudiziari, a norma dell'articolo 1, comma 25, della legge 24 dicembre 2012, n. 228, svolgessero un ulteriore periodo di perfezionamento, da concludere entro il 31 dicembre 2014.
  A seguito dell'integrazione degli stanziamenti sul relativo capitolo di bilancio, presso tutti gli uffici interessati è stata avviata, a partire dal 1o dicembre 2014, la seconda fase del percorso formativo di perfezionamento, destinata esclusivamente ai tirocinanti che avevano partecipato al primo intervento formativo.
  Tale sessione formativa si sarebbe dovuta concludere il 30 aprile 2015, per effetto di quanto previsto dall'articolo 1, comma 12, del decreto-legge 31 dicembre 2014, n. 192 – cosiddetto « decreto milleproroghe» – convertito con legge 27 febbraio 2015, n. 11.
  Al fine di agevolare il completamento della formazione, la competente articolazione ministeriale ha diramato, con nota in data 31 marzo 2014, a tutti gli uffici giudiziari le linee guida per la predisposizione dei progetti formativi di perfezionamento e, a seguito dell'attivazione in favore dei tirocinanti della copertura assicurativa antinfortunistica, nonché di quella derivante dalla responsabilità civile verso i terzi, i progetti di formazione sono stati avviati.
  La durata del percorso formativo di perfezionamento era stata determinata in 230 ore individuali per le 2.924 unità interessate, con la corresponsione di un'indennità forfettaria oraria pari a 10,00 euro, tenuto conto delle risorse finanziarie, all'epoca disponibili, ammontanti ad euro 7.500.000,00.
  Nella prospettiva di valorizzare il percorso professionalizzante anche di quanti fossero già impegnati in stage presso gli uffici giudiziari in virtù delle proroghe normative citate, con il decreto-legge 27 giugno 2015, n. 83, convertito con modificazioni dalla legge 6 agosto 2015, n. 132, è stata, invece, introdotta la possibilità di partecipazione dei tirocinanti all'ufficio del processo, per un periodo di dodici mesi, a seguito di una adeguata selezione e attribuendo, altresì, una borsa di studio mensile.
  In particolare, l'articolo 21-ter del decreto-legge appena citato ha previsto che il completamento del periodo di perfezionamento costituisca titolo di preferenza, a parità di merito, ai sensi dell'articolo 5 del regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 9 maggio 1994, n. 487, nei concorsi indetti dalla pubblica amministrazione; inoltre lo stesso articolo prevede che nelle procedure concorsuali indette dall'amministrazione della giustizia siano introdotti meccanismi finalizzati a valorizzare l'esperienza formativa acquisita.
  In data 20 ottobre 2015 è stato emanato, pertanto, in attuazione dell'articolo 21-ter menzionato, il decreto interministeriale che ha indetto la procedura di selezione di 1.502 tirocinanti, da destinare all'ufficio per il processo.
  Secondo quanto riferito dalla competente articolazione, i tirocinanti che, al 30 aprile 2015, risultavano in possesso dei requisiti richiesti dalla citata disposizione normativa erano 2.529.
  Il numero dei posti da coprire a seguito della selezione presso i tribunali e le corti d'appello, per un totale di 1.502 a livello nazionale, è stato definito con il citato decreto interministeriale, tenuto conto delle risorse disponibili e valutate le scoperture di organico del personale amministrativo.
  All'esito della selezione, conclusasi il 9 dicembre 2015, non sono stati assegnati 270 posti, mentre il monitoraggio svolto presso gli uffici ha evidenziato che 123 tirocinanti non hanno sottoscritto il progetto formativo, rinunciando all'assegnazione.
  L'attenzione ai tirocinanti è stata, dunque, sempre massima da parte del Ministero della giustizia, che non ha ricercato soluzioni transitorie, ma ha voluto costruire un vero e proprio percorso professionalizzante.
  Con la prospettiva introdotta dal recente decreto-legge 30 giugno 2016 n. 117, che ha autorizzato il ministero al reclutamento di personale amministrativo per 1.000 nuove assunzioni, anche con bando di concorso, saranno certamente valorizzati e riconosciuti i percorsi professionali di coloro che hanno svolto tirocini e stage presso gli uffici giudiziari, così da offrire una reale possibilità di impiego a persone che hanno maturato competenze significative nei servizi di cancelleria.
  In tale prospettiva, è già alla firma il decreto interministeriale con il quale si dà avvio all'assunzione, a tempo indeterminato, di 1.000 unità di personale amministrativo non dirigenziale, in attuazione del decreto-legge n. 117 del 2016.
  Il bando per il concorso sarà pubblicato entro il prossimo 21 novembre 2016.
  Sono certo che, anche nei concorsi che si apriranno presso altre amministrazioni, centrali e periferiche, il titolo preferenziale che abbiamo voluto riconoscere ai tirocinanti – con la previsione dell'articolo 21-ter del decreto-legge citato – sarà davvero assicurato.
  Evidenzio, inoltre, che, nelle more della definizione delle procedure concorsuali previste dal citato decreto-legge n. 117, per coloro che hanno partecipato al tirocinio di perfezionamento presso l'ufficio del processo (1.115 unità) che si concluderà entro la fine del corrente anno, è stata proposta dal mio Dicastero, nell'ambito della legge di bilancio per l'anno 2017, la proroga del periodo di tirocinio, della durata non superiore a 12 mesi, ove espressamente richiesto dagli interessati, mantenendo il diritto alla borsa di studio.
Il Ministro della giustiziaAndrea Orlando.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

riconoscimento delle qualifiche professionali

accesso all'occupazione

esperienza professionale