ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/14014

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 667 del 03/08/2016
Firmatari
Primo firmatario: COMINELLI MIRIAM
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 03/08/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
SBERNA MARIO DEMOCRAZIA SOLIDALE - CENTRO DEMOCRATICO 03/08/2016
GALPERTI GUIDO PARTITO DEMOCRATICO 03/08/2016
GELMINI MARIASTELLA FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE 03/08/2016
ROMELE GIUSEPPE FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE 03/08/2016
BAZOLI ALFREDO PARTITO DEMOCRATICO 03/08/2016
BERLINGHIERI MARINA PARTITO DEMOCRATICO 03/08/2016
PISO VINCENZO MISTO-USEI-IDEA 03/08/2016
PICCHI GUGLIELMO LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 03/08/2016
CAPARINI DAVIDE LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 03/08/2016


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE delegato in data 03/08/2016
Stato iter:
11/10/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 11/10/2016
AMENDOLA VINCENZO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AFFARI ESTERI E COOPERAZIONE)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 11/10/2016

CONCLUSO IL 11/10/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-14014
presentato da
COMINELLI Miriam
testo presentato
Mercoledì 3 agosto 2016
modificato
Giovedì 4 agosto 2016, seduta n. 667

   COMINELLI, SBERNA, GALPERTI, GELMINI, ROMELE, BAZOLI, BERLINGHIERI, PISO, PICCHI e CAPARINI. — Al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale . — Per sapere – premesso che:
   il 4 luglio 2016 il cittadino italiano Federico Rosa nato a Brescia, in data 11 settembre 1969, manager ed agente di numerosi atleti di livello mondiale, è stato interrogato, previo invito a comparire, presso il commissariato antidoping di Nairobi in Kenya;
   Federico Rosa, è un affermatissimo manager di molti dei più prestigiosi atleti del panorama della maratona internazionale e plurivincitore delle maratone di Boston, New York, Chicago, Londra, Berlino, Rotterdam, Campionati Mondiali ed Olimpiadi;
   il manager veniva invitato a comparire il giorno dopo presso lo stesso commissariato e il 5 luglio gli veniva ritirato il passaporto, contestualmente veniva tradotto in custodia in una stazione di polizia;
   venerdì 8 luglio, dopo tre giorni, Federico Rosa veniva portato in tribunale e dopo aver pagato una cauzione di 300.000 scellini (circa 3.000 dollari) veniva rilasciato senza la restituzione del passaporto;
   l'accusa formalizzata al Federico Rosa è incentrata sulla testimonianza di un atleta keniota, Elijan Kiprono Boit, il quale ha dichiarato di aver ricevuto trattamenti dopanti dal 2004 al 2008;
   l'atleta in questione, a quanto risulta agli interroganti, ha esclusivamente intrattenuto rapporti di lavoro con il Rosa per meno di un anno, nel solo 2004, avendo poi cambiato manager e non è mai stato trovato positivo al doping;
   mercoledì 13 luglio Federico Rosa è stato riportato in tribunale e gli è stato notificato che, alla denuncia del Boit, si era aggiunta quella di Rita Jeptoo, già condannata a 2 anni di sospensione per doping;
   in virtù di questa ulteriore denuncia Federico Rosa è stato nuovamente trattenuto in custodia in una stazione di polizia;
   lunedì 18 luglio in tribunale, Federico Rosa ha ricevuto da parte del giudice, come condizione per il rilascio a piede libero, una richiesta di garanzia da effettuare a carico di due cittadini Kenioti per un importo di 500.000 scellini ognuno (circa 5.000 dollari);
   le garanzie richieste, a causa di una serie di lungaggini burocratiche, sarebbero giunte in ritardo (ore 16 locali) ed essendo il giudice andato via, Federico Rosa è rimasto in stato detentivo;
   in data 1o agosto 2016 si è svolta l'udienza per cui il giudice doveva pronunciarsi sulla richiesta di restituzione del passaporto, la domanda è stata accolta e a Federico Rosa è stato riconsegnato il passaporto –:
   se il Ministro interrogato abbia conoscenza puntuale della vicenda sopra riportata;
   se in che termini si sia, eventualmente, attivato per sostenere il nostro connazionale;
   quali eventuali iniziative intenda intraprendere per una vicenda che sta coinvolgendo un cittadino italiano sul quale da più parti, dal mondo dell'atletica e dello sport, sono pervenuti messaggi di stima e solidarietà per il riconoscimento di un lavoro sempre svolto nell'assoluto rispetto delle regole. (4-14014)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Martedì 11 ottobre 2016
nell'allegato B della seduta n. 690
4-14014
presentata da
COMINELLI Miriam

  Risposta. — Il signor Federico Rosa è stato sottoposto (all'inizio unitamente al padre Gabriele Rosa, poi escluso dalle accuse) ad un procedimento giudiziario in Kenya avviato dall'Unità narcotici del dipartimento di investigazione criminale (Cid), connesso alla sua attività professionale svolta nel Paese. Egli è titolare con il padre di una società che opera da molto tempo nel settore sportivo a livello internazionale, in particolare nella disciplina dell'atletica leggera.
  Le accuse rivolte al signor Rosa, confermate a metà luglio dalla magistratura keniana, riguardano alcune dichiarazioni che lo stesso signor Rosa avrebbe rilasciato tra il 2004 e il 2008 a proposito di sospetti casi di doping riguardanti tre atleti kenioti, la cui immagine sarebbe risultata pesantemente danneggiata con ripercussioni negative sulla loro carriera.
  L'Ambasciata d'Italia a Nairobi, avvisata dagli stessi Rosa, ha seguito la vicenda fin dal principio, prestando assistenza e mantenendo i contatti con le autorità locali, con l'avvocato italiano e con il legale keniano dei connazionali.
  Giova ripercorrere l’iter giudiziario che ha riguardato il nostro connazionale.
  Il 5 luglio 2016 si è svolta la prima udienza, alla quale era presente un funzionario diplomatico dell'Ambasciata e durante la quale il giudice ha confermato lo stato di fermo del signor Rosa sino alla conclusione delle indagini. Ne ha tuttavia disposto la detenzione presso la stazione di polizia di Gigiri, in cui sono garantite condizioni migliori di detenzione rispetto ai comuni penitenziari kenioti. Le indagini si sono chiuse il giorno 8, mentre l'11 luglio 2016 si è svolta la seconda udienza, nella quale sono state confermate le accuse a carico del signor Rosa. Nondimeno i suoi legali ne hanno ottenuto il rilascio su cauzione.
  Nella successiva udienza del 14 luglio 2016 – sempre alla presenza di un funzionario dell'Ambasciata – la Procura ha presentato un'ulteriore accusa avanzata da un'altra atleta – già condannata per doping dagli organismi internazionali competenti – la quale ha dichiarato di essere stata aiutata dal signor Rosa a far uso di doping nel 2014. L'imputato si è dichiarato non colpevole. I suoi avvocati hanno fatto istanza di rilascio del passaporto, per consentire al loro assistito la partecipazione alle imminenti Olimpiadi del Brasile al fine di poter seguire gli atleti che fanno riferimento alla sua società. La pubblica accusa si è opposta. Il giudice ha deciso di rinviare all'udienza del 18 luglio, nonostante la cauzione del signor Rosa fosse già stata versata. Alla luce dell'irritualità della decisione di prolungare il fermo di polizia nonostante il pagamento della cauzione, l'Ambasciata ha inviato una formale comunicazione alle autorità keniote, con apposita nota verbale, per chiedere il riconoscimento dei diritti dell'accusato.
  Nella quarta udienza, svoltasi il 19 luglio 2016, il giudice ha indicato come data di inizio della fase processuale l'8 agosto e rigettato nuovamente l'istanza per il rilascio del passaporto. Nell'udienza del 26 luglio 2016 non si è pervenuti ad alcuna decisione. Il successivo 2 agosto, sesta udienza, il signor Rosa ha riavuto il passaporto e ha quindi potuto recarsi alle Olimpiadi.
  L'ulteriore udienza, inizialmente fissata per il 26 agosto, si è poi svolta il 5 settembre 2016. Durante il dibattimento, il connazionale ha provveduto a riconsegnare il proprio passaporto alle autorità giudiziarie keniane, ottemperando alla condizione posta nell'udienza del 2 agosto.
  Il giorno successivo, il 6 settembre, le autorità locali hanno riconsegnato il passaporto al Rosa previa esibizione del biglietto di rientro a Nairobi entro la prossima udienza, fissata per il giorno 22 novembre 2016. Il connazionale è così rientrato in Italia, dove intende rimanere fino al ritorno a Nairobi per l'udienza di novembre.
  L'Ambasciata d'Italia a Nairobi, in stretto raccordo con la Farnesina, continuerà a prestare la massima assistenza al signor Rosa fino alla conclusione della vicenda giudiziaria che lo riguarda, affinché possa godere di tutte le garanzie previste dall'ordinamento locale e dai princìpi giuridici internazionali.
Il Sottosegretario di Stato per gli affari esteri e la cooperazione internazionaleVincenzo Amendola.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

giudice

doping

formalita' amministrativa