ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/14006

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 667 del 03/08/2016
Firmatari
Primo firmatario: MELILLA GIANNI
Gruppo: SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Data firma: 03/08/2016


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 03/08/2016
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 20/10/2016
Stato iter:
02/11/2016
Fasi iter:

SOLLECITO IL 21/09/2016

MODIFICATO PER MINISTRO DELEGATO IL 20/10/2016

RITIRATO IL 02/11/2016

CONCLUSO IL 02/11/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-14006
presentato da
MELILLA Gianni
testo presentato
Mercoledì 3 agosto 2016
modificato
Giovedì 4 agosto 2016, seduta n. 667

   MELILLA. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. — Per sapere – premesso che:
   il tratto costiero della provincia di Chieti è sicuramente quello di maggior pregio dei circa 125 chilometri di fascia costiera abruzzese;
   tra Ortona e Vasto in poco più di 50 chilometri si trovano 7 riserve naturali regionali (Ripari di Giobbe, Acquabella, Grotta delle Farfalle, San Giovanni in Venere, Lecceta di Torino di Sangro, Punta Aderci, Marina di Vasto), 1 sito di importanza regionale (il Corridoio Verde, ai sensi della legge regionale n. 5 del 2007) e 6 siti di importanza comunitaria (IT7140106 Fosso delle Farfalle, IT7140107 Lecceta litoranea di Torino di Sangro e Foce Fiume Sangro, IT7140111 Boschi riparali sul Fiume Osento, IT7140108 Punta Aderci, IT7140109 Marina di Vasto, IT7140127 Fiume Trigno) oltre a numerose stazioni dove sono segnalate specie vegetali in via d'estinzione e in lista rossa IUCN (International Union far Conservation of Nature) come documentato dall'università de L'Aquila dal gruppo del professor Pirone. Complessivamente risultano protetti 11,41 chilometri quadri, pari al 3,7 per cento del territorio costiero, considerando solo le aree protette. Superficie che aumenta fino a 19,3 chilometri quadri, pari al 6,3 per cento se si considera anche la parte ricadente nei siti d'importanza comunitaria della rete Natura 2000. Con la legge n. 344 del 1997 (articolo 4, comma 3) la «Costa Teatina» viene inserita (su proposta del senatore Staniscia) tra le «prioritarie aree di reperimento» previste dalla legge n. 394 del 1991 (lettera l-bis del comma 6, dell'articolo 34) e sulle quali si dovevano realizzare parchi nazionali. Successivamente la legge n. 93 del 2001,  all'articolo 8, comma 3, avvia l’iter di istituzione, ricordando le procedure e le intese richiamando la legge n. 394 del 1991 e fissa in lire 1.000 milioni dal 2001 i limiti massimi di spesa per l'istituzione e il funzionamento. La giunta Pace allora al governo regionale ricorre alla Corte costituzionale contro la legge n. 93 del 2001 per farne dichiarare l'incostituzionalità e, comunque, per conflitto di attribuzioni tra poteri dello Stato. La Corte costituzionale con la sentenza n. 422 del 2002 depositata il 18 ottobre 2002 dichiara «non fondata» la richiesta della regione Abruzzo e ribadisce la legittimità dell'articolo 8, comma 3, della legge 23 marzo 2001, n. 93. Nel 2005 cambia il governo regionale e con la dismissione della tratta Adriatica, tra Ortona e Vasto, di RFI si torna a parlare di Costa Teatina;
   viene fatta una prima proposta dall'assessore regionale Franco Caramanico;
   il 6 settembre 2006 una delegazione abruzzese guidata da Caramanico si incontra con il direttore del servizio di conservazione della natura del Ministero dell'ambiente e si riavvia l’iter di perimetrazione del parco nazionale della Costa Teatina;
   dopo diversi mesi di confronto con i comuni, deliberano solo in tre a favore del parco (Vasto, San Salvo e Francavilla);
   si approda, quindi, dopo un confronto di un anno e mezzo con associazioni ed università, al «sistema delle aree protette della Costa Teatina» con la legge regionale n. 5 del 2007;
   il sistema viene costituito nelle more della definizione del parco nazionale della Costa Teatina. L’iter del parco rallenta di nuovo e vista la renitenza dei comuni la direzione regionale competente formula una proposta di perimetrazione e la invia ai comuni e al Ministero (2008). A luglio 2008 viene arrestato l'allora presidente della regione Abruzzo, Ottaviano Del Turco, si va verso le elezioni a dicembre 2008 e l’iter si ferma di nuovo. A fine aprile 2010, nell'anno internazionale della biodiversità, con il direttore Aldo Cosentino in procinto di andare in pensione, il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare riprende gli iter dei parchi sospesi (ne mancano ancora 5 da istituire: Costa Teatina, isola di Pantelleria, Egadi e litorale trapanese, Eolie, Iblei). Il 10 maggio 2010, regione Abruzzo, provincia di Chieti e comuni Costieri (Ortona, San Vito Chietino, Rocca San Giovanni, Fossacesia, Torino di Sangro, Casalbordino, Vasto e San Salvo) sono convocati a Roma presso il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare e si riavvia l’iter di istituzione del parco nazionale della Costa Teatina e alla regione Abruzzo viene affidato il compito di riconvocare i comuni e la provincia per definire una nuova perimetrazione condivisa entro la fine del 2010. Il 9 luglio 2010 la regione Abruzzo convoca i comuni e la provincia di Chieti e preso atto della contrarietà alla proposta di perimetrazione elaborata dalla direzione regionale aree protette e parchi del 2008, si concorda di lavorare su una ipotesi che preveda 4 zone, anticipando la zonazione nel decreto istitutivo e graduando meglio i vincoli in considerazione delle valenze naturalistiche e dell'antropizzazione del territorio. Ogni comune si prende l'onere di deliberare in merito decidendo se essere favorevole o contrario, definendo anche una perimetrazione per il territorio di competenza da rimandare in regione Abruzzo per una successiva integrazione e raccordo complessivo delle proposte. Si ipotizza di terminare questa fase per settembre-ottobre. Dopo diversi incontri di coordinamento la questione resta sospesa;
   tra agosto e ottobre solo alcuni comuni si muovono e iniziano la discussione e avviano dei percorsi di confronto ed ascolto anche con i cittadini, tra questi Fossacesia, Torino di Sangro e Vasto. Nello specifico: Torino di Sangro delibera in consiglio sulla volontà di dare origine al parco e di definire una perimetrazione su 4 zone come concordato in regione;
   Fossacesia ne discute nel suo Forum Ambiente e approva in commissione urbanistica la proposta di perimetrazione su 4 zone;
   Vasto approva un ordine del giorno e rimanda la discussione della perimetrazione. Con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri in data 4 agosto 2014 l'architetto Giuseppe De Dominicis, presidente emerito della provincia di Pescara, è stato nominato quale «Commissario ad acta» per l'istituzione del parco nazionale della Costa Teatina. Nell'ambito della procedura per l'istituzione del parco nazionale della Costa Teatina, disciplinato dalla legge n. 394 del 1991 e successive modificazioni e integrazioni, il menzionato «Commissario ad acta» dell'istituendo parco, ne ha definito – nel mese di maggio 2015 – la perimetrazione provvisoria, permettendo con tale fondamentale atto propedeutico un'auspicabile e pronta emanazione da parte del Governo del relativo ed indispensabile decreto istitutivo dell'area protetta in argomento;
   nonostante i tempi e le procedure cui è vincolato il commissario per la perimetrazione provvisoria, numerosi sono stati gli incontri con associazioni e amministratori locali e diversi i suggerimenti e le proposte avanzati e accolti e riportati in cartografia o in normativa;
   ad oggi, per istituire il parco della Costa Teatina, continua a mancare solo la firma della Presidenza del Consiglio dei ministri. Ci si chiede se ci sono, e quali sono, i motivi che impedirebbero la chiusura dell’iter a distanza ormai di un anno dalla fine degli adempimenti degli altri enti competenti –:
   essendo concluso l’iter istituzionale ed essendo stati rispettati tutti i passaggi necessari già da un anno, quali siano le ragioni per le quali a tutt'oggi non sia stata formalizzata l'istituzione del Parco della Costa Teatina. (4-14006)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

riserva naturale

litorale

parco nazionale