ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/13988

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 666 del 02/08/2016
Firmatari
Primo firmatario: LOREFICE MARIALUCIA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 02/08/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
COLONNESE VEGA MOVIMENTO 5 STELLE 02/08/2016
GIORDANO SILVIA MOVIMENTO 5 STELLE 02/08/2016
DI VITA GIULIA MOVIMENTO 5 STELLE 02/08/2016
NESCI DALILA MOVIMENTO 5 STELLE 02/08/2016
GRILLO GIULIA MOVIMENTO 5 STELLE 02/08/2016
MANTERO MATTEO MOVIMENTO 5 STELLE 02/08/2016


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 02/08/2016
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 03/11/2016
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-13988
presentato da
LOREFICE Marialucia
testo di
Martedì 2 agosto 2016, seduta n. 666

   LOREFICE, COLONNESE, SILVIA GIORDANO, DI VITA, NESCI, GRILLO e MANTERO. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro della salute . — Per sapere – premesso che:
   nel 2013 nell'Unione Europea il cancro è stato responsabile della morte di quasi 1,3 milioni di persone e in Italia il 30 per cento dei decessi è causato proprio da questa patologia con una spesa per i farmaci antineoplastici che nel 2014 si è collocata al primo posto;
   gli italiani vivi dopo una diagnosi di tumore nel 2010 sono stati stimati in 2.587.347, pari al 4,4 per cento della popolazione. Nel 2015, sono stati diagnosticati, secondo le elaborazioni dell'Associazione italiana registri tumori (Airtum), 366 mila nuovi casi di tumore, cioè circa mille nuovi casi al giorno; decessi sono stati 175 mila, il 30 per cento del totale e la seconda causa di morte nel Paese; i pazienti in cura sono stati 3 milioni;
   i costi di questa malattia investono solamente il settore socio-sanitario: nel 2014 i tumori hanno rappresentato la causa prima del riconoscimento degli assegni di invalidità e delle pensioni di inabilità con un trend in costante crescita nel corso degli ultimi anni;
   secondo l'International Classification of Functioning Disability and Healt dell'Organizzazione mondiale della sanità, nonostante la realtà e i numeri, la riabilitazione oncologica continua ad essere inclusa in modo frammentato all'interno di diverse tipologie riabilitative riferite ad altri gruppi di patologie. Questa soluzione appare inaccettabile, in quanto condanna il paziente a un percorso riabilitativo discontinuo, frammentato, parziale, focalizzato esclusivamente sul recupero della funzione fisica lesa dalla malattia e non sul completo recupero cognitivo, psicologico, sessuale, nutrizionale e sociale;
   nello schema del decreto di aggiornamento dei livelli essenziali di assistenza, di prossima approvazione, non è stata inserita tra le prestazioni e i servizi garantiti ai cittadini con le risorse pubbliche messe a disposizione dal servizio sanitario nazionale la riabilitazione oncologica; di fatto sono state ignorate le evidenze scientifiche, i dati sulla prevalenza e sulla guarigione da tumore in Italia, le proiezioni sul numero di persone in vita dopo una diagnosi di tumore recente o lontana nel tempo;
   in questo modo i costi economici e sociali dell'assistenza della riabilitazione oncologica continuerebbero ad essere a carico delle famiglie;
   solo un progetto riabilitativo multiprofessionale può garantire il completo reinserimento della persona nel suo percorso di vita e, senza la previsione specifica della riabilitazione oncologica nel decreto che aggiornerà i livelli essenziali di assistenza, le disparità territoriali nell'accesso alle prestazioni e ai servizi ad essa connessi aumenteranno mettendo a dura prova la coesione sociale. Senza le attività necessarie per la presa in carico dei malati guariti o cronicizzati, si allungherà l'elenco dei diritti negati;
   già nel 2015 la Federazione italiana delle associazioni di volontariato in oncologia (Favo) e l'Associazione italiana di oncologia medica (Aiom) avevano chiesto, invano, al Governo di riconoscere la riabilitazione oncologica nella sua specificità e non di includerla all'interno di altre tipologie riabilitative;
   quasi il 5 per cento della popolazione del nostro Paese vive una diagnosi di cancro come ricordato da con Carmine Pinto, presidente Aiom;
   ben 2 milioni di cittadini possono dire di aver sconfitto la malattia. Questi sono numeri importanti che evidenziano la necessità di aggiornare la tipologia di assistenza che viene data ai pazienti oncologici, offrendo loro non solo le migliori terapie, ma anche una buona qualità di vita durante e dopo le cure;
   purtroppo, ancora troppi oneri sono a carico delle famiglie, che devono spesso provvedere a proprie spese all'assistenza al parente in difficoltà –:
   se il Governo non ritenga necessario e doveroso modificare la bozza dello schema di decreto di aggiornamento dei livelli essenziali di assistenza affinché possa essere garantita un'adeguata assistenza a tutti i cittadini che hanno avuto una diagnosi di cancro e se non ritenga opportuno riservare nel testo del decreto almeno un'area specifica per le attività e i servizi compresi nella riabilitazione oncologica. (4-13988)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

malattia

cancro

coesione economica e sociale