ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/13931

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 663 del 27/07/2016
Firmatari
Primo firmatario: MELILLA GIANNI
Gruppo: SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Data firma: 27/07/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
FARINA DANIELE SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 27/07/2016
SANNICANDRO ARCANGELO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 27/07/2016
QUARANTA STEFANO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 27/07/2016
MATARRELLI TONI MISTO-ALTERNATIVA LIBERA-POSSIBILE 27/07/2016
GIORDANO GIANCARLO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 27/07/2016
PIRAS MICHELE SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 27/07/2016
COSTANTINO CELESTE SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 27/07/2016


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA GIUSTIZIA delegato in data 27/07/2016
Stato iter:
15/09/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 15/09/2016
ORLANDO ANDREA MINISTRO - (GIUSTIZIA)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 15/09/2016

CONCLUSO IL 15/09/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-13931
presentato da
MELILLA Gianni
testo di
Mercoledì 27 luglio 2016, seduta n. 663

   MELILLA, DANIELE FARINA, SANNICANDRO, QUARANTA, MATARRELLI, GIANCARLO GIORDANO, PIRAS e COSTANTINO. — Al Ministro della giustizia . — Per sapere – premesso che:
   i lavoratori precari della giustizia sono tirocinanti che da ben 6 anni prestano in maniera continuativa il proprio lavoro nelle cancellerie alle dipendenze del Ministero della giustizia (attraverso il ricorso a contratti di tirocinio formativo reiterati di anno in anno), apportando un contributo notevole, sopperendo in tal modo alla atavica carenza di organico che da ben 25 anni investe il settore giustizia;
   la funzione fondamentale svolta dai precari della giustizia è tanto più avvertita laddove si considerino le molteplici missive promananti dai Presidenti delle corti di Appello, tribunali, nonché dal presidente della Suprema Corte di Cassazione, che incoraggiano il Ministro della giustizia a valorizzare in maniera fattiva e concreta il percorso da loro svolto;
   trattasi, infatti, di soggetti più volte selezionati dallo stesso Ministero della giustizia (lavoratori in mobilità, cassintegrati, disoccupati o inoccupati e giovani laureati disoccupati o inoccupati) e da ultimo individuati attraverso la procedura concorsuale indetta con decreto interministeriale del 20 ottobre del 2015, emanato in attuazione dell'articolo 21 ter del decreto legislativo 27 giugno 2015 n. 83, convertito con modificazioni dalla legge 6 agosto 2015 n. 132, pubblicato sulla gazzetta ufficiale n. 257 del 4 novembre 2015, che prevede l'istituzione del cosiddetto ufficio del processo;
   la procedura permetteva di individuare 1502 tirocinanti da selezionare tra coloro i quali avevano già svolto il tirocinio di perfezionamento ex articolo 37, comma 11, del decreto legislativo 6 luglio 2011 n. 98, convertito con modificazioni dalla legge 15 luglio 2011 n. 111;
   ad oggi, dunque, sono circa 1200 i precari della giustizia che, dopo aver superato la selezione pubblica di cui in parola, sono impegnati nelle cancellerie degli uffici giudiziari italiani per garantire il corretto funzionamento dell'istituito ufficio del processo e la cui attività lavorativa cesserà in data 30 novembre 2016;
   se alla base della scelta di operare uno scorrimento della graduatorie si pone la necessità di individuare personale valido – tenuto conto delle particolari esigenze connesse ai processi di razionalizzazione organizzativa e ai conseguenti fabbisogni di professionalità – non si comprende l'esclusione dalla procedura in oggetto della platea dei precari della giustizia che negli anni hanno arricchito il proprio bagaglio di competenze tecnico-professionali proprio nel settore giustizia, diventando così oltremodo idonei allo svolgimento delle mansioni di cui oggi si discute la razionalizzazione organizzativa;
   inoltre, se il ricorso a tecniche di mobilità e scorrimento delle graduatorie di concorsi indetti da altre pubbliche amministrazioni muove dal condivisibile intento di evitare un aggravio per la spesa pubblica dello Stato, così soddisfando i principi di economicità ed efficienza dell'azione della pubblica amministrazione, tale principio potrebbe trovare doppiamente attuazione attingendo la forza lavoro proprio nella platea dei precari della giustizia dal momento che, giova ribadirlo, trattasi di personale altamente qualificato che vanta anni di esperienza professionale maturata proprio nel settore dell'amministrazione giudiziaria, in quanto tali figure nascono con il precipuo intento di supportare il lavoro delle cancellerie in affanno –:
   se il Governo non ritenga opportuno rimeditare la propria posizione al fine di valorizzare e di tener in debito conto i precari della giustizia, soggetti nei cui confronti, lo Stato ha per anni investito le proprie risorse ricavandone un apporto fattivo e concreto per fronteggiare le disfunzioni della macchina giudiziaria.
(4-13931)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 15 settembre 2016
nell'allegato B della seduta n. 673
4-13931
presentata da
MELILLA Gianni

  Risposta. — L'interrogante chiede informazioni in ordine alle iniziative finalizzate alla stabilizzazione dei cosiddetti tirocinanti, da tempo impiegati, a vario titolo, presso gli uffici giudiziari, ed il cui status era, da tempo, in attesa di definizione.
  La ricerca di strumenti organizzativi a supporto degli uffici è stata una delle priorità del mio mandato e, in questa prospettiva, sono state, per la prima volta, rese disponibili risorse per assicurare staff di assistenza al magistrato.
  Nel delineato contesto ed al fine di risolvere una questione ormai stagnatasi a seguito di una serie di proroghe normative, si è ritenuto di poter inserire in un percorso professionalizzante anche coloro che stavano già effettuando gli stage presso le cancellerie, prevedendo – con il decreto-legge n. 83 del luglio 2015 – che tali soggetti possano partecipare, all'esito di una adeguata selezione e per un periodo di dodici mesi, all'ufficio per il processo, attribuendo loro, altresì, una borsa di studio mensile di 400 euro.
  Con successivo decreto interministeriale è stata, pertanto, indetta la procedura di selezione di 1.500 tirocinanti, all'esito della quale sono stati assegnati 1.231 posti a quanti si sono classificati in posizione utile nelle graduatorie; di questi, tuttavia, solo 1.115 si sono presentati effettivamente presso gli uffici di destinazione per sottoscrivere il progetto formativo.
  Alla luce di quanto premesso, mi preme sottolineare come non già di «precariato della giustizia» – come, ormai, viene definito tale fenomeno – si tratti, bensì di lavoratori già in mobilità, o in stato di disoccupazione, rispetto a lavori in precedenza svolti in altri settori.
  Si tratta, pertanto, di una realtà sociale certamente da considerare ed alla quale il Ministero della giustizia ha, con senso di responsabilità, riservato grande attenzione, prevedendo non una mera proroga dei tirocini già svolti, come in precedenza avvenuto, bensì un vero e proprio percorso professionalizzante, di durata maggiore rispetto ai precedenti e, soprattutto, con un riconoscimento finale.
  Lo svolgimento del tirocinio costituisce, infatti, titolo preferenziale nell'ambito di tutte le procedure concorsuali indette dalla pubblica amministrazione.
  La migliore risposta ai tirocinanti che, certamente, sono stati una risorsa per gli uffici giudiziari, va dunque cercata non in soluzioni transitorie – peraltro, allo stato, non percorribili a normativa vigente – ma in risposte che determinano la crescita di professionalità per una seria prospettiva di reinserimento nel mondo del lavoro.
  Uno specifico emendamento al decreto-legge sul processo amministrativo telematico, convertito con legge approvata dal Parlamento il 3 agosto 2016, opera in questa prospettiva, prevedendo l'assunzione a tempo indeterminato di 1.000 unità di personale amministrativo non dirigenziale nel Ministero della giustizia.
  Ulteriori unità potranno essere reclutate una volta completate le procedure di mobilità obbligatoria già avviate ai sensi dell'articolo 1, comma 425, della legge n.190 del 2014 e, contestualmente allo sblocco del turn over, sarà inoltre possibile riprendere le ordinarie capacità assunzionali.
  La legge prevede, inoltre, la possibilità di introdurre nuovi profili professionali, anche tecnici, fondamentali per la gestione delle spese di funzionamento degli uffici e la digitalizzazione avanzata.
  Nell'ambito dell'articolato programma di nuove assunzioni per la giustizia che si sta, in tal modo, delineando i tirocinanti potranno spendere il titolo e, soprattutto, le competenze acquisite.
Il Ministro della giustiziaAndrea Orlando.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

disoccupato

esperienza professionale

disoccupazione