ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/13900

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 659 del 21/07/2016
Ex numero atto
Precedente numero assegnato: 5/08103
Firmatari
Primo firmatario: LIUZZI MIRELLA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 21/07/2016


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA DIFESA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA DIFESA delegato in data 21/07/2016
Stato iter:
31/03/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 31/03/2017
ROSSI DOMENICO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (DIFESA)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 31/03/2017

CONCLUSO IL 31/03/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-13900
presentato da
LIUZZI Mirella
testo di
Giovedì 21 luglio 2016, seduta n. 659

   LIUZZI. — Al Ministro della difesa . — Per sapere – premesso che:
   si apprende da fonti stampa (La Nuova – 10 marzo 2016) che il 9 marzo 2016 intorno alle ore 12,00, gli abitanti della zona compresa tra le province di Taranto e Matera, hanno avvertito un doppio boato che ha fortemente spaventato la popolazione;
   i cittadini della provincia di Matera (Pomarico, Miglionico, Montescaglioso e Ferrandina) che hanno avvertito distintamente i due rimbombi, hanno contattato il corpo dei vigili del fuoco esprimendo una forte preoccupazione e chiedendo spiegazioni sul fenomeno avvertito;
   risulta, sempre da fonti stampa, che contemporaneamente nello stesso circondario è scoppiato un incendio nel comune di Santa Maria D'Irsi di cui pare sia stata esclusa la correlazione con il boato;
   il Centro nazionale terremoti (Ingv) non ha rilevato nella zona interessata ai boati alcuna scossa di terremoto;
   il giorno 10 marzo 2016 la stampa locale ha ipotizzato come causa dei boati «un boom sonico generato dal passaggio ravvicinato di due jet militari. Tecnicamente è stato il suono prodotto dall'onda d'urto generata da un oggetto quando questo si muove in un fluido con velocità superiore a quella del suono. Un boato sonico viaggia attraverso l'aria quindi arriva in diversi luoghi in diversi momenti» (La Nuova – 10 marzo 2016);
   lo stesso giorno, l'Osservatorio ambientale del comune di Montescaglioso (MT) ha presentato una richiesta formale di chiarimenti sulle cause dei boati registrati il 9 marzo 2016, indirizzata al presidente della regione Basilicata, all'assessore all'ambiente, al sindaco di Montescaglioso (MT) e alla stazione locale dei carabinieri;
   l'Osservatorio ambientale del comune di Montescaglioso (MT), oltre a segnalare i fatti prima citati, ha evidenziato nell'atto «che la zona indicata è oggetto di ben due richieste di screening per la ricerca di idrocarburi denominate rispettivamente “il perito” e “La capriola”; in data 16 novembre 2015 i sottoscritti avevano presentato una richiesta indirizzata al Consiglio Regionale di Basilicata, al Sindaco di Montescaglioso per avere chiarimenti su episodi simili registrati in quel periodo»; «alla richiesta presentata in data 16 novembre 2015 erano state date solo risposte non ufficiali che attribuivano la causa dei boati al passaggio di un aereo che aveva superato il muro del suono o allo spurgo di una condotta del gas»;
   i componenti dell'Osservatorio ambientale hanno altresì richiesto agli enti destinatari della segnalazione di attivarsi indipendentemente dal fatto che gli episodi registrati il 9 marzo 2016 siano legati ad attività estrattive;
   nella zona del metapontino, come da notizie stampa, si erano già registrati dei boati nel 2013 e, successivamente, nell'ottobre 2015 che irrompevano nella quiete pubblica provocando paura e sgomento;
   sullo stesso tema, il 15 ottobre 2015, il Ministro della difesa rispondeva ad un'interrogazione in Commissione (n. 5-00076) del deputato Giovanni Burtone, nella quale si evidenziava il fatto che non vi fossero risposte ufficiali che spiegassero in modo chiaro ed esaustivo i boati improvvisi avvertiti dalla popolazione del metapontino. Come allora, anche il giorno 10 marzo 2016 la stampa ha ipotizzato potessero essere fragori legati alle esercitazioni militari in aria;
   il Ministro rispondeva dicendo che «non disponendo di elementi più dettagliati circa il luogo, il giorno e l'ora degli eventi cui fa riferimento l'Onorevole interrogante» non era possibile dare una risposta esaustiva e specificava che «All'interno di tale area si svolge regolarmente attività di volo a quote superiori ai 35000 ft (circa 12.000 metri) che sono, generalmente, sufficienti ad evitare le conseguenze connesse a “bang sonici”»;
   i fatti citati in premessa, confermati delle numerose testimonianze degli abitanti della provincia di Matera, necessitano di elementi dettagliati circa il luogo, il giorno e l'ora per formulare una risposta ufficiale che spieghi il fenomeno –:
   se sia a conoscenza di fatti sopra citati;
   quali siano l'origine, l'entità e le conseguenze dei boati e se intenda formulare una risposta ufficiale ed esauriente da offrire alla popolazione della zona interessata al fenomeno citato in premessa;
   se intenda porre in essere tutte le iniziative di competenza necessarie volte alla salvaguardia dei cittadini, affinché il caso in questione non si ripeta in futuro. (4-13900)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Venerdì 31 marzo 2017
nell'allegato B della seduta n. 771
4-13900
presentata da
LIUZZI Mirella

  Risposta. — Nell'esprimere, in primo luogo, il mio sentito rincrescimento per gli episodi accaduti, non si può non condividere il sentimento di preoccupazione degli abitanti della zona interessata dal fenomeno.
  Nel merito delle questioni rappresentate, lo Stato maggiore dell'aeronautica ha comunicato che i boati avvertiti dalla popolazione nelle circostanze di tempo e di luogo indicate, sono riconducibili a due attività di volo effettuate il 9 e il 10 marzo 2017.
  Le esercitazioni sono state condotte in aderenza alle norme e alle procedure previste, con riferimento, soprattutto, alla quota minima al di sopra della quale possono essere svolti i voli supersonici.
  Nel corso di queste attività, gli assetti aerei hanno superato il muro del suono per circa 1 minuto complessivo, ma sempre a quote ben superiori al livello di volo consentito, circa 12.000 metri.
  In particolare, le esercitazioni adibite ad attività supersonica che prevedono, in questo caso, il sorvolo delle aree comprese tra le regioni Puglia, Calabria e Basilicata, sono compiutamente disciplinate e regolamentate dalla direttiva di forza armata «Regole del volo per il traffico aereo operativo».
  L'utilizzo di tali spazi aerei è programmato dall'aeronautica militare giornalmente e ogni pianificazione viene comunicata anche alle competenti autorità dell'aviazione civile che devono conoscere l'entità del traffico aereo militare e i dettagli del piano di volo, sia per esigenze organizzative che di sicurezza.
  Quanto all'opportunità di avviare «iniziative» volte alla «salvaguardia dei cittadini», si precisa che l'attività supersonica condotta ai fini dell'addestramento – e non, quindi, per esigenze reali di difesa aerea – prevede ben definiti limiti procedurali, temporali, geografici e di quota.
  Nello specifico, può essere svolta:

   nei soli giorni feriali, dalle ore 9.00 alle ore 20.00;
   sotto il controllo radar di una unità operativa della difesa aerea integrata;
   al di fuori dello spazio aereo della regione alpina e solo in specifiche aree;
   al di sopra di 36.000 piedi, corrispondenti a 12.000 metri circa.

  Eventuali violazioni, anche involontarie, sono oggetto di registrazione da parte dell'equipaggio sulla documentazione ufficiale relativa al volo e vengono tempestivamente notificate allo Stato Maggiore Aeronautica per le azioni di competenza.
  Si assicura che su tali aspetti vi è la massima attenzione, allo scopo di ridurre al minimo l'impatto sugli abitanti delle aree interessate da esercitazioni di volo e di evitare interferenze con il traffico civile.
Il Sottosegretario di Stato per la difesaDomenico Rossi.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

zona sinistrata

incendio

aereo