ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/13895

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 659 del 21/07/2016
Ex numero atto
Precedente numero assegnato: 2/01399
Firmatari
Primo firmatario: MARTI ROBERTO
Gruppo: MISTO-CONSERVATORI E RIFORMISTI
Data firma: 21/07/2016


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
  • MINISTERO PER LA SEMPLIFICAZIONE E LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 21/07/2016
Stato iter:
03/08/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 03/08/2016
BOCCI GIANPIERO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INTERNO)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 03/08/2016

CONCLUSO IL 03/08/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-13895
presentato da
MARTI Roberto
testo di
Giovedì 21 luglio 2016, seduta n. 659

   MARTI. — Al Ministro dell'interno, al Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione . — Per sapere – premesso che:
   secondo quanto si apprende dai media, il Conapo Sindacato autonomo dei vigili del fuoco ha messo in atto una serie di mobilitazioni su tutto il territorio nazionale per denunciare la disparità di trattamento retributivo e pensionistico esistente tra i vigili del fuoco ed il personale degli altri Corpi dello Stato ad ordinamento civile;
   il sindacato Conapo chiede di pervenire alla parità di trattamento mediante l'inserimento dei vigili del fuoco nel cosiddetto «comparto sicurezza» (con relative norme di perequazione previste dagli articoli 43 e 43-ter della legge n. 121 del 1981) o, in subordine, mediante l'estensione anche ai vigili del fuoco in applicazione dell'articolo 19 della legge n. 183 del 2010 (specificità lavorativa) di tali istituti retributivi e pensionistici da tempo riservati alle forze armate e di polizia in virtù del particolare servizio cui questo personale è sottoposto;
   in particolare, gli esponenti del sindacato Conapo chiedono di istituire per i vigili del fuoco (compresi i funzionari direttivi) lo scatto dell'assegno funzionale ai 17,27 e 32 anni di servizio, già dal 1987 in godimento agli appartenenti alle forze di polizia ad ordinamento civile (articolo 6 del decreto-legge n. 387 del 1987 convertito, con modificazioni, alla legge n. 472 del 1987), di perequare tutti gli importi della indennità di rischio agli importi della indennità pensionabile attualmente corrisposta alle analoghe qualifiche degli appartenenti alle forze di polizia ad ordinamento civile, di istituire i 6 scatti aggiuntivi utili sull'importo della pensione nella misura già corrisposta, sin dal 1987, agli appartenenti alle forze di polizia ad ordinamento civile (articolo 6-bis del decreto-legge n. 387 del 1987 convertito, con modificazioni, dalla legge 472/1987), di istituire per il personale in uniforme dei vigili del fuoco l'aumento di servizio ai fini pensionistici di un anno ogni cinque così come già corrisposto, sin dal 1977, agli appartenenti alle forze di polizia ad ordinamento civile (articolo 3, comma 5 della legge n. 284 del 1977) e di istituire per il personale in uniforme vigili del fuoco direttivo e dirigente gli aumenti retributivi ai 13 e 23 e ai 15 e 25 anni di servizio, come attualmente già corrisposti (sin dal 1981) alle medesime qualifiche direttive e dirigenziali degli appartenenti alle forze di polizia ad ordinamento civile (articolo 43, commi 22 e 23 e articolo 43-ter della legge n. 121 del 1981);
   al fine del reperimento delle risorse finanziarie occorrenti, il sindacato chiede di valutare anche la possibilità di utilizzare i risparmi di spesa derivanti dalla attuazione della legge n. 124 del 2015 relativa alla riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche, ad eccezione di quelli già vincolati per il riordino delle carriere delle forze di polizia –:
   quali iniziative di competenza i Ministri interrogati intendano intraprendere al fine di equiparare il trattamento retributivo e pensionistico dei vigili del fuoco con quello degli altri Corpi dello Stato ad ordinamento civile mediante l'estensione delle norme esplicitate in premessa o l'introduzione di norme di analoga portata;
   se ritengano opportuno affrontare sin da subito tale problematica visto che la sperequazione retributiva e pensionistica denunciata perdura ormai da troppi anni. (4-13895)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 4 agosto 2016
nell'allegato B della seduta n. 667
4-13895
presentata da
MARTI Roberto

  Risposta. — Con l'interrogazione in esame, l'interrogante, richiamando le rivendicazioni avanzate dal sindacato autonomo Conapo, sollecita l'adozione di iniziative volte ad equiparare il trattamento retributivo e pensionistico dei vigili del fuoco a quello del personale delle Forze di polizia ad ordinamento civile.
  Si rappresenta innanzitutto che il rilancio del Corpo nazionale dei vigili del fuoco e la valorizzazione del suo personale anche sotto il profilo economico-retributivo costituiscono, da oltre un decennio, punti fondamentali nell'agenda del Governo in tema di sicurezza.
  Risale al 2004 un'incisiva riforma che ha ricondotto il rapporto d'impiego dei vigili del fuoco dal regime privatistico a quello di diritto pubblico, al pari di quanto era già previsto per gli altri corpi dello Stato chiamati alla difesa dei valori fondamentali della repubblica.
  Su tale base, il personale del Corpo nazionale è stato inquadrato nel comparto di negoziazione «Vigili del fuoco e soccorso pubblico», contiguo ma distinto dai comparti sicurezza e difesa previsti per il personale delle Forze armate e i Corpi di pubblica sicurezza in senso stretto.
  Da quel momento, pur in presenza di ripetute manovre di contenimento della spesa pubblica, si sono susseguiti molteplici interventi legislativi diretti a realizzare il progressivo avvicinamento dell'ordinamento del personale del Corpo nazionale a quello delle Forze di polizia.
  Si ritiene utile ripercorrere le tappe di questo percorso normativo, all'interno del quale un primo passo particolarmente significativo è rappresentato dal decreto legge n. 185 del 2008 – confermato dalla legge n. 183 del 2010 – che ha riconosciuto la specificità del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, al pari delle Forze armate e delle Forze di polizia, ai fini della definizione degli ordinamenti e della tutela economica, pensionistica e previdenziale.
  Va anche ricordato che con il predetto decreto legge n. 185, sono state, tra l'altro, destinate risorse aggiuntive all'istituzione di una speciale indennità operativa per il servizio di soccorso tecnico urgente espletato all'esterno.
  Successivamente, il processo di armonizzazione del trattamento economico è proseguito sia con il decreto n. 39 del 2009 (cosiddetto «decreto-legge Abruzzo»), in virtù del quale i vigili del fuoco si sono visti ripristinare l'indennità di missione, analogamente a quanto previsto per il personale dei comparti sicurezza e difesa, sia con il decreto legge n. 78 dello stesso anno, che ha autorizzato la spesa di 15 milioni di euro, a decorrere dall'anno 2010, da destinare alla speciale indennità operativa citata prima.
  Sempre nel 2009, il decreto-legge n. 195 ha riconosciuto ai vigili del fuoco l'indennità di trasferimento.
  Più di recente, con la legge di stabilità 2014, sono stati reintrodotti il trattamento economico aggiuntivo per infermità dipendenti da causa di servizio e il diritto, a decorrere dall'anno 2014, agli assegni vitalizi ai familiari di invalidi vittime del terrorismo con invalidità non inferiore al 50 per cento.
  Da ultimo, la legge di stabilità 2016 ha destinato anche al personale del Corpo nazionale un contributo straordinario pari a 960 euro su base annua, al fine di fronteggiare le eccezionali esigenze di sicurezza nazionale, per l'anno in corso.
  Svolta questa breve disamina delle iniziative pregresse, si assicura che l'amministrazione dell'interno proseguirà nella sua politica di attenzione verso quella componente fondamentale della protezione civile e del sistema generale della sicurezza del Paese che è il Corpo nazionale dei vigili del fuoco e, in tal senso, continuerà ad adoperarsi per assecondare le legittime aspettative del personale.
  Ma occorre accettare l'idea che il superamento delle differenze retributivo-previdenziali tuttora esistenti rispetto alle Forze di polizia avverrà giocoforza attraverso un processo graduale, che il Governo porterà avanti, pur in un contesto caratterizzato da stringenti vincoli di finanza pubblica e, comunque, in una logica di contemperamento con gli altri interessi collettivi presenti nel Paese, ritenuti meritevoli di pari tutela e considerazione.
  Si informa, in proposito, che, nell’àmbito del progetto di riforma dell'ordinamento del personale dei vigili del fuoco, attualmente in fase di avanzata elaborazione, e in attuazione della cosiddetta legge Madia, è stata prevista l'istituzione di un fondo per il riconoscimento economico del ruolo operativo svolto dai vigili del fuoco, da impiegare per la corresponsione al personale di emolumenti fissi e continuativi, aventi natura pensionabile.
Il Sottosegretario di Stato per l'internoGianpiero Bocci.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

protezione civile

sindacato

pensionato