ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/13876

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 658 del 20/07/2016
Firmatari
Primo firmatario: SECCO DINO
Gruppo: FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 20/07/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BRUNETTA RENATO FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE 20/07/2016
MILANATO LORENA FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE 20/07/2016


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
  • MINISTERO PER GLI AFFARI REGIONALI E LE AUTONOMIE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 20/07/2016
Stato iter:
03/08/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 03/08/2016
DELRIO GRAZIANO MINISTRO - (INFRASTRUTTURE E TRASPORTI)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 03/08/2016

CONCLUSO IL 03/08/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-13876
presentato da
SECCO Dino
testo di
Mercoledì 20 luglio 2016, seduta n. 658

   SECCO, BRUNETTA e MILANATO. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, il Ministro per gli affari regionali e le autonomie. — Per sapere – premesso che:
   la strada statale 47 della Valsugana (SS 47), che diviene strada provinciale nel tratto da Padova a Cittadella (SP 47), è un'arteria stradale statale e provinciale italiana, il cui percorso si sviluppa tra le regioni Veneto e Trentino-Alto Adige, avendo origine a Padova e terminando a Trento, dopo avere percorso parte della pianura padana e attraversato la Valsugana;
   il tracciato Veneto lungo il quale si sviluppa l'infrastruttura è il seguente: lascia la città di Padova dirigendosi verso nord-ovest. All'estrema periferia nord-occidentale del Capoluogo, si innesta con la tangenziale di Limena. Il tratto iniziale è a quattro corsie, poi la strada si riduce ad una normale arteria extraurbana, con sede ampia, a carreggiata singola e alcuni (brevi) attraversamenti urbani;
   da Cittadella, ove assurge al rango di strada statale, si dirige verso nord, in direzione Bassano del Grappa (Vi), la cui bretella urbana è dotata di una tangenziale, a doppia carreggiata per senso di marcia. Dopo tale centro iniziano i primi rilievi alpini, e la SS 47 percorre la valle del fiume Brenta, ove si alternano tratti a quattro corsie con più lunghi tratti a carreggiata unica. Risultano frequenti attraversamenti di piccoli centri abitati, ove la velocità si riduce improvvisamente e la pericolosità di incidenti aumenta drasticamente, sino a Valsatagna. Successivamente, si sviluppa un lungo tratto di strada a carreggiate separate e quattro corsie, simile come caratteristiche ad una superstrada, sostanzialmente privo di incroci a raso;
   poco oltre Primolano (Vi), la strada lascia il territorio Veneto ed entra nella regione autonoma del Trentino Alto Adige: il primo centro di rilievo attraversato dall'arteria è Grigno (Tn), dove termina il troncone di superstrada (lungo 25 chilometri) e l'infrastruttura ritorna a carreggiata unica. Infine, l'ultimo tratto che inizia a Pergine Valsugana (Tn) e si dirige verso Trento è nuovamente in forma di superstrada a doppia carreggiata, senza intersezioni a raso. Al termine del percorso, la SS 47 si innesta nella strada statale 12 del Brennero e dell'Abetone a nord del capoluogo alpino;
   la summenzionata arteria, nel tratto ricompreso fra le località trentine, è gestita dalla provincia autonoma di Trento sulla base di quanto disposto dal decreto legislativo del 2 settembre 1997, n. 320, recante «Norme di attuazione dello statuto speciale della regione Trentino-Alto Adige recante modifiche ed integrazioni al decreto del Presidente della Repubblica 22 marzo 1974, n. 381, e delega alle province autonome di Trento e Bolzano di funzioni amministrative dello Stato in materia di viabilità»; nel tratto da Padova a Cittadella è sotto la giurisdizione della provincia di Padova, mentre nel restante – tra Cittadella e il confine col Trentino – è sotto il controllo dell'Anas;
   da notizie in possesso del primo firmatario del presente atto e da verifiche esperite dallo stesso, il tratto veneto gestito da Anas versa in uno stato di totale incuria ed abbandono al punto che, quest'ultima è stata costretta, nel mese di febbraio del 2015, ad emettere un'ordinanza volta alla riduzione della velocità per garantire la sicurezza nella percorribilità della medesima, nel tratto compreso tra Carpané e Primolano, abbassando il limite di 90 chilometri orari a 70 chilometri orari sostenendo che il piano viabile in entrambi i sensi di marcia presentasse in tratti saltuari diffusi ammaloramenti, anche con distacco di parti di materiale bituminoso;
   a tal proposito, sono oramai parecchi anni che gli automobilisti pendolari, i residenti e i turisti, che attraversano per svariate ragioni l'infrastruttura, ne lamentano il dissesto (rimanendo però inascoltati), a causa delle numerose buche pericolose e dei pezzi di bitume che si staccano e, volando, provocano danni alle carrozzerie e ai cristalli della auto ma Anas, oltre all'emanazione di predetta ordinanza, null'altro avrebbe fatto;
   negli ultimi tempi, il malcontento è aumentato in considerazione del fatto che, al contrario di quanto accadde dal lato vicentino in questione, nel limitrofo territorio trentino la manutenzione viene ottemperata regolarmente;
   inoltre, nel tratto veneto la manutenzione straordinaria viene svolta con gravi ritardi rispetto alle richieste d'intervento. L'asfalto risulta deteriorato in molte zone, le buche raggiungono dimensioni pericolose e il falcio dell'erba viene eseguito soltanto quando questa raggiunge il metro d'altezza. Il viadotto di San Marino riporta molti giunti deteriorati e la loro manutenzione non avviene da anni. L'installazione di barriere new jersey al centro della carreggiata volte ad evitare collisioni fra gli automezzi, più volte richieste e promesse, non è mai avvenuta. Inoltre, la rumorosità in centro a Carpané ha raggiunto dei limiti intollerabili e, sebbene la situazione sia chiara e conosciuta all'ente gestore dell'infrastruttura, gli interventi non sono mai stati posti in essere;
   infine, sono state inoltrate numerose segnalazioni per la rimozione della discariche abusive e l'incivile abbandono dei rifiuti lungo la succitata arteria stradale;
   da ulteriori notizie in possesso degli interroganti, la regione del Veneto, al fine di aumentare la capacità dell'arteria e di ridurre i tempi di collegamento con il Trentino e quindi col nord Europa avrebbe individuato, in comitato paritetico con la provincia autonoma di Trento, uno scenario di comune interesse riguardante i collegamenti trasportistici tra Veneto e Trentino, così articolato: un corridoio di collegamento viario tra la Valle dell'Astico, Valsugana e Valle dell'Adige; un'ottimizzazione dei collegamenti tra la SS 47 della Valsugana e la SS 12 del Brennero in provincia di Trento ed un efficientamento dei collegamenti che percorrono la Valsugana in territorio veneto, che prevedano interventi sulla SS 47 per risolvere le criticità presenti e sovra rappresentate;
   a giudizio degli interroganti, la situazione in cui oggi versa la SS 47 della Valsugana è grave, indecente e pericolosa e rappresenta, da un lato un pessimo biglietto da visita per i turisti che dal Nord Europa la percorrono per raggiungere le località balneari e cittadine venete e viceversa per quelli che vogliono recarsi nei territori del Feltrino e della valle del Primiero, e dall'altro un vero e proprio rischio costante per la sicurezza della viabilità –:
   quali orientamenti il Governo intenda esprimere data l'urgenza della circostanza, in riferimento a quanto esposto in premessa e, conseguentemente, quali iniziative intenda intraprendere, nell'ambito delle proprie competenze, per porre rimedio all'annosa questione che vede coinvolta l'arteria stradale SS 47 Valsugana, nel tratto di competenza dell'Anas ricompreso fra Cittadella (Pd) e il confine nord con la regione Trentino Alto Adige;
   se non si ritenga necessario utilizzare i «fondi Odi» – per lo sviluppo dei comuni di confine – allo scopo di mettere in sicurezza l'infrastruttura, in attesa di ulteriori sviluppi del progetto di potenziamento, vista l'interconnessione esistente con gli interessi dei comuni confinanti bellunesi, vicentini e dell'intera valle del Primiero;
   se si intenda assumere urgenti iniziative, alternative all'utilizzo dei «Fondi Odi», per garantire la massima fruibilità dell'arteria infrastrutturale SS 47 della Valsugana ai residenti, pendolari e turisti in essa circolanti. (4-13876)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 4 agosto 2016
nell'allegato B della seduta n. 667
4-13876
presentata da
SECCO Dino

  Risposta. — Con riferimento all'interrogazione in esame, si forniscono i seguenti elementi di risposta.
  In merito alla manutenzione del tronco della strada statale 47 «della Valsugana» in gestione diretta Anas, compreso tra Cittadella e il confine con il Trentino-Alto Adige, si informa che, nel tratto compreso tra Carpenè e Primolano, durante i mesi di marzo e aprile 2015, sono stati eseguiti lavori di asfaltatura per il ripristino del piano viabile, per un importo complessivo lordo pari a circa 246 mila euro.
  Nel corso del primo semestre del corrente anno, Anas ha provveduto ad effettuare i seguenti interventi:
   distese di pavimentazioni, in tratti saltuari, tra le progressive chilometro 30+200 e chilometro 63+750, per un importo di circa 250 mila euro:
   disgaggio di massi pericolanti dalle pareti rocciose, nel tratto compreso tra i km 68+950 e km 69+000, per un importo di circa 50 mila euro.

  Inoltre, ha comunicato che sono di imminente avvio gli interventi di ripristino e rafforzamento della sovrastruttura stradale ammalorata, in tratti saltuari della strada statale 47, dal chilometro 30+450 (località Cittadella) al chilometro 73+000 (località, Primolano), per i quali si è provveduto all'affidamento in regime di Accordo quadro (articolo 59, comma 4 del decreto legislativo n. 163 del 2006), per un importo di circa 870 mila euro; l'ultimazione dei lavori è prevista per ottobre 2016.
  Sul tratto in argomento, al fine di garantire la sicurezza dell'utenza e sino al ripristino del fondo stradale, Anas nel mese di febbraio 2015 ha introdotto la limitazione della velocità di percorrenza a 70 km/h.
  Per quanto attiene al viadotto sito in località San Marino, nel quadro delle quotidiane attività di sorveglianza, Anas provvede a monitorare lo stato di efficienza e, in caso di usura, procede alla sostituzione dei giunti di dilatazione. Tra l'altro, per incrementare gli standard di sicurezza del tratto, nei mesi di novembre e dicembre 2015, Anas ha installato di una barriera spartitraffico di tipo new jersey, per un importo di circa 730 mila euro; è in fase di studio un intervento per il prolungamento dello spartitraffico centrale.
  La medesima società ha altresì segnalato che provvede con regolarità alle attività di potatura e sfalcio d'erba lungo i margini stradali, ad eccezione dei territori delimitati dai centri abitati, che come è noto rientrano nella competenza delle amministrazioni locali.
  Si fa presente, inoltre, che nella bozza del contratto di programma 2016-2019, tuttora in corso di predisposizione, da stipulare con Anas, questo Ministero ha previsto una serie di interventi di manutenzione straordinaria da realizzare lungo la strada statale 47:
   lavori di eliminazione della strettoia in località Solagna dal chilometro 49+700 al chilometro 50+240;
   fornitura e posa in opera di barriere di sicurezza, attenuatori d'urto in tratti saltuari dal chilometro 30+000 al 73+000;
   eliminazione dell'incrocio a raso al chilometro 59+000 in Comune di San Nazario;
   lavori di adeguamento delle opere di protezione del cavalcavia San Nazario dal chilometro 60+500 al chilometro 61+700 con posa in opera di spartitraffico e rifacimento cordoli con barriere guard-rail integrate con fonoassorbenti;
   ripristino statico di opere d'arte, sostituzioni appoggi e giunti, rifacimento cordoli e protezioni laterali;
   lavori di ripristino giunti di dilatazione dal chilometro 59+000 al chilometro 73+000;
   rafforzamento della sovrastruttura stradale tra CHILOMETRO 30+000 e chilometro 50+000:
   miglioramento della sicurezza stradale mediante l'esecuzione di pavimentazione antiskid tra il chilometro 50+000 e il chilometro 73+000.

  Per quanto attiene alla presenza di discariche abusive e all'incivile prassi di abbandono di rifiuti lungo i margini delle infrastrutture stradali, si ricorda che le attività relative al settore igienico-sanitario esulano dai doveri istituzionali di Anas; infatti, l'articolo 14 del Codice della strada, prevede, per ragioni eventualmente connesse alla «sicurezza e alla fluidità della circolazione» l'obbligo per l'ente gestore della strada della pulizia/rimozione di quanto ostacoli la sicurezza della viabilità.
  Tuttavia, Anas segnala che per risolvere l'annosa problematica della rimozione dei rifiuti presenti al di fuori del sedime stradale ma adiacenti allo stesso, ha in corso di sottoscrizione un protocollo di intesa con l'Associazione nazionale comuni italiani (Anci).
  Infine, in merito all'utilizzo dei fondi ODI, è stato interessato il Dipartimento per gli affari regionali in quanto l'individuazione degli interventi e le modalità di gestione delle risorse è in capo al Comitato paritetico per la gestione delle risorse finanziarie, composto dai presidenti pro tempore della regione Lombardia e della regione Veneto, dal Ministro per gli affari regionali e dai presidenti delle Province autonome di Trento e di Bolzano.
Il Ministro delle infrastrutture e dei trasportiGraziano Delrio.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

rete stradale

superstrada

circolazione stradale