ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/13846

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 657 del 19/07/2016
Firmatari
Primo firmatario: ALBINI TEA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 19/07/2016


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA DIFESA
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA DIFESA delegato in data 19/07/2016
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-13846
presentato da
ALBINI Tea
testo di
Martedì 19 luglio 2016, seduta n. 657

   ALBINI. — Al Ministro della difesa, al Ministro dell'interno . — Per sapere – premesso che:
   nel dicembre 2014 la sottoscritta ha presentato un'interrogazione ai Ministri della difesa, dell'interno, dell'economia e delle finanze e della giustizia riguardo al caso di Riccardo Magherini deceduto il 3 marzo 2014 durante le operazioni di fermo da parte dei carabinieri in Borgo San Frediano a Firenze;
   13 luglio 2016, è stata data notizia della sentenza di primo grado: il giudice Barbara Bilosi ha condannato per omicidio colposo tre dei quattro carabinieri intervenuti in Borgo San Frediano la notte del. 3 marzo, mentre un quarto, Davide Ascenzi, e due volontarie della Croce rossa che avevano prestato i primi soccorsi sono stati assolti per non aver commesso il fatto;
   la condanna è dunque arrivata per Vincenzo Corni, otto mesi di reclusione, per Stefano Castellano e Agostino Della Porta, sette mesi: tutti con sospensione della pena; per il terzo volontario della Croce rossa, Maurizio Perini, all'inizio del procedimento anche lui imputato, ma deceduto nel frattempo. I tre militari sono stati condannati anche al pagamento delle spese legali sostenute dalle parti civili per il 30 per cento (2.200 euro) per ogni difensore, e al rimborso delle spese generali. Il restante 70 per cento delle spese del giudizio saranno compensate tra le parti;
   secondo il giudice, come risulta dal suo dispositivo, i tre carabinieri una volta giunti sul posto, «dopo averlo non senza difficoltà immobilizzato e ammanettato» hanno causato la morte di Magherini tenendolo «prono a terra», in «situazione idonea a ridurre la dinamica respiratoria» per un tempo di almeno un quarto d'ora. Assolti invece il quarto militare Davide Ascenzi, e le due volontarie, Claudia Matta e Jannetta Mitrea, «per non aver commesso il fatto»;
   secondo quanto appreso dalla cronaca riportata dall'edizione online de La Repubblica, edizione di Firenze, il pm Luigi Bocciolini, aveva chiesto una condanna a nove mesi per omicidio colposo. Per Corni, accusato anche di percosse per uno o due calci sferrati, all'arrestato mentre era a terra ammanettato, era stata chiesta una ulteriore pena di un mese. Il giudice Bilosi ha però dichiarato il non doversi procedere nei confronti di Corni per l'accusa di percosse. Secondo Bocciolini, fino al momento in cui l'ex calciatore, padre di un bambino di due anni e non ancora quarantenne, fu bloccato, i carabinieri non violarono le regole. Ma poi, averlo tenuto ammanettato a pancia in giù a lungo, per quasi mezz'ora, in una posizione che gli impediva di respirare regolarmente, fu «una condotta contraria non solo a una circolare che raccomandava di sollevare da terra i fermati in stato di agitazione, ma anche al semplice buon senso»;
   la sentenza di primo grado ha dunque stabilito che si è trattato di omicidio colposo, la responsabilità dei carabinieri nella morte di Riccardo è dovuta a come hanno gestito il fermo, fra l'altro contravvenendo alle direttive del comando generale dell'Arma che spiega come ci si comporta in casi simili. Va quindi preso in considerazione che una tale sentenza ha un valore storico, e segna un punto a favore di un Paese civile e democratico –:
   in attesa che la sentenza passi in giudicato, se intendano assumere iniziative per mettere in atto una sospensione cautelativa dal servizio in divisa su strada per incapacità riconosciute a gestire situazioni come quella accaduta a Firenze, così da evitare che possano nuovamente esserci vittime innocenti, ancor più vessate da processi spesso troppo lunghi. (4-13846)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

delitto contro la persona

pronto soccorso

sospensione di pena