ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/13833

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 656 del 18/07/2016
Firmatari
Primo firmatario: MICILLO SALVATORE
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 18/07/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BUSTO MIRKO MOVIMENTO 5 STELLE 18/07/2016
DAGA FEDERICA MOVIMENTO 5 STELLE 18/07/2016
DE ROSA MASSIMO FELICE MOVIMENTO 5 STELLE 18/07/2016
MANNINO CLAUDIA MOVIMENTO 5 STELLE 18/07/2016
TERZONI PATRIZIA MOVIMENTO 5 STELLE 18/07/2016
ZOLEZZI ALBERTO MOVIMENTO 5 STELLE 18/07/2016


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELL'INTERNO
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
  • MINISTERO DELLA SALUTE
  • MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 18/07/2016
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 18/08/2016
Stato iter:
31/03/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 31/03/2017
GALLETTI GIAN LUCA MINISTRO - (AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE)
Fasi iter:

ATTO MODIFICATO IL 21/07/2016

MODIFICATO PER MINISTRO DELEGATO IL 18/08/2016

RISPOSTA PUBBLICATA IL 31/03/2017

CONCLUSO IL 31/03/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-13833
presentato da
MICILLO Salvatore
testo presentato
Lunedì 18 luglio 2016
modificato
Giovedì 21 luglio 2016, seduta n. 659

   MICILLO, BUSTO, DAGA, DE ROSA, MANNINO, TERZONI e ZOLEZZI. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'interno, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro della salute, al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali . — Per sapere – premesso che:
   con l'ormai noto termine «terra dei fuochi» si intende quella vasta area che comprende un territorio di oltre 1000 chilometri quadrati all'interno del quale sono situati oltre 50 comuni facenti parte della provincia di Napoli e Caserta. All'interno di tale area vivono oltre 2 milioni e mezzo di persone;
   il fenomeno dello smaltimento di rifiuti, spesso speciali, attraverso l'incendio degli stessi, è oggi, più che mai, diffuso e oltremodo frequente;
   i cumuli di rifiuti infatti continuano ad essere riversati nelle campagne e ai margini delle strade per poi essere dati alle fiamme;
   la combustione di rifiuti, sia urbani che speciali, continua a produrre fumi e detriti pericolosi per la salute dei cittadini che vivono nelle zone interessate; la diossina e le diverse sostanza tossiche sprigionate dai numerosi roghi che è possibile avvistare ogni giorno raggiungono livelli preoccupanti. Un siffatto inquinamento è molto pericoloso, in quanto tali sostanze tossiche penetrano la catena alimentare attraverso gli animali da allevamento per poi raggiungere anche l'uomo;
   gravi, come ben si sa, sono le ripercussioni di immagine e conseguentemente economiche per le aziende agroalimentari del territorio;
   con il decreto-legge 10 dicembre 2013, n. 136, Disposizioni urgenti dirette a fronteggiare emergenze ambientali e industriali ed a favorire lo sviluppo delle aree interessate, pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 289 del 10 dicembre 2013, entrato in vigore il 10 dicembre 2013, decreto-legge convertito, con modificazioni, dalla legge 6 febbraio 2014, n. 6, pubblicata in Gazzetta Ufficiale 8 febbraio 2014, n. 32, il Governo ha introdotto il reato di combustione illecita dei rifiuti ed ha cercato di arginare il preoccupante fenomeno;
   l'11 luglio 2013 è stato siglato il cosiddetto «patto per la terra dei fuochi» finalizzato proprio ad arginare il fenomeno di cui sopra; firmatari di tale patto sono stati regione Campania, provincia di Napoli, provincia di Caserta, prefettura di Napoli, prefettura di Caserta, Anci Campania, comuni della provincia di Napoli (Acerra, Afragola, Caivano, Calvizzano, Casandrino, Casalnuovo di Napoli, Casoria, Cercola, Crispano, Frattamaggiore, Frattaminore, Giugliano in Campania, Marano, Marigliano, Melito di Napoli, Mugnano, Napoli, Nola, Palma Campania, Pomigliano d'Arco, Qualiano, Roccarainola, Sant'Antimo, San Giuseppe Vesuviano, Somma Vesuviana, Terzigno e Villaricca) comuni della provincia di Caserta Agro Aversano (Aversa, Carinaro, Casaluce, Casal di Principe, S. Marcellino, Lusciano, Trentola Ducenta, Frignano, San Cipriano di Aversa, Gricignano di Aversa, Cesa, Teverola; Litorale Domitio: Castelvolturno, Mondragone, Villa Literno), comuni della zona atellana (Orta di Atella, Sant'Arpino Succivo); Arpa campania, asl Napoli 1, asl Napoli 2, asl Napoli 3, asl Caserta, compartimento Anas, FAI – Fondo Ambiente Italia, Guardie ambientali d'Italia, Legambiente Campania, ISDE Medici per ambiente ed un delegato del Ministro dell'interno per roghi rifiuti;
   è notizia recente che, proprio in relazione al patto per la terra dei fuochi, è arrivato il «via libera» definitivo del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare e della regione con cui vengono stanziati sette milioni e cinquecento mila euro a favore di molti comuni all'interno del territorio della terra dei fuochi. I comuni interessati dal finanziamento sono i seguenti: Giugliano, Parete, Villaricca e Melito (1 milione di euro), Caivano e Crispano (500 mila euro), Frattamaggiore e Sant'Antimo (499 mila euro), Saviano e Nola (399 mila euro), Marigliano, Brusciano, Castello di Cisterna e Mariglianella (728 mila euro), Marano (250 mila euro), Striano, San Giuseppe Vesuviano, Palma Campania e Somma Vesuviano (505 mila euro), Afragola (249 mila euro), Casalnuovo e Pomigliano d'Arco (249 mila euro), Qualiano e Calvizzano (499 mila euro), Mugnano (30 mila euro), Villa Literno (30 mila euro), Casandrino (30 mila euro), Castelvolturno e Mondragone (470 mila euro), Aversa (30 mila euro), Villa di Briano (30 mila euro), Orta di Atella (30 mila euro), Casamarciano (30 mila euro), Terzigno (30 mila euro), Sant'Arpino (30 mila euro), Casal di Principe, San Cipriano e Casapesenna (90 mila euro), Caserta e Maddaloni (340 mila euro), Napoli (30 mila euro), Carinaro e Scisciano (60 mila euro), Cesa (121 mila euro), Trentola Ducenta e San Marcellino (495 mila euro), Casaluce (30 mila euro), Acerra (30 mila euro), Casoria (30 mila euro), Cercola (31 mila euro);
   i fondi stanziati a favore dei comuni interessati risultano tuttavia non sufficienti. Si tratta infatti di poco più di 7 milioni di euro per più di 50 comuni del Napoletano e del Casertano che sono fortemente interessati, da molti anni, da un inquinamento senza pari. Vi sono inoltre dei dati che lasciano davvero perplessi come il caso del comune di Acerra il quale, a fronte di una richiesta di 248 mila euro ha ottenuto solo 30 mila euro, il minimo stabilito dalla regione. Altro dato che lascia allibiti è la cifra destinata alla città di Napoli a fronte dei 250 mila euro richiesti ne sono stati stanziati appena 30 mila;
   il 12 luglio 2016 si è tenuto, presso la prefettura di Napoli, negli uffici della protezione civile, l'incontro tra una delegazione del Movimento 5 Stelle composta dal primo firmatario del presente atto, le senatrici Paola Nugnes (Commissione ambiente e Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e su illeciti ambientali ad esse correlati) e Vilma Moronese (Commissione permanente territorio, ambiente, beni ambientali), Vincenzo Viglione (consigliere regionale M5S in Commissione ambiente, energia e protezione civile della regione Campania), Rosalba Rispo (portavoce consigliere M5S Parete), Gennaro Cozzolino (portavoce consigliere M5S Ercolano) da un lato, e il viceprefetto Donato Cafagna, Commissario antiroghi in Campania ed il Commissario di Governo per le bonifiche Mario De Biase, dall'altro lato. Durante tale incontro sono emerse tutte le criticità che ancora affliggono quel territorio campano;
   per monitorare la situazione in cui versa la terra dei fuochi, non si può fare riferimento esclusivamente al dato fornito dal personale dei vigili del fuoco, in quanto questi ultimi riportano esclusivamente i roghi che vengono da loro sedati. Spesso e volentieri, infatti, capita che i vigili del fuoco, come nel caso in cui vengano appiccati più roghi all'interno di uno spazio ristretto ed a distanza di poco tempo l'uno dall'altro, non fanno in tempo a sedare più roghi contemporaneamente. Dato, questo, che deve ovviamente essere relazionato con la circostanza che il personale impegnato per lo spegnimento dei roghi tossici è carente dal punto di vista numerico e non congruo con quella che è la portata del problema che affligge il territorio. Così come non è frequente il caso che i roghi si spengano senza l'intervento del personale specializzato e quindi il rogo non viene registrato; il 18 luglio 2016 in una zona periferica di Napoli, grossomodo all'altezza del complesso lkea, si è verificato uno degli incendi più gravi del 2016. Il rogo ha interessato il campo rom di contrada Salice tra i comuni di Afragola e Casoria. Sono stati interessati principalmente baracche, pneumatici e rifiuti vari che erano presenti nel campo. Alcune persone di etnia rom hanno riferito al personale di Polizia di aver visto uomini non meglio identificati scendere da un furgone bianco per spargere benzina sui rifiuti poco prima del rogo. L'incendio era talmente vasto che è stato possibile vedere la colonna di fumo nero a diversi chilometri di distanza e la puzza di copertoni bruciati ha raggiunto il centro di Napoli con tutto il suo carico di impurità (http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it);
   i militari che attualmente sono impegnati nella lotta ai roghi non sembrano bastare per arginare l'ormai triste frequente fenomeno;
   da notizie di stampa risulta che attualmente sono circa 200 i militari dell'Esercito impegnati nelle province di Napoli e Caserta nell'operazione «Terra dei Fuochi», 200 uomini divisi in 48 pattuglie sulle aree a maggiore rischio di incendi di rifiuti abbandonati. Al momento, nell'operazione sono impegnati i militari del reggimento «Guide», un reparto di stanza a Salerno, inquadrato nella brigata «Garibaldi», dipendente dalla divisione «Acquì», (http://www.ilmattino.it);
   la città di Giugliano in Campania sembra essere una delle più colpite dal fenomeno dei roghi tossici estivi. Nella prima decade di luglio 2016 è stata la zona Asi a bruciare a pochi passi dalla Resit. Quello che fa più paura e rabbia ai cittadini è il vedere – e soprattutto «sentire bruciare» proprio quell'area che è stata oggetto di tante denunce (http://www.teleclubitalia.it) –:
   se il Governo sia a conoscenza dello stato attuale in cui versa il territorio della terra dei fuochi;
   quali iniziative di competenza intendano intraprendere per arginare il fenomeno sopra descritto e per tutelare la salute dei cittadini che abitano la zona, nonché la salute dei cittadini tutti;
   quali iniziative si intendano intraprendere per aiutare gli operatori economici del settore agroalimentare che vengono danneggiati dalla situazione sopradescritta;
   di quali dati ufficiali siano in possesso relativamente al fenomeno dei roghi tossici che, ormai quotidianamente, vengono accesi nella zona della terra dei fuochi;
   quali iniziative di competenza intendano intraprendere al fine di potenziare e rendere maggiormente efficiente il personale impegnato nel sedare i roghi tossici che interessano il territorio in questione;
   quali iniziative di competenza intendano intraprendere al fine di prevenire il fenomeno della combustione dei rifiuti all'interno del territorio della «terra dei fuochi»;
   quali tempi vi siano in ordine all'effettiva messa a disposizione dei fondi di cui in premessa in favore dei comuni della «terra dei fuochi»;
   se intendano assumere iniziative per stanziare ulteriori fondi a favore dei comuni della «terra dei fuochi» dal momento che le cifre erogande sono non sufficienti;
   quali iniziative il Governo intenda intraprendere per arginare il fenomeno sopra descritto in considerazione del fatto che i roghi, sono, il più delle volte, di origine dolosa. (4-13833)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Venerdì 31 marzo 2017
nell'allegato B della seduta n. 771
4-13833
presentata da
MICILLO Salvatore

  Risposta. — Con riferimento all'interrogazione in esame, sulla base degli elementi acquisiti, per quanto di competenza si rappresenta quanto segue.
  Preliminarmente si sottolinea che le problematiche ambientali connesse alla cosiddetta Terra dei Fuochi rappresentano una priorità per questo Ministero. Le iniziative di contrasto e di prevenzione di un fenomeno così pluri-fattoriale richiedono un lavoro di raccordo complesso, nel quadro delle attività promosse dal patto per la Terra dei Fuochi, e coordinate presso la cabina di regia inter-istituzionale con le prefetture, la regione Campania e gli enti locali.
  Tra le numerose misure adottate si evidenziano, in particolare, il potenziamento dei controlli delle forze dell'ordine (138 fermi di persone sospette; sono stati censiti e segnalati 1809 siti di abbandono di rifiuti; sono stati effettuati interventi su 356 luoghi di incendio in atto; 756 controlli sui rivenditori di pneumatici, 477 su opifici tessili, 459 in agricoltura, 1660 su cantieri edili; hanno inoltre elevato 4020 contravvenzioni per violazioni amministrative e 1329 denunce per violazioni ambientali; hanno eseguito 108 arresti, di cui 75 per il reato di incendio di rifiuti, 564 sequestri di aree interessate da scarico abusivo e combustione di rifiuti, 340 sequestri di veicoli impiegati per il trasporto; hanno infine comminato quasi 500.000 euro di sanzioni amministrative).
  Sul versante roghi, l'anno 2016 ha confermato la tendenza in costante diminuzione degli incendi dolosi di rifiuti nelle aree delle province di Napoli e di Caserta. Con esclusivo riferimento ai comuni della cosiddetta Terra dei Fuochi, si registrano punte di oltre il 70 per cento in meno rispetto allo scorso anno. Tale risultato è stato possibile anche grazie al controllo ad ampio raggio da parte delle Forze dell'ordine, delle polizie locali e degli ispettorati del lavoro, dell'Inps e dell'Inail, mirate sulle aziende che trattano le categorie merceologiche connesse agli abbandoni e ai roghi sulle aree nelle quali sono insediate.
  Si segnala inoltre che il protocollo Ministero ambiente incaricato del Governo – Ecopneus ha consentito ai comuni aderenti di rimuovere gratuitamente oltre 16.000 Tonnellate di gomme abbandonate su strade e aree pubbliche.
  L'individuazione ed il potenziamento delle opportune azioni dirette a fronteggiare dette emergenze ambientali, rappresentano una priorità per il Ministero dell'ambiente che presiede il Comitato Interministeriale istituito con decreto-legge n. 136 del 2013 (convertito con modificazioni dalla legge 6 febbraio 2014, n. 6) con il compito di «determinare gli indirizzi per l'individuazione o il potenziamento di azioni e interventi di prevenzione del danno ambientale e dell'illecito ambientale, monitoraggio, anche di radiazioni nucleari, tutela e bonifica nei terreni, nelle acque di falda e nei pozzi della regione Campania».
  Nell'ambito del citato comitato è stata istituita apposita commissione quale organo tecnico-operativo, la quale ha avviato un approfondito esame delle diverse e complesse questioni poste all'attenzione dalle linee di indirizzo fornite dal comitato interministeriale, giungendo nel maggio scorso all'adozione di un programma degli interventi finalizzati alla tutela della salute, alla sicurezza, alla bonifica dei siti, nonché alla rivitalizzazione economica dei territori della cosiddetta Terra dei Fuochi.
  Nello specifico, il piano elaborato dalla commissione, caratterizzato da interventi di ampio respiro, mira a coniugare il delicato tema del monitoraggio e della bonifica delle aree agricole, con quello delle iniziative di screening e di prevenzione dei rischi per la salute dei cittadini e ancora con quello del permanere di fenomeni di illegalità e di inciviltà che attengono allo smaltimento abusivo dei rifiuti.
  Il documento è stato oggetto di esame ed approvato dal comitato interministeriale, che si è riunito presso il Ministero dell'ambiente il 2 agosto 2016, il quale ha altresì deliberato la sua trasmissione alla cabina di regia per la programmazione del fondo di sviluppo e coesione 2014-2020, ai fini del successivo esame da parte del CIPE.
  Per quanto concerne le linee finanziarie strumentali agli interventi indicati nel programma della Commissione, si fa presente che il fabbisogno economico complessivo per le misure previste è pari a 103,425 milioni di euro.
  Si segnala, inoltre, che in attuazione delle disposizioni urgenti previste dal predetto decreto-legge 136 del 2013, il Ministero dell'ambiente ha intrapreso un'approfondita istruttoria, previa consultazione degli Istituti di ricerca interessati, al fine di elaborare lo schema di regolamento concernente i parametri fondamentali di qualità delle acque destinate ad uso irriguo su colture alimentari e le relative modalità di verifica condiviso con gli altri Ministeri concertanti.
  Si fa presente, infine, che la Legge 28 dicembre 2015, n. 208 (Legge di Stabilità 2016) ha istituito, nello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze, un fondo con una dotazione di 150 milioni di euro per ciascuno degli anni 2016 e 2017, per l'effettuazione di interventi di carattere economico, sociale ed ambientale nei territori della Campania noti come «Terra dei fuochi».
  Nel novembre 2016 la Presidenza del Consiglio dei ministri ha predisposto la bozza di decreto nel quale sono stati individuati gli interventi e le amministrazioni competenti cui destinare le rimanenti risorse pari a 297 milioni di euro, inviata al Ministro dell'economia e delle finanze per condivisione e le valutazioni di competenza ai fini della successiva firma da parte del Presidente del Consiglio dei ministri.
  Infine, si segnala che sulla questione sono interessate altre amministrazioni e pertanto, qualora dovessero pervenire ulteriori utili elementi, si provvederà ad un aggiornamento.
  Si rassicura comunque che il Ministero dell'ambiente prosegue nella sua azione costante di monitoraggio senza ridurre in alcun modo lo stato di attenzione su tali tematiche.
Il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mareGian Luca Galletti.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

protezione dell'ambiente

incenerimento dei rifiuti

rifiuti