ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/13825

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 655 del 15/07/2016
Trasformazioni
Trasformato il 20/03/2017 in 5/10874
Firmatari
Primo firmatario: NESCI DALILA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 15/07/2016


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELLA SALUTE
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 15/07/2016
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 15/07/2016
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 03/08/2016
Stato iter:
20/03/2017
Fasi iter:

TRASFORMA IL 20/03/2017

TRASFORMATO IL 20/03/2017

CONCLUSO IL 20/03/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-13825
presentato da
NESCI Dalila
testo di
Venerdì 15 luglio 2016, seduta n. 655

   NESCI. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro della salute, al Ministro dell'economia e delle finanze . — Per sapere – premesso che:
   dal 2010 la regione Calabria è commissariata per l'attuazione del piano rientro dal disavanzo sanitario regionale;
   per legge, detto commissariamento doveva cessare il 31 dicembre 2012;
   secondo l'interrogante, come evidenziato nell'interpellanza urgente n. 2-01172, la proroga del commissariamento è avvenuta senza alcun atto giustificativo e non conformandosi alle norme vigenti;
   il 12 marzo 2015 il Consiglio dei ministri ha nominato l'ingegner Massimo Scura e il dottor Andrea Urbani, rispettivamente, commissario e sub-commissario per l'attuazione del piano di rientro dal disavanzo sanitario della Calabria;
   i dati sul fabbisogno di personale sanitario nella regione Calabria sono stati trasmessi con nota del commissario e del sub-commissario ad acta avente protocollo n. 199396, del 21 giugno 2016, inviata alla direzione generale della programmazione sanitaria dei livelli di assistenza e dei princìpi etici di sistema, all'ufficio X della medesima direzione e alla ragioneria dello Stato presso il Ministero dell'economia e delle finanze;
   nella riferita nota è scritto che «il gruppo di lavoro individuato dalla struttura commissariale con DCA 20 del 10 febbraio 2016, dopo un lungo confronto con le direzioni aziendali, ha registrato un fabbisogno di 3.017 addetti dei vari profili per poter attivare i posti letto della rete ospedaliera di cui al DCA 30/2016»;
   nella medesima nota è scritto, ancora, che, «per poter ottemperare alla legge n. 161 del 2014», è «necessario inserire nel ciclo produttivo 1.298 addetti, dei vari profili»;
   nella nota in parola è precisato che «pur in presenza di oggettive difficoltà si sta consolidando un processo virtuoso, sia sotto il profilo dell'efficientamento dell'organizzazione, sia sotto quello del contenimento della spesa»;
   la suddetta ricostruzione è, a parere dell'interrogante, platealmente smentita da un'affermazione precedente, contenuta nella nota che in questione, laddove si precisa che la sanità calabrese «nel corso del piano di rientro ha perso oltre 4.000 unità»;
   tale ultimo dato, certificato della struttura commissariale in predicato, conferma, a giudizio dell'interrogante, che la riduzione del disavanzo sanitario della Calabria è in larga misura imputabile alla mancata sostituzione del personale andato in quiescenza, forzatamente imposta per rispettare gli obiettivi di finanza pubblica correlati al sistema dell'euro, piuttosto che all'adozione di misure strutturali;
   ancora, nella nota menzionata, a fronte della ricognizione sul fabbisogno di personale sanitario il commissario e il sub-commissario ad acta hanno precisato che «la soluzione di assumere in modo flessibile 589 persone ci creerà non pochi problemi di reclutamento e di fatto nuovi precari», di cui una riprova è costituita dal DCA n. 55 del 20 giugno 2016, che, considerati i naturali tempi burocratici per l'espletamento delle relative procedure, autorizza una serie di assunzioni fino al 31 ottobre, cioè realisticamente per appena due mesi;
   la riferita situazione è insostenibile e non consente affatto, come appare ovvio, di tutelare il diritto alla salute nella regione Calabria, che, come dimostrato nell'interpellanza dell'interrogante n. 2-01258, ha sostenuto una maggiore spesa annua per la cura dell'ipertensione arteriosa, del diabete mellito, della broncopneumopatia cronica ostruttiva e dello scompenso cardiaco, stimata in 108 milioni 826 mila e 600 euro, dal vigore dell'attuale criterio di ripartizione del fondo sanitario regionale, per un totale di oltre 1,6 miliardi di euro –:
   quali iniziative urgenti intendano assumere, per quanto di competenza, per consentire nell'immediato, in Calabria, data la gravissima carenza certificata di personale, le 1.298 assunzioni necessarie a rispettare le prescrizioni vincolanti e tassative sui turni e i riposi obbligatori di cui alle legge n. 161 del 2014, che costituiscono meno della metà del fabbisogno complessivo certificato;
   se, in difetto, non intendano assumere le iniziative di competenza volte all'uscita immediata della regione Calabria dal commissariamento, a giudizio dell'interrogante nei fatti completamente inutile;
   quali urgenti iniziative di competenza intendano assumere per l'immediata revisione del criterio di ripartizione del fondo sanitario e se non ritengano di dover assumere iniziative per l'erogazione, in favore della regione Calabria e delle altre regioni con analoghi dati sui malati cronici, delle risorse negli anni non elargite a causa del criterio vigente di ripartizione del predetto fondo. (4-13825)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

ripartizione dell'aiuto

spese sanitarie

professione sanitaria