ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/13703

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 648 del 06/07/2016
Firmatari
Primo firmatario: NICCHI MARISA
Gruppo: SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Data firma: 06/07/2016


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO PER LE RIFORME COSTITUZIONALI E I RAPPORTI CON IL PARLAMENTO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO PER LE RIFORME COSTITUZIONALI E I RAPPORTI CON IL PARLAMENTO delegato in data 06/07/2016
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-13703
presentato da
NICCHI Marisa
testo di
Mercoledì 6 luglio 2016, seduta n. 648

   NICCHI. — Al Ministro per le riforme costituzionali e i rapporti con il Parlamento . — Per sapere – premesso che:
   dal 1o luglio 2016 il centro antiviolenza dell'associazione Casa della donna di Pisa si è visto costretto a sospendere una parte dei servizi di ascolto e di accoglienza, soprattutto quelli relativi al sostegno psicologico e legale delle donne maltrattate;
    nell'ultimo triennio, il centro antiviolenza della Casa della donna ha accolto 741 donne, di cui 91 seguite in percorsi integrati con i servizi sociali e 650 seguite direttamente dai servizi del centro e, dall'inizio del 2016, sono state già accolte 104 donne;
   il centro, attivo da oltre 23 anni, gestisce anche una casa-rifugio, ha 8 operatrici volontarie, 3 consulenti di accoglienza, 3 psicologhe e 3 avvocate che, con formazione specifica, esperienza pluriennale e un approccio multidisciplinare, seguono le donne nei loro percorsi di uscita dalla violenza; le psicoterapeute garantiscono supporto psicologico con sedute settimanali, le avvocate accompagnano le donne nei percorsi giudiziari che spesso durano anni. Tutti i servizi del centro antiviolenza sono gratuiti e riservati;
   la sospensione dei servizi del centro antiviolenza è causata dal taglio di oltre il 30 per cento dei finanziamenti pubblici della società della salute di Pisa, come si evince dal nuovo bando sui servizi di accoglienza per le donne;
    Pisa non è un caso isolato. In tutta Italia hanno chiuso o sospeso le attività molti centri antiviolenza con esperienza più che ventennale: il 23 giugno 2016 ha chiuso Casa Fiorinda, l'unico rifugio per donne maltrattate di Napoli. Il 20 giugno aveva serrato le porte il centro antiviolenza Le Onde di Palermo, che adesso riesce a garantire solo l'ascolto telefonico. Il 26 giugno è toccato a Sos Donna H24 lo sportello del comune di Roma che prendeva in carico 24 ore su 24 le vittime di abusi. Lo stesso potrebbe succedere il 30 luglio, sempre a Roma, al centro Colasanti-Lopez. Ad Arezzo è stato ridotto il servizio di ascolto e di reperibilità ed è stata chiusa una casa rifugio; 
   tanti dei 75 centri della rete nazionale Dire sono in difficoltà;
   tra le principali ragioni della difficoltà di sopravvivenza dei centri antiviolenza c’è la riduzione dei finanziamenti da parte del Governo e la mancanza di politiche pubbliche che, in modo stabile e omogeneo sul territorio, garantiscano adeguate risorse. I fondi per il 2015 e il 2016, circa 9 milioni di euro all'anno stanziati con la legge di stabilità, non sono ancora stati erogati. Si sta aspettando la conferenza Stato-regioni che decida come ripartirli. Ci sono poi le risorse per il biennio 2013-2014: 16,5 milioni di euro per tutte le regioni;
   ridurre i servizi significa ridurre la possibilità per le donne di lottare contro la violenza;
   sostenere le donne che sono vittime di violenza è una responsabilità di tutte e di tutti e le istituzioni devono fare la loro parte –:
   quali iniziative urgenti si intendano adottare per interrompere gli inaccettabili tagli di fondi statali ai centri antiviolenza, prevedendo al contrario un sensibile incremento dei finanziamenti;
   se non si ritenga indispensabile avviare una seria ed efficace programmazione a livello nazionale sui servizi di tutela e di protezione delle donne;
   quali iniziative, per quanto di competenza, si intendano adottare, con specifico riguardo alla situazione esposta in premessa, relativamente al centro antiviolenza della Casa della donna di Pisa, dove i tagli del 30 per cento delle risorse, pesano gravemente sulla salute e sulla pelle delle donne che subiscono violenze e maltrattamenti. (4-13703)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

condizione della donna

vittima

violenza