ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/13702

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 648 del 06/07/2016
Firmatari
Primo firmatario: GUIDESI GUIDO
Gruppo: LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI
Data firma: 06/07/2016


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 06/07/2016
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-13702
presentato da
GUIDESI Guido
testo di
Mercoledì 6 luglio 2016, seduta n. 648

   GUIDESI. — Al Ministro dell'interno . — Per sapere – premesso che:
   in data 4 maggio 2016, con prot. 1209, veniva avviato il procedimento di verifica edilizia dell'immobile a due piani sito nel comune di Terranova dei Passerini, in via San Giacomo n. 4 proprietà della signora Anzalone Tiziana, in qualità di legale rappresentante della società Atme S.a.s. di Anzalone Tiziana & C. e gestito dal signor Rovati Luca, amministratore unico della Multiethnic International Srl che ivi gestisce un centro di accoglienza per richiedenti asilo;
   il procedimento di cui sopra ha portato all'accertamento di alcune irregolarità e difformità, contestate con il provvedimento n. 1331 del 20 maggio 2016, il quale precisava che, per le condizioni dell'immobile, quest'ultimo era privo di agibilità e pertanto veniva irrogata la sanzione amministrativa di cui all'articolo 37 del decreto del Presidente della Repubblica n. 380 del 2001, notificata alla proprietà in data 24 maggio 2016;
   successivamente, e precisamente in data 1o giugno 2016, l'ufficio tecnico e la polizia locale, su indicazione del sindaco, eseguivano un sopralluogo dell'immobile ed in tale occasione accertavano la presenza di un'attività di gestione migranti attivata dalla Multiethnic destination International;
   nel sopralluogo, di cui sopra veniva rilevato altresì che la fornitura di energia elettrica era garantita da un gruppo elettrogeno esterno, pochi giorni dopo, in data 6 giugno 2016, l'ufficio tecnico e la polizia locale eseguivano un ulteriore accesso all'area (verbale del 6 giugno 2016 – prot. 1457) «durante il quale l'amministratore unico della società Multiethnic, presente in loco, comunicava di aver avviato l'attività su indicazioni della Prefettura di Lodi e che la proprietà aveva dichiarato la conformità edilizia della struttura»;
   in particolare, dai sopralluoghi effettuati, risulterebbero: «l'assenza di un impianto di riscaldamento funzionante dove la certificazione prodotta per la centrale termica presenta evidenti carenze (collegamento non conforme della condotta di evacuazione fumi di scarico alla canna fumaria esistente) e dove l'impianto risulta privo di radiatori al piano terra e non funzionati in quanto rotti al piano primo (si precisa che l'assenza di un impianto di riscaldamento non funzionante è elemento che concorre alla definizione di alloggio inabitabile ai sensi dell'articolo 3.1 .I I del regolamento d'igiene);
   l'impianto elettrico risulta di tipo misto (in parte esistente ed interno alla muratura ed in parte di recente realizzazione esterno con sistema di canalizzazioni in plastica fissate alle pareti) dove sono presenti fili non protetti. In questo caso è presente una certificazione di sola manutenzione ordinaria dell'impianto che non riporta le criticità rilevate e non è presente un progetto/schema d'impianto; l'impianto di smaltimento delle acque nere dei servizi igienici utilizza tre vasche di raccolta delle acque nere di cui non sono state fornite indicazioni circa l'eventuale recapito e non è presente uno schema di impianto delle stesse. Si precisa che come indicato nel verbale di sopralluogo del 20/06/2016 le vasche risultano nuove e di recente posa pertanto i lavori risultano eseguiti in assenza di idoneo titolo edilizio. Si precisa che la zona ove è ubicato l'immobile non è dotata di pubblica fognatura pertanto la gestione delle acque nere non risulta coerente con le disposizioni di cui al d.lgs. 152/2006 ed alle disposizioni di dettaglio della delibera CITAI e delle disposizioni regionali; per la fornitura di gas sono stati eseguiti lavori di posa nuovo impianto di distribuzione del gas ed è stato posato un bombolone di gpl. Agli atti del sopralluogo del 20/06/2016 è presente una SCIA per l'attività di acquisizione del CPI, tuttavia non risulta il timbro di deposito dell'istanza al Comando Vigili del Fuoco»;
   nel sopralluogo effettuato il 20 giugno 2016 risulterebbe che, rispetto al precedente del 12 maggio 2016, nel frattempo sarebbero stati effettuati lavori su impianti e strutture dell'immobile, in parte riconducibili ad interventi di manutenzione straordinaria ed in parte a possibili nuove realizzazioni, come nel caso del sistema di raccolta delle acque nere, ma che per tali attività rilevate non sarebbero presentate adeguate istanze edilizie e pertanto le opere risulterebbero eseguite senza titolo;
   per ciò che attiene le caratteristiche edilizie dell'immobile, così come rilevate in sede di accertamento edilizio e nei successivi sopralluoghi, l'edificio in questione non possiede i requisiti minimi di agibilità di cui all'articolo 24 comma 1, del decreto del Presidente della Repubblica n. 380 del 2001; risulterebbero assenti le certificazioni degli impianti tecnologici e, dove queste sono state prodotte tardivamente in sede di sopralluogo del 20 giugno 2016, risulterebbero parziali ed incomplete;
   il pagamento della sanzione amministrativa sopracitata, comminata con il provvedimento del 20 maggio 2016, è stato eseguito dalla proprietà in data 8 giugno 2016 e pertanto, come disposto dal medesimo provvedimento, solo da tale data il procedimento poteva considerarsi concluso e le opere eseguite e sanzionate potevano essere conservate, mentre l'occupazione delle struttura da parte della Multiethnic, accertata dagli uffici in data 1o giugno 2016, è avvenuta prima della conclusione del procedimento di verifica edilizia;
   dal punto di vista urbanistico, l'immobile in questione è ubicato in zona classificata, secondo il vigente piano di governo del territorio, come «PRODUTTIVO DI COMPLETAMENTO – Zona D» dove le possibilità di intervento sono limitate agli insediamenti produttivi ed artigianali mentre l'attività attuata dalla società Multiethnic è riconducibile alle attività di accoglienza o strutture sociali similari (riferimenti normativi decreto ministeriale 308/2001 e decreto legislativo 140/2005) e dunque risulta non conforme alle prescrizioni urbanistiche di PGT:
    i verbali dell'ATS di Lodi del 3 giugno 2016, del 20 giugno 2016 e la comunicazione dell'azienda di tutela della salute della città metropolitana di Milano – dipartimento prevenzione medico – U.S.C. igiene e sanità pubblica di Lodi, che con lettera del 23 giugno 2016 prot. n. 00111583/16 ha segnalato le carenze impiantistiche dell'immobile con particolare riferimento alla sicurezza degli impianti, all'assenza di un impianto termico funzionante ed all'ignota condizione di gestione del ciclo delle acque nere dell'immobile medesimo, considerata l'assenza di fognatura pubblica; ha confermato le criticità anche dal punto di vista igienico sanitario per l'attività intrapresa in rapporto alle condizioni dell'immobile;
   il 24 giugno 2016, con ordinanza dell'ufficio tecnico comunale n. 4/2016, notificata in copia anche alla prefettura di Lodi, ai sensi dell'articolo 27, comma 2, del decreto del Presidente della Repubblica n. 380 del 2001 e successive modificazioni è stato intimato alla proprietaria, Anzalone Tiziana, e al conduttore, Rovati Luca, la sospensione immediata dei lavori intrapresi presso l'immobile e la chiusura immediata dell'attività posta in essere senza SCIA presso il medesimo immobile, in quanto attività non è conforme alle vigenti prescrizioni urbanistiche ed edilizie;
   secondo quanto evidenziato dall'ufficio tecnico comunale e dall'ATS di Lodi, allo stato attuale l'immobile risulterebbe antigienico e non avrebbe le condizioni minime di abitabilità, situazione inoltre aggravata dal suo affollamento il quale risulta essere al limite delle capacità ricettiva della struttura;
   successivamente, il 4 luglio 2016 con ordinanza sindacale n. 5/2016, il sindaco, richiamata la precedente ordinanza n. 4 del 24 giugno 2016 di cui sopra e ritenuto di dover adottare, come richiesto dall'ATS di Lodi, idoneo provvedimento a tutela della salute pubblica, ha dichiarato la inabitabilità dell'immobile sito in via San Giacomo per ragioni igienico-sanitarie ed ha ordinato alla proprietà, al conduttore dell'attività di accoglienza di richiedenti asilo e a chiunque ne faccia uso, lo sgombero immediato dell'immobile medesimo, disponendo altresì che in caso di utilizzo dell'edificio, la proprietaria dovrà presentare idoneo progetto di riqualificazione a firma di un professionista abilitato, con il fine di adeguare la struttura e gli impianti nel rispetto delle prescrizioni di legge ed in conformità alle prescrizioni del vigente piano di governo del territorio;
   anche tale ordinanza è stata notificata in copia alla prefettura di Lodi –:
   se il Ministro sia a conoscenza della vicenda sopra riportata relativa all'immobile sito nel comune di Terranova dei Passerini, in via San Giacomo n. 4, all'interno del quale è stata autorizzata l'apertura di un centro di accoglienza per richiedenti asilo gestito dalla Multiethnic International Srl;
   se corrisponda al vero che tale attività sia stata avviata «su indicazioni della prefettura di Lodi» e quali controlli la medesima prefettura abbia preventivamente effettuato riguardo sia al soggetto conduttore che alla struttura ospitante al fine di verificarne idoneità e quali siano stati gli esiti; quale procedura la prefettura stessa abbia adottato per affidare alla Multiethnic International Srl la gestione del centro di accoglienza nel comune di Terranova dei Passerini e se non ritenga opportuno procedere alla immediata chiusura del centro in questione e alla revoca della convenzione stipulata, per il tramite della suddetta prefettura, con la Multiethnic International Srl. (4-13702)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

asilo politico

amministrazione locale

distribuzione commerciale