ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/13697

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 648 del 06/07/2016
Firmatari
Primo firmatario: BOSSA LUISA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 06/07/2016


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA delegato in data 06/07/2016
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-13697
presentato da
BOSSA Luisa
testo di
Mercoledì 6 luglio 2016, seduta n. 648

   BOSSA. — Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca . — Per sapere – premesso che:
   secondo quanto riportato dal quotidiano Corriere del Mezzogiorno, durante un convegno su cultura e ricerca in Campania, sono stati evidenziati numeri, contraddizioni e problemi rispetto agli investimenti e alle scelte fatte per la ricerca scientifica e la cultura sull'intero territorio nazionale, anche a fronte di risultati considerevoli;
   secondo quanto riportato dal quotidiano napoletano, come evidenza del convegno di cui sopra, in Italia sono addetti alla ricerca solo 4 ogni mille abitanti (dati Ocse – 2013); in Germania sono 8; in Finlandia sono 14;
   la spesa italiana per la ricerca è solo dell'1,29 per cento del prodotto interno lordo, mentre la media europea è del 2 per cento e quella Ocse del 2,4 per cento; ogni anno la Germania aumenta del 5 per cento i suoi investimenti su cultura e ricerca scientifica, a maggior ragione in tempo di crisi;
   anche il sostegno dei privati alla ricerca scientifica — come pubblicato dal sito Valigiablu — è bassissimo; pari solo al 52 per cento della spesa nazionale, uno dei più bassi d'Europa visto che la media dell'Unione europea si attesta intorno al 62 per cento;
   la principale voce del bilancio pubblico che dà fondi alle università è il fondo di finanziamento ordinario (FFO), istituito nel 1993; secondo quanto scrive Giovanni Zagni su Linkiesta, esso durante questi anni ha avuto una tendenza alla riduzione, con un taglio tra il 2009 e il 2010, di oltre 800 milioni di euro, mentre tra il 2014 e il 2015 si è registrato un ulteriore taglio di circa 100 milioni di euro;
   a fronte di così scarsi investimenti, esistono eccellenze in tutto il Paese; in Campania, in particolare, esistono diversi centri per la ricerca di fama internazionale: strutture che collaborano con aziende di tutto il mondo; innovazioni che vengono richieste da ogni Paese e sono premiate anche su frontiere complesse della salute e della medicina;
   il tutto avviene con fondi esigui, con una mancanza cronica di infrastrutture e attrezzature, con l'abbraccio soffocante di una burocrazia spesso insensata;
   su quest'ultimo aspetto, va segnalato il caso indicato proprio dal quotidiano Corriere del Mezzogiorno con riguardo alle università Federico II e del Sannio che, prima di vedersi trasferiti i fondi dal Ministero, hanno dovuto dimostrare perfino la loro esistenza, sottoponendosi a lunghe e costose ricerche catastali per produrre la documentazione che attestasse l'esistenza dei centri stessi;
   secondo opinioni diffuse nella comunità economica e scientifica, solo cultura e ricerca creano innovazione e lavoro, quindi un futuro per un territorio che altrimenti è destinato a un lento declino –:
   se sia a conoscenza di quanto sopra esposto e cosa intenda fare, nell'ambito delle sue competenze, sui temi in questione. (4-13697)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

bilancio dello Stato

politica della ricerca

spesa nazionale