ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/13683

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 647 del 05/07/2016
Firmatari
Primo firmatario: CIVATI GIUSEPPE
Gruppo: MISTO-ALTERNATIVA LIBERA-POSSIBILE
Data firma: 05/07/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BRIGNONE BEATRICE MISTO-ALTERNATIVA LIBERA-POSSIBILE 05/07/2016
MAESTRI ANDREA MISTO-ALTERNATIVA LIBERA-POSSIBILE 05/07/2016
MATARRELLI TONI MISTO-ALTERNATIVA LIBERA-POSSIBILE 05/07/2016
PASTORINO LUCA MISTO-ALTERNATIVA LIBERA-POSSIBILE 05/07/2016


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 05/07/2016
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-13683
presentato da
CIVATI Giuseppe
testo di
Martedì 5 luglio 2016, seduta n. 647

   CIVATI, BRIGNONE, ANDREA MAESTRI, MATARRELLI e PASTORINO. — Al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali . — Per sapere – premesso che:
   Direct Line è una compagnia assicurativa fondata nel 1985 nel Regno Unito, specializzata nella vendita di polizze su beni mobili e immobili via telefonia e online, che dal 2002 è operativa anche in Italia, con una propria sede sita a Cologno Monzese (Milano), in via Volta, 16;
   MAPFRE S.A., società multinazionale che opera in 46 Paesi, leader del mercato assicurativo in Spagna e in Europa, nel 2015 ha acquisito la divisione International di Direct Line di Italia e Germania;
   contestualmente alle trattative finalizzate all'acquisizione di Direct Line da parte di MAPFRE, nel settembre 2014, il CEO di MAPFRE, Antonio Huertas, dichiarava «Mapfre non taglierà posti di lavoro dopo l'operazione, puntiamo a crescere»;
   da fonti di stampa si apprende che nel 2015 MAPFRE ha conseguito un utile pari a 709 milioni di euro e che Direct Line Italia e Germania, nei sette mesi del 2015 in cui hanno fatto parte del gruppo, hanno raccolto un totale di 374 milioni di premi, di cui 340 provenienti dall'Italia, e che il 2015 si è chiuso con un utile pari a 5,1 milioni di euro;
   Direct Line risulta avere un portafoglio di circa 1 milione di clienti, che ne fa la terza compagnia assicurativa online su scala nazionale;
   da recenti notizie di stampa si apprende che nell'anno corrente è prevista la sostituzione del marchio Direct Line con il marchio «Verti»;
   i lavoratori dipendenti in capo a Direct Line in Italia ammontano attualmente a 847, con un'età media pari a 38 anni, e sono in larga maggioranza donne. Tutto il personale ha un contratto a tempo indeterminato, con anzianità di servizio che arriva fino a 15 anni;
   il 10 giugno 2016, Direct Line ha comunicato ai lavoratori esuberi per 200 unità, annunciando da subito la volontà dell'azienda di procedere a licenziamenti e in risposta a tale comunicazione i lavoratori hanno da dichiarato immediatamente sciopero a oltranza;
   secondo l'azienda gli esuberi sarebbero giustificati dal fatto che nel 2015 si è verificata una contrazione della raccolta di premi sulle assicurazioni auto pari al 20 per cento e in tre anni si sarebbe verificata una perdita di 45.000 polizze, dati che avrebbero portato a un calo dell'utile da 17 milioni di euro a 3 milioni di euro tra il 2014 e il 2015;
   i lavoratori, al contrario, lamentano una totale mancanza di trasparenza e informazione da parte dell'azienda dato che «sino ad aprile l'azienda ha proseguito con i premi di produzione e non c'era nessuna avvisaglia nell'aria al business meeting di febbraio. Inoltre, non ci hanno parlato di una situazione di tale portata, ma solo di un meno 3 per cento rispetto agli obiettivi prefissati»;
   Direct Line ha dichiarato di auspicare il raggiungimento di un accordo con lavoratori e sindacati, tuttavia in modo unilaterale ha dato disdetta del contratto integrativo, vale a dire polizza sanitaria, ticket, permessi studio, permessi retribuiti, provvigioni in base alle procedure assicurative chiuse;
   inoltre, dal 15 settembre 2016 decadranno tutti gli accordi e i contratti collettivi aziendali, mentre dal 30 ottobre 2016 verrà ufficialmente disdetto anche il CIA (contratto integrativo al contratto collettivo nazionale del lavoro), con riferimento al quale Massimiliano Laganà, rappresentante della RSA Direct Line per la Fisac CGI, ha dichiarato: «sono contenute regolamentazioni relative al 30 per cento degli stipendi oggi percepiti. Ci sono norme per la tutela dei turni, del piano ferie, del premio di produzione, della polizza sanitaria ad esempio. Così anche chi resta si troverà penalizzato e con uno stipendio ridotto all'osso. Il contratto integrativo fa la differenza per chi lavora qui, perché maggior fattore distribuzione ricchezza prodotta. Dal punto di vista sindacale ci troviamo seduti ad un tavolo con una controparte che unendo discussione normativa ed economica, ci mette sotto ricatto occupazionale»;
   secondo quanto previsto dal contratto nazionale ANIA (Associazione nazionale fra le imprese assicuratrici), prima di procedere con l'individuazione di esuberi, l'azienda ha il dovere di tentare una ristrutturazione dell'organizzazione lavorativa, che l'azienda sostiene di aver proposto nell'ottobre 2015; i lavoratori, al contrario, sostengono di non aver visto alcun piano industriale di riorganizzazione;
   le rappresentanze sindacali denunciano di non aver accesso agli strumenti informativi necessari ad affrontare il confronto nel merito della dichiarazione aziendale di eccedenza del personale;
   in data 30 giugno 2016, secondo quanto riportato dal quotidiano Avvenire, in occasione di un confronto tra Direct Line e i rappresentanti sindacali di Cgil, Cisl e Uil, l'azienda avrebbe confermato la scelta di ridurre il proprio organico di 200 posti di lavoro nello spazio di poche settimane. I sindacati, nella medesima occasione, hanno ribadito che «ad essere interessati dal licenziamento sono le fasce più deboli, le donne con i bambini, lavoratori con disabilità»;
   alla data odierna risultano aperte posizioni lavorative sul sito di Direct Line, in particolare nella sezione «Vuoi lavorare con noi ?», accessibile tramite il link «Chi siamo» presente in home page del sito www.directline.it  –:
   se i Ministri interrogati siano a conoscenza dei fatti narrati in premessa;
   se sia previsto un confronto in sede ministeriale con i vertici di Direct Line Italia e le rappresentanze delle sigle sindacali e, in caso negativo, se non si intenda istituire un tavolo istituzionale, a livello nazionale, al fine di trovare soluzioni in tempi brevi e scongiurare i licenziamenti annunciati;
   se, nel 2015, i Ministri interrogati abbiano avuto modo di acquisire dall'azienda il piano industriale di ristrutturazione organizzativa e, in caso positivo, quali orientamenti siano maturati in merito;
   di quali elementi dispongano circa le motivazioni del comportamento dell'azienda che procede con i licenziamenti collettivi del personale in esubero e contestualmente con la pubblicazione mediante il sito di ricerca di posizioni lavorative. (4-13683)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

soppressione di posti di lavoro

politica industriale

sindacato