ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/13681

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 647 del 05/07/2016
Firmatari
Primo firmatario: BATTELLI SERGIO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 05/07/2016


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
  • MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 05/07/2016
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-13681
presentato da
BATTELLI Sergio
testo di
Martedì 5 luglio 2016, seduta n. 647

   BATTELLI. — Al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca . — Per sapere – premesso che:
   in dieci anni si è verificato, ad opera della Ericsson, quasi un dimezzamento della sede di Genova (da circa 1150 a poco più di 600 posti di lavoro, senza contare questi nuovi 147 esuberi dichiarati), a seguito di tredici procedure di licenziamento collettivo. La più pesante, prima di questa ultima, è iniziata nel 2012, quaranta giorni appena dopo l'inaugurazione agli Erzelli e la firma dell'accordo di programma che prevedeva lo stanziamento 41,9 milioni di euro di fondi pubblici ad Ericsson per il Centro di Ricerca e di Sviluppo nell'area degli Erzelli;
   si è verificata la chiusura dei centri di R&S di Roma (nel 2008 sono stati licenziati circa 300 lavoratori, di cui la metà è stata reimpiegata presso le sedi di Genova, Pisa, Milano e Pagani, Milano, Vimodrone, sempre in R&D);
   la sede di Pisa, centro di eccellenza assoluta legato al polo dell'università di Pisa, è ormai prossima alla chiusura dopo quanto previsto da questa ultima procedura di licenziamento collettivo; analoga procedura si è di recente registrata a Genova, con 147 esuberi di cui 137 nei Centri di Ricerca e Sviluppo;
   il piano presentato dall'azienda prevede, per il 2016-2017, esuberi in Italia per 385 persone (30 dirigenti e 355 impiegati), di cui 31 di Pride ripartiti in 230 centri RMED e 155 nei Centri di Ricerca e Sviluppo, in particolare, per gli RMED non sono state previste divisioni per sito e, al contrario, per i Centri di Ricerca e Sviluppo, per gli anni 2016/2017, sono state previste distribuzioni per un totale di 137 per Genova e di 9 per Pisa;
   si prevede per la sede di Pisa, dopo la riduzione da 49 a 40 unità di lavoro (con conseguenti 9 esuberi dichiarati), che rimangano esclusivamente 14 persone e, per le restanti 26, è previsto il trasferimento nella sede di Genova;
   la sede genovese di Ericsson a Erzelli è stata inaugurata il 24 maggio 2012 e, qualche giorno prima, il 19 maggio 2012, la regione Liguria, il comune e la provincia di Genova, insieme con i Ministeri dello sviluppo economico e dell'istruzione dell'università e della ricerca, hanno siglato con la Ericsson Telecomunicazioni Spa un accordo di programma;
   tale accordo prevede un finanziamento complessivo di 41,9 milioni di euro (24 milioni da parte del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, di cui circa 5 milioni a titolo di contributo e circa 19 milioni come credito agevolato; 6,9 milioni da parte del Ministro dello sviluppo economico, di cui 4,6 milioni quale contributo alla spesa e 2,3 milioni come contributo in conto interessi e, infine, 11 milioni da parte della regione Liguria, di cui 5,3 quale contributo alla spesa e 5,7 in forma di credito agevolato) per la realizzazione del nuovo centro di ricerca e sviluppo di apparati e sistemi di telecomunicazione dell'azienda all'interno del Parco scientifico e tecnologico di Erzelli, per un costo complessivo previsto pari a 73,3 milioni di euro;
   in realtà, quei fondi erano legati a tre progetti di Ricerca e Sviluppo, da effettuarsi nella sede di Erzelli, la cui realizzazione era prevista a partire dalla seconda metà del 2012 e la cui conclusione sarebbe dovuta avvenire entro il 2014. Ad ogni modo, tali progetti sono stati effettivamente conclusi dall'azienda all'inizio del 2014 e, pertanto, nella primavera dello stesso 2014, anche la regione Liguria ha deciso di detrarre 9 degli 11 milioni di euro previsti dall'accordo siglato;
   la conclusione dei progetti in questione è la ovvia causa dei licenziamenti di cui oggi si tratta, giacché tale misura si poneva quale presupposto per la chiusura di tutti gli apparati predisposti e nei quali erano impiegati i lavoratori poi licenziati perché in esubero;
   non è ben nota la destinazione concreta dei fondi stanziati dal Ministro dello sviluppo economico e dal Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca per la realizzazione degli stessi progetti, poiché, nel corso del 2015, alcuni lavoratori sono stati richiamati per allestire nuovamente gli apparati dismessi nel 2014, in vista del sopralluogo dei funzionari ministeriali che dovevano venire a verificarne lo stato di avanzamento;
   proprio il progetto del Governo sulla ultra-banda larga lungo tutto il territorio nazionale prevede lo stanziamento di fondi ingenti e costituisce l'obiettivo fondamentale del piano industriale presentato dalla Ericsson, che richiede la messa in campo di tecnologie di rete ottica, la tecnologia IP routing ed i sistemi di gestione e controllo di rete, ossia di ambiti tecnologici per i quali centri di ricerca e sviluppo Ericsson di Genova e Pisa sono da sempre stati considerati fra i leader mondiali. Un progetto, questo, che potrebbe essere promosso nuovamente, mettendo di nuovo a disposizione quei prodotti e quegli apparati chiusi dall'azienda nel 2014;
   la Ericsson, per realizzare il progetto concordato con il Governo, potrebbe ancora usufruire delle tecnologie e degli apparati dei centri di ricerca di alto livello siti a Pisa e a Genova –:
   se i Ministri interrogati siano a conoscenza della situazione anomala che ha visto chiudere le sedi della Ericsson ovvero mettere in opera vere e proprie procedure di licenziamento collettivo, nonostante sia stato previsto, in virtù dell'accordo siglato tra l'azienda, la regione Liguria e i suddetti Ministeri, lo stanziamento di fondi per la realizzazione di progetti a livello nazionale;
   se i Ministri interrogati non ritengano di assumere iniziative affinché, innanzitutto, si accerti la effettiva destinazione dei fondi previsti e lo stato di avanzamento dei lavori rispetto ai quali tali risorse finanziarie sono state elargite;
   se i Ministri interrogati non ritengano di verificare quali siano le motivazioni che hanno portato all'azienda in questione a chiudere gli apparati predisposti per la realizzazione dei progetti, non solo comportando, di fatto, la loro chiusura, ma anche, e soprattutto, il licenziamento dei lavoratori impiegati dichiarati in esubero e con quello che appare all'interrogante un irrisorio riassorbimento di alcuni di essi nelle altri sedi. (4-13681)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

soppressione di posti di lavoro

licenziamento collettivo

telecomunicazione