ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/13679

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 647 del 05/07/2016
Firmatari
Primo firmatario: RAMPELLI FABIO
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA-ALLEANZA NAZIONALE
Data firma: 05/07/2016


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 05/07/2016
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-13679
presentato da
RAMPELLI Fabio
testo di
Martedì 5 luglio 2016, seduta n. 647

   RAMPELLI. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro della salute . — Per sapere – premesso che:
   il 28 luglio 2015 a Pescara, la rottura di una condotta fognaria ha causato lo sversamento in mare di trenta milioni di litri di feci e liquami;
   tre giorni dopo, il 31 luglio, è stata data alla cittadinanza la notizia della riparazione della condotta, ma non quella dello sversamento dei liquami;
   nella stessa data l'Agenzia regionale per la tutela dell'ambiente (ARTA) dell'Abruzzo ha comunicato al sindaco che era in atto un grave inquinamento del mare, contaminato da colifecali e streptococchi, nonostante la quale il sindaco non ha ritenuto di intervenire con un'ordinanza per sancire il divieto di balneazione;
   nel frattempo, avevano cominciato a diffondersi le notizie sul mare inquinato in seguito al fatto che improvvisamente decine di bambini erano stati colpiti da patologie quali impetigine, dermatiti, ustioni, infezioni virali e gastroenteriti dopo aver fatto il bagno in mare;
   in seguito alla presentazione un esposto alla Procura della Repubblica e al prefetto di Pescara, il 7 agosto 2015, presso la sede dell'amministrazione comunale ha avuto luogo una seduta congiunta delle commissioni consiliari ambiente e vigilanza, che al fine di approfondire quanto accaduto hanno ascoltato le delazioni del sindaco, del primario della ASL di Pescara e di due rappresentanti dell'ARTA e dell'ACA, l'azienda comprensoriale acquedottistica che gestisce i servizi idrici nei comuni delle province di Pescara, Chieti e Teramo;
   nel corso della seduta si è appreso ufficialmente della rottura della condotta fognaria la sera del 28 luglio, e che la stessa aveva causato uno sversamento nel fiume, ossia nel mare, di venticinquemila metri cubi di liquami, e che l'Aca, di concerto e autorizzata dall'Arta, per fronteggiare l'emergenza, aveva immesso trecentocinquanta litri di acido par acetico direttamente nella rete fognaria, secondo una pratica che sembra andasse avanti già dalla precedente primavera, al verificarsi di ciascuno degli undici guasti nella condotta verificatisi nel periodo 6 aprile – 14 maggio;
   durante la medesima seduta delle commissioni si è appreso che il sindaco aveva emesso un'ordinanza (la numero 413/2015, poi rimossa con la 415/2015), firmata il 1o agosto, per il divieto di balneazione lungo il tratto di litorale antistante la zona di Via Balilla, ma poi ha scelto di non informare la cittadinanza e non pubblicare l'ordinanza perché «convinto che le successive analisi (dell'Arta) sarebbero state negative;
   le cronache degli ultimi giorni sono tornate con insistenza sulla questione dell'inquinamento del mare nel tratto di costa antistante Pescara anche a causa del decennale malfunzionamento del depuratore, che avrebbe fatto sì che le acque nere di fogna di centottantamila persone dirette allo stesso siano state deviate direttamente nel fiume per preservare il depuratore che, in presenza di una portata superiore a quella per cui è stato progettato, e, quindi, soprattutto al verificarsi di forti piogge potrebbe corrompersi ed essere messo fuori uso per mesi –:
   se i Ministri interrogati non ritengano di adottare iniziative, per quanto di competenza, per il controllo dell'inquinamento delle acque nella fascia costiera di Pescara e la verifica della balneabilità, al fine di tutelare la salute dei cittadini. (4-13679)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

inquinamento marino

politica sanitaria

controllo dell'inquinamento