ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/13676

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 647 del 05/07/2016
Firmatari
Primo firmatario: SIBILIA CARLO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 05/07/2016


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 05/07/2016
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-13676
presentato da
SIBILIA Carlo
testo di
Martedì 5 luglio 2016, seduta n. 647

   SIBILIA. — Al Ministro dell'economia e delle finanze . — Per sapere – premesso che:
   nell'edizione de Il Fatto Quotidiano dell'8 giugno 2016 è stato pubblicato un articolo dal titolo «Fisco, «vietato rimborsare pure se sbagliamo» in cui si narra la vicenda di un «errore clamoroso» compiuto dall'Agenzia delle entrate del Molise nei confronti di un piccolo imprenditore a cui, nel 2010, la direzione provinciale di Campobasso aveva notificato due accertamenti per rideterminare i redditi del 2005 e del 2006;
   in particolare, per il 2006, la direzione provinciale di Campobasso contestava un reddito di 394 mila euro invece dei 43mila dichiarati: il contribuente, dopo varie proteste, ha versato il dovuto di 56mila euro in «adesione»;
   successivamente, al piccolo imprenditore è arrivato un altro accertamento relativo al 2007 grazie al quale è venuta a galla la verità, ossia l'errore: «A far schizzare all'insù il suo reddito 2006 è stata l'indicazione della potenza della sua autovettura: 320 cavalli, secondo le Entrate, invece dei 32 effettivi. Uno zero in più (...)»;
   il piccolo imprenditore ha presentato ricorso dinanzi alla Commissione tributaria provinciale (Ctp) e denunciato l'accaduto alla Procura della Repubblica, che ha accertato che «l'atto è stato sottoscritto dal funzionario fuori delega», chiedendo e ottenendo, però, l'archiviazione del caso;
   a questo punto, la direzione regionale del Molise ha scritto ad Equitalia per sapere se è possibile agire in autotutela, cioè «annullare l'atto perché sbagliato», poiché «la normativa non consente di riaprire l'adesione, anche se basata su un errore macroscopico», il che, tra l'altro, potrebbe comportare il rischio di una citazione in giudizio per indebito arricchimento, ma la risposta da parte di Equitalia è stata negativa perché «sembra che l'adesione sia intangibile»;
   il 18 giugno la Commissione tributaria provinciale di Campobasso ha annullato gli accertamenti sia del 2005 sia del 2006, sottolineando che «la vicenda è contrassegnata da un errore conclamato e macroscopico che ha viziato l'atto a tal punto da far apparire illegittimo il provvedimento di diniego di autotutela per palese violazione dei principi costituzionali». Tuttavia, contro tale decisione l'Agenzia ha presentato ricorso in appello –:
   se il Ministro interrogato sia a conoscenza dei fatti esposti in premessa e se non ritenga opportuno intervenire, per quanto di competenza, per risolvere il caso in questione e scongiurare, attraverso iniziative normative che vicende simili possano accadere di nuovo a danno dei cittadini contribuenti. (4-13676)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

funzionario

equino

imprenditore