ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/13645

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 645 del 30/06/2016
Firmatari
Primo firmatario: COZZOLINO EMANUELE
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 30/06/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
DA VILLA MARCO MOVIMENTO 5 STELLE 30/06/2016


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 30/06/2016
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

SOLLECITO IL 27/10/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-13645
presentato da
COZZOLINO Emanuele
testo di
Giovedì 30 giugno 2016, seduta n. 645

   COZZOLINO e DA VILLA. — Al Ministro dell'interno . — Per sapere – premesso che:
   la polizia di frontiera di Venezia opera in tre realtà distinte e separate: lo scalo aero «Marco Polo» di Tessera e gli scali marittimi, con il Porto di Venezia riservato al traffico passeggeri ed il porto commerciale di Marghera che ha competenza anche sul nuovo scalo traghetti di Fusina;
   l'aeroporto di Venezia è uno dei principali scali intercontinentali italiani e, come riportato dalla stampa nazionale, nel 2015 c’è stato sia un aumento di voli che di passeggeri in transito, trend positivo che sembra confermato anche per il 2016;
   negli scali marittimi ed aereo di Venezia nello scorso anno, sono state sottoposte a verifiche di sicurezza e di passaporti 10.788.097 persone e sono stati controllati 6.568 navi e 74.757 voli. Venezia si è confermato il primo home port crocieristico del Mediterraneo;
   nel nuovo terminal traghetti di Fusina operativo dal 2014, come segnala il Sindacato autonomo di polizia (SAP), non è stata ancora consegnata alla polizia di frontiera la sede logistica di appoggio, Ulteriore disagio per chi deve operare con un numero limitato di forze, gestendo tutte le problematiche di polizia in altri e diversi uffici nel porto di Marghera, situati ad una certa distanza da Fusina;
   i recenti attentati terroristici in Francia, Belgio e Turchia ed il diverso scenario internazionale che ne è scaturito, hanno comportato un ulteriore potenziamento dei servizi di vigilanza e controllo del territorio, confermando gli scali marittimo ed aereo di Venezia quali obiettivi sensibili;
   in tutti questi scali, la polizia di frontiera svolge la propria attività con un numero di personale ritenuto insufficiente alle reali esigenze. Appare pertanto opportuna la programmazione di un adeguato potenziamento dell'organico al fine di assicurare tutti i controlli di frontiera e di vigilanza nella stagione estiva, quando i traffici aumentano sensibilmente;
   il personale con qualifica di ufficiale di polizia giudiziaria è, sempre come denuncia il SAP, numericamente ridotto, tale da non permetterne la presenza in tutti i quadranti nello scalo aereo «Marco Polo». Per questo, il fatto di attingere da tutto il personale disponibile per le sostituzioni con continue aggregazioni dal porto all'aeroporto, allo stato, non permette neppure di tamponare l'emergenza, lasciando inoltre scoperti uffici e realtà di frontiera importanti per la città lagunare;
   situazione questa di disagio in cui si trova ad operare il personale che ha determinato un rilevante numero di domande di trasferimento ad altre sedi. Da molti anni la segreteria provinciale di Venezia del SAP ha segnalato le carenze alla dirigenza locale e al direttore della IV zona di frontiera di Udine, che ha competenza territoriale su Venezia, e la necessità di avere un regolare turn over di ufficiali di polizia giudiziaria;
   giova evidenziare che nella polizia di Frontiera di Venezia sono operative anche la squadra cinofili ed il nucleo tiratori scelti, dove sono inseriti anche degli ufficiali di polizia giudiziaria, che, essendo inquadrati in un servizio specialistico, non possono essere impiegati per coprire la mansione più generica di capo turno nello scalo aereo;
   la dirigenza della polizia di frontiera nel corso degli anni si era impegnata ad assicurare che la funzione di «capo turno» presso lo scalo aereo «Marco Polo» di Venezia fosse ricoperta, con continuità e nell'arco delle 24 ore, da parte di personale della polizia di Stato in possesso della qualifica di ufficiale di polizia giudiziaria. Impegno che, sempre a quanto denuncia il SAP, non è stato più possibile mantenere per l'insufficienza di personale con questa qualifica, determinando da parte della stessa l'impiego quale capo turno di un appartenente al ruolo agenti/assistenti in turni serali e notturni, ed in alcuni casi anche nei quadranti giornalieri;
   tale mansione non è propria di un appartenente al ruolo, agenti/assistenti, sia per il numero di persone da dover coordinare (circa quindici) sia per la carenza di strumenti normativi idonei. Non da ultimo la mancata preparazione professionale per l'attuazione delle misure di intervento previste nel piano di sicurezza aeroportuale «Leonardo DA VINCI», da adottare in caso di emergenza anche di natura terroristica;
   va ricordato infatti che il capo turno della polizia di frontiera è il responsabile del dispositivo di sicurezza aeroportuale al quale partecipano anche le altre forze di polizia presenti in loco ed è per questo che sarebbe necessaria la presenza di un ufficiale di polizia giudiziaria per la gestione di tutte le problematiche di frontiera e di sicurezza che si verificano in uno scalo aereo così importante quale è l'aeroporto di Venezia;
   è in atto il concorso interno a 7563 posti per l'accesso alla qualifica di vice sovrintendente per colmare le carenze a livello nazionale nel ruolo ma che, ad oggi, non ha comportato variazioni nell'organico della polizia di frontiera di Venezia, non interessata ad alcuna nuova assegnazione;
   significativa conferma, che a giudizio degli interroganti ha il sapore di una beffa, è l'aggregazione all'aeroporto di Treviso di un ispettore da altra provincia per sopperire alle esigenze di quello scalo, come a dimostrare che i problemi fin qui illustrati e che riguardano gli scali marittimo ed aereo di Venezia siano stati sottovalutati;
   è indispensabile che un adeguato numero di neo sovrintendenti della polizia di Stato che devono ancora frequentare i corsi di formazione vengano assegnati all'ufficio polizia di frontiera di Venezia, nelle more di future assegnazioni di personale del ruolo degli ispettori;
   l'adeguamento del personale con qualifica di ufficiale di polizia giudiziaria è necessario anche per il porto di Venezia, che si trova ad operare in sedi logistiche diverse e distanti tra loro, per svolgere funzioni anche di vigilanza e controllo in attuazione di quanto previsto nel locale piano di sicurezza «Cristoforo Colombo», approvato dalla prefettura di Venezia;
   ciò anche per permettere una programmazione del lavoro negli uffici della polizia di frontiera di Venezia, superando quella che è la situazione di emergenza quotidiana dove viene semplicemente garantito il tamponamento delle falle più grosse con copertura dei turni diurni, e garantendo al personale di svolgere il lavoro con più serenità –:
   se il Ministro sia a conoscenza di quanto riportato in premessa e quali iniziative intenda porre in essere al fine di risolvere le criticità segnalate. (4-13645)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

aeroporto

forze paramilitari

terrorismo