ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/13640

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 644 del 29/06/2016
Firmatari
Primo firmatario: NESCI DALILA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 29/06/2016


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELLA SALUTE
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 29/06/2016
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 11/07/2016
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-13640
presentato da
NESCI Dalila
testo di
Mercoledì 29 giugno 2016, seduta n. 644

   NESCI. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro della salute, al Ministro dell'economia e delle finanze . — Per sapere – premesso che:
   l'Agenzia nazionale per i servizi sanitari (Agenas) gode di una convenzione con la regione Calabria allo scopo di fornire supporto tecnico nell'attuazione del Piano di rientro;
   tale convenzione è in piedi dal 2009, quando commissario ad acta era il governatore pro tempore Giuseppe Scopelliti, ed era a titolo esclusivamente gratuito, come già evidenziato nell'interrogazione a risposta scritta n. 4-11528, presentata dall'interrogante nel mese dicembre 2015;
   secondo quanto riportato dal giornalista Pietro Bellantoni sul portale internet del giornale « Il Corriere della Calabria», con l'avvento del nuovo commissario ad acta, Massimo Scura, e la riconferma del sub commissario Andre Urbani, «il servizio è diventato a pagamento»;
   per le prestazioni rese al servizio sanitario calabrese, l'Agenas avrebbe infatti richiesto «almeno 200 mila euro all'anno», secondo quanto emerge dalla nota recapitata a Scura Urbani il 22 maggio 2016, in vista del rinnovo dia convenzione con la regione;
   preme ricordare che già nel novembre 2014 il commissario ad acta pro tempore, generale Luciano Pezzi, chiese una prosecuzione della collaborazione con Agenas interrottasi per mancanza della nomina a commissario ad acta, durata cinque mesi;
   già in quella circostanza Agenas si dichiarò disponibile ma pretese, la sottoscrizione di una convenzione specifica e, stavolta, in termini onerosi per la regione;
   per tutta risposta, il Generale Pezzi, rispose: «Come è noto la Giunta della regione Calabria è attualmente in regime di prorogatio per cui non è nelle condizioni di assumere impegni economici». E ancora: «Ove la nuova Giunta ritenga di aderire alla nuova impostazione dei rapporti economici con Agenas...», con ciò significando che spettava unicamente alla giunta regionale e non al commissario ad acta decidere sulla proposta di convenzione;
   secondo quanto stabilito dal decreto del commissario ad acta n. 46/2016 del 6 maggio 2016, relativo giustappunto alla «Approvazione schema di convenzione tra l'Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Age.na.s) e il commissario ad acta pro tempore, per l'attuazione del vigente piano di rientro dai disavanzi sanitari della regione Calabria, secondo i programmi operativi di cui all'articolo 2, comma 88, della legge 23 dicembre 2009, n. 191», il commissario infatti invoca a sostegno della necessità della convenzione «le difficoltà del Dipartimento Tutela della salute a fornire adeguato supporto alla Struttura commissariale in conseguenza dell'attuale processo di riorganizzazione in atto all'interno del Dipartimento stesso»;
   dal suddetto decreto, peraltro, non è chiaro nemmeno a quanto ammonti il costo della suddetta convenzione, dato che la si attesa, in numeri, a «E. 200.000,00» e, a lettere, in «euro cinquantamila/00»;
   il commissario Scura, come se non bastasse, pretende ancora che «la regione, nello svolgimento delle attività della presente convenzione, deve garantire presso i suoi uffici la presenza di professionisti in possesso di capacità e competenze tecnico-scientifiche che consentano l'implementazione e l'attuazione delle proposte, procedure e modelli organizzativi individuati ed indicati dall'Agenzia» (articolo 4, comma 4 del summenzionato decreto del commissario ad acta), quasi a significare secondo l'interrogante che oggi al dipartimento tutela della salute lavorerebbero persone non in grado di far fronte alle esigenze di cui sopra;
   all'articolo 5, comma 2, ancora, si parla della nomina specifica di una funzionaria e coordinatore scientifico e referente;
   a tale riguardo preme sottolineare che il supporto è meramente tecnico e non vi è nulla di scientifico, senza dimenticare che il referente di Agenas avrebbe dovuto essere il dirigente generale del dipartimento (come avvenuto dal 2010 al 2014) o un dirigente competente in delega, e non la struttura commissariale, per quanto già precisato in premessa;
   come se non bastasse, con un atto per l'interrogante arbitrario e d'impero, la struttura commissariale assegna al dipartimento regionale tutela della salute il mero ruolo di silente ufficiale pagatore, laddove si decreta di «demandare a successivo atto del Dirigente Generale del Dipartimento Tutela della Salute p.t. l'assunzione del relativo impegno di spesa, a carico del FSR, dovuto all'Age.na.s. a titolo di corrispettivo, nonché alla successiva liquidazione delle competenze, ai sensi e con le modalità definite nell'articolo 6 dello schema di convenzione, allegato al presente atto»;
   è evidente, a parere dell'interrogante, l'ennesimo eccesso di potere della struttura commissariale per l'attuazione del vigente piano di rientro dai disavanzi sanitari della regione Calabria, aggravato, per quanto suesposto, dalla «sciatteria» con la quale è stato redatto un documento ufficiale, nel quale non è chiara nemmeno l'entità del costo della suddetta convenzione con Agenas;
   con il decreto del commissario ad acta n. 58/2016, del 24 giugno 2016, la struttura commissariale per il piano di rientro dal disavanzo sanitario della Calabria ha in parte revocato il decreto del commissario ad acta n. 46/2016, approvando un nuovo schema di convenzione tra Agenas e regione Calabria, che, all'articolo 6, fissa un contributo onnicomprensivo annuo pari a 200 mila euro, a carico della regione;
   paradossalmente, con nota della predetta struttura commissariale, protocollo n. 176859 del 4 giugno 2016, al direttore generale di Agenas, professor Franco Bevere, era stato comunicato che il contributo onnicomprensivo di 200 mila euro annui non era sostenibile da parte della regione Calabria, in quanto soggetta a rientro dal disavanzo sanitario regionale;
   preme in questa sede ricordare che Andrea Urbani, oltre a ricoprire l'incarico di sub-commissario per l'attuazione del piano di rientro, è anche membro del collegio dei revisori dei conti di Agenas;
   secondo quanto riportato dal giornalista Adriano Mollo su « Il Quotidiano del Sud» del 16 ottobre 2015, Andrea Urbani percepisce 148.606 euro in qualità di sub commissario, cui si aggiungono ulteriori 12.549 in qualità, per l'appunto, di membro, del collegio dei revisori dei conti di Agenas;
   stando così le cose, il sub-commissario riceverà soldi pubblici dalla regione Calabria sia per il suddetto incarico governativo, sia per il ruolo ricoperto in Agenas, cosa che inevitabilmente profila a giudizio dell'interrogante un concreto conflitto d'interessi;
   a parere dell'interrogante desta legittimo sospetto il fatto che si richieda una convenzione a pagamento, nonostante il rapporto tra Agenas e regione Calabria, per quanto specificato in precedenza, sia nato a titolo esclusivamente gratuito, né si capisce la ragione per cui si è deciso, a partire dall'insediamento del commissario Scura e della riconferma di Urbani, di passare ad un accordo a pagamento;
   il 10 maggio 2016, l'interrogante ha esposto alla procura della Repubblica di Roma e di Catanzaro i fatti qui riassunti, in ordine all'adozione del decreto del commissario ad acta n. 46/2016 –:
   se il Governo sia a conoscenza dei fatti suesposti;
   se il Governo non intenda assumere iniziative per l'immediata revoca dei decreti del commissario ad acta per il piano di rientro dai disavanzi sanitari della regione Calabria n. 46 e 58 di cui in premessa;
   se, alla luce di quanto premesso, non ritengano di assumere iniziative per revocare gli incarichi di commissario e sub-commissario per l'attuazione del suddetto piano di rientro all'ingegner Scura e al dottor Urbani. (4-13640)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

spese sanitarie

diritto alla salute

nomina del personale