ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/13630

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 644 del 29/06/2016
Firmatari
Primo firmatario: SAMMARCO GIANFRANCO
Gruppo: AREA POPOLARE (NCD-UDC)
Data firma: 29/06/2016


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA delegato in data 29/06/2016
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-13630
presentato da
SAMMARCO Gianfranco
testo di
Mercoledì 29 giugno 2016, seduta n. 644

   SAMMARCO. — Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:
   dalla risposta alle interrogazioni n. 4-10170, 4-10704 e 4-13529 si apprende, con favore, che il prefetto di Roma, il 6 maggio 2016, ha disposto un'ultima proroga dell'incarico dei due commissari, specificamente mirata a consentire la ricostituzione degli organi di governo della Fondazione, «sicché la Fondazione Accademia di Danza (Fand) possa tornare subito dopo ad operare in regime ordinario»;
   si apprende anche che i commissari hanno ritenuto opportuno che le attività della Fondazione fossero ridotte all'essenziale, in considerazione del fatto che «esse avrebbero comportato in ogni caso una certa alea di rischio e determinato, quindi, la possibile insorgenza di ulteriori posizioni debitorie e il potenziale peggioramento dei conti dell'ente»;
   per ammissione degli stessi commissari la situazione patrimoniale, economica e finanziaria della Fondazione è adeguata e consente il perseguimento degli scopi statutari, ma essi hanno precisato che «il consolidamento del debito totale dell'ente dipenderà in gran parte dall'esito dei giudizi in corso, nonché dall'eventuale prescrizione di buona parte dei crediti per i quali comunque non è stata finora avanzata alcuna pretesa»;
   tuttavia i motivi di timore già rappresentati in numerosi atti ispettivo circa lo scioglimento e conseguente incorporazione della Fand nell'And erano tutt'altro che infondati, poiché si è andati ben oltre la «riduzione all'essenziale» delle attività: queste sono state completamente azzerate, persino la memoria della Fondazione è stata cancellata essendo venuto meno il sito web istituzionale, divenute inattive tutte le e-mail e risultando meramente figurativa la sede legale indicata dai commissari straordinari;
   dalla memoria di replica nel ricorso straordinario al Presidente della Repubblica, presentato dall'ex gruppo dirigente della Fand, con il quale è stata contestata l'insussistenza delle condizioni che hanno portato al commissariamento della Fondazione, depositata il 26 maggio 2016 presso il Dipartimento degli affari interni e territoriali del Ministero dell'interno, si viene a sapere che le parti controinteressate (prefettura di Roma e commissari straordinari della Fand), sono state messe dalla parte ricorrente nella condizione di spiegare le proprie ragioni nell'indicato procedimento, ma hanno eccepito l'irrituale notifica del ricorso giocando sulla situazione di incertezza (da esse stesse determinata) circa l'esatta ubicazione della sede della Fand: da un lato, sostenendo che la sede di Solarino (SR) – che pure era riportata nel certificato camerale – non fosse quella legale; dall'altro, facendo in modo di far risultare «trasferita» la fondazione dalla sede di Roma, che, in atti formali si assume essere la sede effettiva;
   giova ricordare che il commissariamento della fondazione è stato disposto più che per la situazione patrimoniale, ma perché il consiglio di amministrazione, che ne aveva il potere in base allo statuto precedentemente approvato dalla prefettura di Roma, aveva, nel settembre 2014, trasferito la sede legale a Solarino per realizzare un Polo internazionale della danza grazie ad un accordo con gli enti della regione siciliana che avevano messo a disposizione uno spazio prestigioso in un immobile demaniale, peraltro senza alcun onere economico aggiuntivo e senza che questa decisione minimamente incidesse sul complesso intreccio dei rapporti tra l'accademia – che ne avrebbe avuto vantaggio – la fondazione è tenuta ad avere;
   si segnala che, risulta dalla relazione del 17 febbraio 2011 del collegio ispettivo della prefettura di Roma, dalla quale emergeva già allora la grave situazione contabile ed economico-finanziaria – adottata dalla prefettura per giustificare il commissariamento, cui all'epoca non ha fatto seguito alcuna iniziativa da parte della medesima prefettura – è stata causata dalla disastrosa gestione precedente facente capo a Margherita Parrilla e Bruno Borghi, che si alternavano, allo stesso tempo, nella direzione sia di And che di Fand;
   al momento del commissariamento, inoltre, la complessiva situazione economico-finanziaria e contabile era in risanamento come emerge dai bilanci consolidati 2011-2014. L'ammontare del mutuo acceso dalla gestione precedente era già stato dimezzato grazie all'azione del nuovo gruppo dirigente della Fand, in carica dal 2011 e dimessosi nel dicembre 2014;
   il contenzioso tra And e Fand in essere sin dal 2011 è stato generato da reiterati impegni di spesa privi di copertura economica precedentemente assunti a carico della fondazione dalla gestione Parrilla-Borghi, in ordine al quale nessuna iniziativa è stata adottata dall'attuale direttore dell'And (già commissario dal 2013 dell'accademia);
   le poche cause oggi pendenti sono di valore modesto e non in grado di alterare l'attuale situazione patrimoniale, economica e finanziaria della fondazione, mentre i giudizi definiti sono stati tutti favorevoli alla Fand, come nel caso Ballo sport dell'And del 2009, nel quale  un noto artista ingaggiato dall'accademia aveva chiesto la condanna della fondazione al pagamento di 120 mila euro per lo spettacolo;
   un'altra sentenza della corte di appello di Roma ha condannato l'And a restituire il villino Munoz per mancato pagamento del canone di locazione di 90.000 euro annui; un'ulteriore sentenza del tribunale di Roma del 17 maggio 2016 ha respinto la domanda dell'And contro la Fand di inadempimento della convenzione del 29 gennaio 2009 (a firma Parrilla e Borghi) da parte della fondazione e ha condannato l'And a pagare 72.000 euro, oltre ad interessi legali, alla Fand;
   nelle interrogazioni parlamentari presentate dal 2011 a oggi si è cercato di capire se fosse in atto un disegno in base al quale, con le gestioni AND-FAND fino al 2011, sempre in mano alternativamente alle stesse persone, si sia tentato di utilizzare la Fondazione come ente nel quale scaricare i debiti dell'Accademia;
   si è inoltre cercato di capire se, dalla data del commissariamento della fondazione, fosse in atto un tentativo di chiudere diverse tra le partite pregresse tra And e Fand, incorporando la fondazione nell'Accademia, in modo da chiudere le partite debito-credito, un atto, a giudizio dell'interrogante, contrario alla legge e al legato testamentario della fondatrice di entrambe le istituzioni, Jia Ruskaja;
   un ulteriore elemento di incertezza in questa vicenda, è costituito dalla questione relativa alla procedura di nomina del direttore dell'Accademia, contestata in sede amministrativa, con un iter giudiziario durato dall'ottobre 2014 al giugno 2016. Il procedimento, sia pure giunto alla positiva conclusione che il direttore dell'Accademia «deve essere un compositore di danza», (riconoscendo la supremazia della norma istitutiva del 1948, rispetto alle norme successive), ha fortemente limitato l'operatività e la programmazione delle attività dell'accademia, costringendola praticamente ad operare in regime di gestione dell'ordinario;
   l'Accademia è l'unica istituzione di alta formazione della danza presente in Italia; il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo la dovrebbe considerare un suo «fiore all'occhiello» e dovrebbe lavorare in modo che i rapporti con la Fand, a cui è demandata anche l'attività esterna dell'accademia, siano regolari, collaborativi e cristallini, in modo da creare un circuito virtuoso;
   in questo quadro giova ricordare che la fondazione opera da sempre – ed è tenuta per statuto e per legato testamentario ad operare in autonomia – in stretto raccordo con l'accademia per la diffusione, mediante spettacoli, saggi, concorsi e borse di studio, della danza italiana in Italia e nel mondo –:
   quali iniziative urgenti, anche eventualmente di natura finanziaria, i Ministri interrogati intendano adottare, per quanto di competenza, al fine di ripristinare l'ordinaria gestione e il prestigio sia dell'Accademia nazionale di danza che della Fondazione dell'Accademia nazionale di danza. (4-13630)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

amministrazione locale

amministrazione regionale

consolidamento del debito