ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/13629

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 644 del 29/06/2016
Firmatari
Primo firmatario: REALACCI ERMETE
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 29/06/2016


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 29/06/2016
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

SOLLECITO IL 04/07/2016

SOLLECITO IL 01/08/2016

SOLLECITO IL 12/09/2016

SOLLECITO IL 10/10/2016

SOLLECITO IL 08/11/2016

SOLLECITO IL 14/12/2016

SOLLECITO IL 09/01/2017

SOLLECITO IL 01/02/2017

SOLLECITO IL 06/03/2017

SOLLECITO IL 03/04/2017

SOLLECITO IL 09/06/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-13629
presentato da
REALACCI Ermete
testo di
Mercoledì 29 giugno 2016, seduta n. 644

   REALACCI. — Al Ministro dell'interno . — Per sapere – premesso che:
   come si evince da un recente comunicato stampa apparso sul sito del gruppo cooperativo «GOEL», famoso tra le varie attività per il primo marchio di moda eco-etica di fascia alta in Italia «Cangiari», un uliveto di un socio del gruppo cooperativo «GOEL», in provincia di Reggio Calabria, è stato colpito da un ennesimo atto criminale ed intimidatorio presumibilmente nella notte tra il 25 e il 26 giugno 2016;
   nel predetto spazio temporale ignoti si sono introdotti nel podere di uno dei produttore della cooperativa GOEL BIO, in contrada Tavoleria a Stilo in provincia di Reggio Calabria, per tagliare numerose piante di ulivo;
   dal 2009, con cadenza quasi annuale, l'azienda di Monasterace è stata oggetto di ripetute intimidazioni di natura incendiaria. Come non dimenticare poi che nel 2012 è stata addirittura distrutta parte della struttura di accoglienza agrituristica. Due anni fa si è tentato di appiccare fuoco al ristorante;
   si tratta infatti di ben 8 intimidazioni mafiose in 7 anni contro GOEL. Tutte ad oggi impunite, eccone la cronologia:
    10 agosto 2009 (incendio uliveto); 30 giugno 2010 (ritrovamento di una bottiglia contenente liquido infiammabile con accendino all'ingresso della locanda Cocintum); 24 settembre 2011 (incendio del quadro elettrico pompa per l'irrigazione); 23 gennaio 2012 incendio degli alloggi della casa padronale); 23 maggio 2013 (incendio di una botte esterna alla locanda); 3 settembre 2014 (incendio di un'altra botte esterna alla locanda); 31 ottobre 2015 (incendio di un ricovero di attrezzi agricoli); 27 giugno 2016 (taglio di alberi di ulivi);
   l'ultimo atto intimidatorio appare di chiara natura criminale e intende evidentemente minare e fiaccare con i danni e la paura l'impegno e i sacrifici di coloro i quali hanno costruito, in un territorio con grandi potenzialità naturali, economiche e turistiche, ma ad altissima infiltrazione mafiosa della ’ndrangheta, come l'area jonica nella provincia di Reggio Calabria, una struttura imprenditoriale altissima qualità in una zona peraltro minata dalla criminalità e dalla disoccupazione;
   la missione del consorzio GOEL, di cui fa parte «A Lanterna», come si legge dal sito di tutti gli appartenenti al gruppo cooperativo, si prefigge peraltro il «cambiamento della Locride e della Calabria nell'affermazione piena della libertà, della democrazia, della sussidiarietà, della giustizia sociale ed economica, del rispetto dei diritti delle persone e fasce sociali più deboli e marginali, del bene comune delle comunità locali e dei territori»;
   tutte le realtà afferenti al gruppo cooperativo GOEL bio, oltre ad essere state colpite da altri atti intimidatori, sono caratterizzate dalla scelta di un modello di sviluppo sostenibile, legato alla Locride e rispettoso del lavoro e della legalità, con tutti i lavoratori regolarmente assunti;
   l'interrogante ha presentato sulle ripetute minacce a GOEL due atti di sindacato ispettivo, l'8 settembre 2014 e il 3 novembre 2015, di quest'ultimo atto, il n. 4-10933, non è giunta, pur sollecitata con cadenza periodica, alcuna risposta –:
   quali iniziative urgentissime di competenza intenda mettere in campo il Ministro interrogato per rafforzare il controllo del territorio e la presenza dello Stato nella Locride, affinché le sopraddette molteplici intimidazioni non abbiano più a verificarsi e affinché il rilancio legale e sostenibile di quel territorio non venga più minacciato dalla criminalità mafiosa; se non si intendano far conoscere i risultati del piano «Focus ’Ndrangheta» promosso a livello regionale dal Ministero dell'interno con specifico riferimento al territorio della Locride citato nella risposta all'interrogazione n. 4-05928. (4-13629)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

incendio

mafia

sviluppo sostenibile