ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/13617

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 643 del 28/06/2016
Firmatari
Primo firmatario: FRACCARO RICCARDO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 28/06/2016


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
  • MINISTERO PER LA SEMPLIFICAZIONE E LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 28/06/2016
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 28/06/2016
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO PER LA SEMPLIFICAZIONE E LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE delegato in data 13/07/2016
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-13617
presentato da
FRACCARO Riccardo
testo di
Martedì 28 giugno 2016, seduta n. 643

   FRACCARO. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro della giustizia, al Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione . — Per sapere – premesso che:
   Kurt Pichler il dirigente amministrativo reggente presso la procura della Repubblica di Bolzano dell'area che raggruppa i seguenti uffici: segreteria procedimenti di competenza del giudice di pace; ufficio procedimenti a citazione diretta; ufficio iscrizioni; ufficio controllo e smistamento atti; sportello 2;
   Lucina Pappalardo coniuge del dottor Pichler Kurt, è impiegata come funzionario giudiziario presso la procura della Repubblica di Bolzano con la funzione di responsabile dei seguenti uffici: a) ufficio iscrizioni; b) ufficio controllo e smistamento atti; c) sportello 2;
   Werner Pichler, fratello del dottor Pichler Kurt, è impiegato con la qualifica di collaboratore di cancelleria presso la procura della Repubblica di Bolzano nell'ufficio sportello 2;
   le competenze dell'ufficio iscrizioni sono le seguenti: iscrizione delle informative contro persone note e relative a fatti non costituenti reato (formazione dei fascicoli processuali). Gestione dei procedimenti a carico di ignoti (iscrizione notizia di reato e formazione fascicolo);
   le competenze dell'ufficio controllo e smistamento atti sono le seguenti: smistamento della corrispondenza penale diretta alla segreteria generale (notizie di reato e seguiti); aggiornamento del ReGe; controllo e smistamento degli atti provenienti dal tribunale di Bolzano (procedimenti definiti, sentenze, decreti penali); gestione del registro di passaggio dei fascicoli da inviare ad altri uffici giudiziari del circondario. Gestione dei seguiti ignoti;
   le competenze dell'ufficio sportello 2 sono le seguenti: ricezione denunce/querele, ricezione richieste copia atti o presa visione fascicoli, ricezione richieste di notizie di natura penale; ricezione richieste e rilascio permessi di colloquio; rilascio certificati ex articolo 335 del codice di procedura penale a privati; rilascio certificati di «chiusura inchiesta» acquisizione informative contro noti, ignoti e non costituenti di reato;
   il comma 3, dell'articolo 13, del decreto del Presidente della Repubblica n. 62 del 2013 «Regolamento recante codice di comportamento dei dipendenti pubblici, a norma dell'articolo 54 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165» dispone che il dirigente, prima di assumere le sue funzioni, comunichi all'amministrazione ogni condizione conflitto di interessi con la funzione pubblica che svolge e dichiara se ha parenti e affini entro il secondo grado, coniuge o convivente che esercitano attività politiche, professionali o economiche che li pongano in contatti frequenti con l'ufficio che dovrà dirigere o che siano coinvolti nelle decisioni o nelle attività inerenti all'ufficio;
   il comma 4, dell'articolo 13, del decreto del Presidente della Repubblica n. 62 del 2013 dispone che il dirigente assuma atteggiamenti leali e trasparenti e adotti un comportamento esemplare e imparziale nei rapporti con i colleghi i collaboratori e i destinatari dell'azione amministrativa;
   il comma 5, dell'articolo 13, del decreto del Presidente della Repubblica n. 62 del 2013 prevede che il dirigente cura, compatibilmente con le risorse disponibili, il benessere organizzativo nella struttura a cui è preposto, favorendo l'instaurarsi di rapporti cordiali e rispettosi tra i collaboratori, assume iniziative finalizzate alla circolazione delle informazioni, alla formazione e all'aggiornamento del personale, all'inclusione e alla valorizzazione delle differenze di genere, di età e di condizioni personali;
   il comma 6, dell'articolo 13, del decreto del Presidente della Repubblica n. 62 del 2013 dispone che il dirigente assegna l'istruttoria delle pratiche sulla base di un'equa ripartizione del carico di lavoro, tenendo conto delle capacità, delle attitudini e della professionalità del personale a sua disposizione;
   secondo l'interrogante, la situazione organizzativa sopra descritta sembrerebbe presentare profili di vulnerabilità nell'ambito della gestione del personale vista la concentrazione, piuttosto intensa e inusuale, di stretti legami parentali all'interno dei pubblici uffici dell'area penale della procura Repubblica di Bolzano. Il contesto potrebbe infatti produrre o aggravare il rischio di compromettere l'oggettività e l'imparzialità delle decisioni riguardanti i comportamenti organizzativi e di gestione del personale e di non ottemperare a quanto prescritto dal decreto del Presidente della Repubblica n. 62 del 2013 «Codice di comportamento dei dipendenti pubblici e la tutela dell'equità di trattamento dei dipendenti pubblici», il quale, in attuazione dell'articolo 54 del decreto legislativo n. 165 del 2001 «Norme generali sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche», disciplina i doveri minimi di diligenza, lealtà, imparzialità e buona condotta che i pubblici dipendenti sono tenuti ad osservare al fine di assicurare la qualità dei servizi, la prevenzione dei fenomeni di corruzione, il rispetto dei menzionati doveri costituzionali e il servizio esclusivo alla cura dell'interesse pubblico –:
   di quali elementi disponga il Governo in relazione a quanto riportato in premessa e quali siano meccanismi di pianificazione nella gestione del personale e l'assetto dei controlli interni per assicurare efficaci processi interni per la prevenzione e la gestione dei conflitti di interessi presso gli uffici statali localizzati nella provincia di Bolzano;
   se non ritenga che sussistano i presupposti per assumere iniziative atte a verificare la presenza di situazioni analoghe presso gli uffici statali della provincia di Bolzano che potrebbero pregiudicare il corretto svolgimento della funzione pubblica di competenza del personale assegnato per garantire il perseguimento delle finalità elencate dal decreto legislativo n. 165 del 2001 e le prescrizioni del decreto del Presidente della Repubblica n. 62 del 2013. (4-13617)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

amministrazione del personale

accesso all'informazione

impiegato dei servizi pubblici