ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/13607

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 642 del 27/06/2016
Firmatari
Primo firmatario: TONINELLI DANILO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 27/06/2016


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 27/06/2016
Stato iter:
11/10/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 11/10/2016
LORENZIN BEATRICE MINISTRO - (SALUTE)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 11/10/2016

CONCLUSO IL 11/10/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-13607
presentato da
TONINELLI Danilo
testo di
Lunedì 27 giugno 2016, seduta n. 642

   TONINELLI. — Al Ministro della salute . — Per sapere – premesso che:
   a seguito di una rivelazione anonima suffragata da immagini sono state rilevate criticità igieniche, nonché la scorretta conservazione dei farmaci nella farmacia comunale n. 3 del comune di Lodi, farmacia aperta all'interno dell'Ospedale Maggiore il 21 ottobre 2013 e aperta 24 ore al giorno dal 1o giugno 2014, come riportato anche dalla stampa locale (articolo «Scatoloni della farmacia comunale nell'Ospedale Maggiore collocati in un locale poco igienico», su il Giorno del 18 giugno 2016). La segnalazione è relativa alla presenza di scatoloni contenenti farmaci accatastati in un locale (sulle cui vetrate si legge «prossima apertura») ancora grezzo e in cemento arato, poggiati su bancali o a terra, esposti alla luce del sole, per i quali il timore è che non sia rispettati i requisiti di pulizia e di conservazione in ambienti climatizzati necessari al mantenimento dei farmaci nelle corrette condizioni per la successiva distribuzione al pubblico;
   se confermata, si tratterebbe di una situazione estremamente grave, potenzialmente da i osa per la gestione pubblica della farmacia, in capo all'Azienda farmacie comunali Lodi s.r.l. (A.F.C. Lodi s.r.1.) società il cui socio unico e ASTEM s.p.a., società per azioni a capitale pubblico partecipata da 35 comuni delle province di Lodi e Milano per la gestione dei servizi pubblici locali;
   la pericolosità della situazione è naturalmente molto maggiore non solo per i pur rilevanti motivi strettamente economici ma soprattutto per gli effetti sui fruitori dei servizio, dal momento che esso ha a oggetto la distribuzione e vendita di farmaci che, se non correttamente conservati, potrebbero esporre a pericolo la salute dei cittadini che li assumessero o che li hanno assunti;
   ciò anche in ragione dell'importanza della farmacia comunale in questione, che, come si è detto, è aperta all'interno del più importante ospedale della città e del territorio, 24 ore al giorno, e quindi fornisce un bacino molto elevato di cittadini;
   a questo proposito si segnala che la presenza di magazzini non idonei per la conservazione dei farmaci sarebbe stata già rilevata nel corso degli ultimi tre mesi nell'ambito delle ispezioni della competente ASL – ATS Milano Città Metropolitana, senza successivi interventi, senza dubbio necessari, cosa che giustifica il quesito che si va a formulare –:
   se il Ministro sia a conoscenza della situazione di cui alla premessa e quali iniziative di competenza intenda adottare, anche promuovendo una verifica del comando dei carabinieri per la tutela della salute (Nas), per accertare le condizioni di conservazione dei farmaci di cui in premessa a garanzia della corretta gestione delle risorse pubbliche e della tutela della salute dei cittadini nel caso in questione. (4-13607)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Martedì 11 ottobre 2016
nell'allegato B della seduta n. 690
4-13607
presentata da
TONINELLI Danilo

  Risposta. — Si risponde all'interrogazione parlamentare in esame, sulla base degli elementi acquisiti dalla prefettura-ufficio territoriale del governo di Lodi presso l'agenzia di tutela della salute (A.T.S.) città metropolitana di Milano e l'azienda sanitaria locale di Lodi.
  L'azienda farmacie comunali Lodi s.r.l. vende prodotti farmaceutici all'interno di un locale, con annesso magazzino automatizzato, posto al piano rialzato dell'ospedale Maggiore di Lodi, nell'area commerciale ai lati del corridoio principale di accesso al nosocomio.
  L'uso di tali spazi è stato concesso con disposizione dirigenziale n. 321 del 12 novembre 2013, rilasciata dalla azienda ospedaliera della provincia di Lodi, alla quale è recentemente subentrata, a seguito della riforma della sanità lombarda, l'azienda sanitaria locale di Lodi.
  La farmacia in argomento (farmacia comunale n. 3) è aperta 7 giorni su 7 ed effettua il servizio notturno a battenti aperti, garantendo l'assistenza farmaceutica nelle ore notturne sia al comune di Lodi, sia ai 24 comuni limitrofi, fino al limite massimo di 120.000 abitanti, come previsto dall'articolo 92 della legge regionale n. 33 del 2009.
  In data 17 marzo 2016, a seguito di segnalazione del sindacato Cisal, la «commissione di vigilanza ispettiva sulle farmacie» dell'A.T.S. città metropolitana di Milano ha sottoposto la farmacia in questione ad una prima ispezione straordinaria, effettuata in collaborazione con il «Servizio di igiene e sanità pubblica».
  Nell'occasione è emerso che, rispetto ai locali indicati nell'autorizzazione rilasciata dall'ASL all'apertura della sede, risultavano essere stati adibiti a magazzino farmaceutico, senza permanenza di persone, due ulteriori locali, contigui ma non immediatamente adiacenti, non oggetto di autorizzazione preventiva dell'ATS Milano ed in parte non conformi (in particolare, uno dei due locali risultava essere a rustico, privo di pavimentazione e con pareti non tinteggiate).
  Risultava, tuttavia, la sussistenza di adeguate condizioni climatiche, necessarie per la corretta conservazione dei medicinali.
  Pertanto, attesa la necessità di contemperare l'urgenza di assicurare locali conformi e autorizzati con l'esigenza di garantire continuità all'assistenza farmaceutica erogata a favore della popolazione, la commissione di vigilanza aveva provveduto a fornire le necessarie prescrizioni di tipo igienico-sanitario, chiedendo che venissero presentate nuove planimetrie aggiornate per l'ampliamento dei locali, corredate dai certificati di agibilità e da quelli di conformità degli impianti.
  In data 31 marzo 2016, l'azienda farmacie comunali di Lodi presentava la documentazione richiesta e il successivo 20 aprile la integrava con una nota attestante che i lavori di messa a norma del magazzino a rustico, con posa di pavimentazione e tinteggiatura pareti, erano in corso dal 4 aprile, anche al fine di installare un magazzino robotizzato.
  In data 17 giugno 2016, l'ATS Milano ha effettuato una seconda ispezione straordinaria, durante la quale, con riferimento al magazzino rilevato a rustico nel corso della prima ispezione, è emerso che:
   1) il locale era stato pavimentato con piastrelle lavabili;
   2) l'impianto di aerazione centralizzato dell'ASL di Lodi, che garantisce le richieste condizioni di conservazione dei prodotti farmaceutici, era funzionante;
   3) i farmaci risultavano stoccati su bancali e all'interno di scatole di cartone, isolati dal pavimento.

  Nell'occasione, è emerso altresì che:
   4) le pareti non erano state ancora tinteggiate;
   5) l'impianto elettrico non era ancora stato messo a norma.

  Con riferimento all'ulteriore locale non preventivamente segnalato all'ATS, prospiciente la farmacia, è emerso che:
   6) le finestre erano dotate di vetri filtranti;
   7) l'impianto di aerazione centralizzato dell'ASL di Lodi, che garantisce le richieste condizioni di conservazione dei prodotti farmaceutici, era funzionante;
   8) i medicinali (poche scatole) e i presidi medico-chirurgici (alcuni) presenti nel locale risultavano stoccati sopra scaffalature metalliche e bancali;
   9) i farmaci non richiedevano condizioni di conservazione a temperature particolari (inferiori ai 15o) e non risultavano esposti alla luce diretta del sole.

  Nell'occasione, è emerso altresì che:
   10) il locale non era stato ancora pavimentato;
   11) le pareti non erano state ancora tinteggiate;

  Nel corso di tale seconda visita ispettiva, stante il periodo estivo, veniva verificata con particolare attenzione la sussistenza di idonee temperature, compatibili con la corretta conservazione dei farmaci.
  Per questo motivo, durante la visita, veniva richiesta la consulenza dell'ufficio tecnico dell'ASL di Lodi e veniva, altresì, richiesta la presentazione di una dettagliata relazione sul funzionamento dell'impianto di condizionamento centralizzato dell'ospedale.
  Nel verbale ispettivo redatto al termine dell'ispezione, l'ATS Milano diffidava l'azienda farmacie comunali dal mantenere i farmaci in magazzini non conformi dal punto di vista igienico e prescriveva di trasferirli, sino al termine dei lavori, in altri locali, già dichiarati idonei dall'ATS, di pertinenza della stessa azienda farmacie comunali.
  Nel medesimo verbale, l'ATS si riservava di valutare la possibilità di applicare una sanzione amministrativa e di effettuare eventuali comunicazioni all'autorità giudiziaria per i provvedimenti di competenza.
  Pochi giorni dopo la seconda visita ispettiva, in data 21 giugno 2016, l'azienda farmacie comunali di Lodi presentava ad ATS Milano la relazione tecnica richiesta, attestante l'esistenza di un impianto di mandata e ripresa d'aria filtrata a temperatura costante (18o in periodo estivo, 20o in periodo invernale), con manutenzione a carico dei Servizi tecnici dell'ASL di Lodi, dalla quale risultava che era stata sempre comunque garantita una temperatura ambientale idonea alla conservazione dei farmaci.
  Pur tuttavia, il responsabile del servizio di prevenzione e protezione dell'azienda farmacie comunali di Lodi faceva rimuovere i prodotti farmaceutici rinvenuti nel locale prospiciente il punto vendita e comunicava che erano in corso gli ulteriori lavori di adeguamento del locale dotato di pavimentazione, al fine di garantire le condizioni igienico-sanitarie richieste dall'ATS.
  Al fine di poter programmare una ulteriore ispezione, in data 4 luglio 2016 ATS Milano chiedeva all'azienda farmacie comunali di Lodi di presentare un crono-programma degli interventi di messa a norma del suddetto locale.
  Il successivo 7 luglio l'azienda farmacie comunali di Lodi dichiarava conclusi i lavori di messa a norma igienico-sanitaria e dell'impianto elettrico, precisando altresì che in futuro sarebbero stati avviati nuovi lavori, in vista dell'installazione all'interno del locale di un sistema di gestione robotizzata.
  In data 22 luglio 2016, vista la vigente normativa di settore, l'unità di struttura complessa assistenza farmaceutica dell'ASL di Lodi applicava una sanzione amministrativa per il mancato rispetto delle norme igienico-sanitarie.
  Per completezza di informazioni, si rappresenta che ATS Milano ha sempre regolarmente notiziato dell'attività condotta il Comando carabinieri nucleo antisofisticazioni e sanità di Cremona, al quale ha trasmesso i relativi verbali ispettivi.
La Ministra della saluteBeatrice Lorenzin.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

prodotto farmaceutico

protezione del consumatore

politica sanitaria