ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/13556

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 640 del 22/06/2016
Firmatari
Primo firmatario: COZZOLINO EMANUELE
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 22/06/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
DA VILLA MARCO MOVIMENTO 5 STELLE 22/06/2016
SPESSOTTO ARIANNA MOVIMENTO 5 STELLE 22/06/2016


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 22/06/2016
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-13556
presentato da
COZZOLINO Emanuele
testo di
Mercoledì 22 giugno 2016, seduta n. 640

   COZZOLINO, DA VILLA e SPESSOTTO. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare . — Per sapere – premesso che:
   la Nuova Venezia del 15 giugno 2016 pubblica un articolo che riporta i risultati del recente studio del Cnr sulla subsidenza dell'Alto Adriatico che dimostrerebbe come, sotto il peso di mezzo milione di tonnellate di cemento destinato a sostenere le 78 paratoie del Mose, sia aumentata la velocità del fenomeno di subsidenza nelle tre bocche di porto;
   come riportato dall'articolo «secondo gli ultimi rilevamenti affidati a sofisticati sistemi di Gps da satellite, la velocità di sprofondamento è aumentata: mentre in quasi tutta la laguna e nelle isole di Burano e Sant'Erasmo il terreno si è abbassato di pochi millimetri, confermando il trend degli ultimi due decenni, nelle tre bocche di porto interessate dai lavori del Mose l'abbassamento registrato è nell'ordine di molti centimetri, addirittura 7-8 secondo altri rilievi geologici in possesso del Consorzio Venezia Nuova. Un dato che preoccupa, perché nel progetto originario del Mose, il sistema di dighe mobili contro le acque alte, l'eventualità di uno sprofondamento era prevista, ma limitata a 8 centimetri nel prossimo secolo»;
   il rapporto indica con certezza che l'enorme peso delle strutture in calcestruzzo destinate a sostenere le 78 paratoie ha già prodotto gli effetti sull'equilibrio dei fondali lagunari. Fenomeno previsto, come assicurano gli ingegneri, che proprio per sostenere il peso del cemento avevano conficcato centinaia di pali lunghi 35 metri sui fondali sabbiosi delle bocche di Lido, Malamocco e Chioggia. Un assestamento è senz'altro previsto, ma per adesso gli 8 centimetri che si dovevano perdere in un secolo sono già stati persi in poco più di due anni. Ciò aggiunto alla subsidenza naturale (circa 2 millimetri, nell'area regionale) e all'eustatismo, cioè l'aumento del livello dei mari già evidente, potrebbe rappresentare un problema. Ma soprattutto, fanno notare i critici dei progetto Mose, si impone un controllo serrato sull'efficacia del progetto –:
   quali siano le ripercussioni di tale sprofondamento del fondo del bacino marino sull'ambiente, e come tale subsidenza incida negativamente sui benefici previsti inizialmente dall'opera;
   quali siano le eventuali soluzioni tecniche applicabili;
   se vi siano degli studi ed un piano di monitoraggio sullo stato dell'opera e sull'impatto che avrà sul fondale marino e, in caso affermativo, se si intenda renderli pubblici;
   in caso di mancanza di studi approfonditi, se non ritengano necessario incaricare una struttura pubblica di condurre tali indagini e il relativo monitoraggio;
   alla luce del recente studio, se non ritengano urgente e necessaria la realizzazione di un computo dettagliato sui costi e reali benefici futuri dell'opera. (4-13556)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

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