ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/13492

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 637 del 14/06/2016
Firmatari
Primo firmatario: MOLTENI NICOLA
Gruppo: LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI
Data firma: 14/06/2016


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 14/06/2016
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-13492
presentato da
MOLTENI Nicola
testo di
Martedì 14 giugno 2016, seduta n. 637

   MOLTENI. — Al Ministro dell'interno . — Per sapere – premesso che:
   il 29 marzo 2016, il sindaco del comune di Cavallasca, in provincia di Como, ha convocato i consiglieri in una riunione riservata per comunicare loro la grave situazione finanziaria in cui versa il comune, a seguito dei rilievi mossi nel comune dalla reggente dell'ufficio di ragioneria;
   da allora, il comune ha dichiarato lo sforamento del patto di stabilità per il 2015 e la segnalazione alla Corte dei Conti di debiti fuori bilancio, ma, fatta salva un'assemblea pubblica indetta a maggio, non c’è stata alcuna convocazione di conferenze di capigruppo in cui venissero forniti elementi conoscitivi precisi sull'entità e sulla situazione debitoria dello stesso;
   la gravità della situazione è stata confermata dal fatto il bilancio di previsione 2016 non è stato portato in consiglio comunale, in violazione dell'articolo 151, comma del testo unico sugli enti locali e del decreto del Ministero dell'interno che ha differito il termine di presentazione al 30 aprile 2016;
   allo stesso modo, non è stato ancora approvato in consiglio comunale il rendiconto di gestione per l'esercizio 2015, il cui termine per la presentazione è scaduto, ugualmente, il 30 aprile 2016;
   in questa ipotesi dovrebbe applicarsi l'articolo 227, comma 2-bis del Testo unico sull'ordinamento degli enti locali che disciplina la mancata approvazione del rendiconto di gestione e rimanda all'articolo 141, comma 1, dello stesso testo unico, il quale recita che, nell'ipotesi in cui non sia approvato nei termini il bilancio (lettera c)), «i consigli comunali e provinciali vengono sciolti con decreto del Presidente della Repubblica, su proposta del Ministro dell'interno»;
   in particolare il citato articolo 141, al comma 2, recita: «Nella ipotesi di cui alla lettera c) del comma 1, trascorso il termine entro il quale il bilancio deve essere approvato senza che sia stato predisposto dalla giunta il relativo schema, l'organo regionale di controllo nomina un commissario affinché lo predisponga d'ufficio per sottoporlo al consiglio. In tal caso e comunque quando il consiglio non abbia approvato nei termini di legge lo schema di bilancio predisposto dalla giunta, l'organo regionale di controllo assegna al consiglio, con lettera notificata ai singoli consiglieri, un termine non superiore a 20 giorni per la sua approvazione, decorso il quale si sostituisce, mediante apposito commissario, all'amministrazione inadempiente. Del provvedimento sostitutivo è data comunicazione al prefetto che inizia la procedura per lo scioglimento del consiglio»;
   il sindaco del comune in questione ha comunicato ai consiglieri la presenza di un accordo tra l'amministrazione di Cavallasca e la prefettura sulla situazione economica dell'ente, ma di tale accordo non è stata data alcuna notifica da parte di nessuna delle due parti, come invece previsto dall'articolo 243-bis del Tuel, né se ne rintraccia l'esistenza nel protocollo comunale;
   è evidente come la questione presenti un profilo di gravità assoluta, non soltanto per la situazione di dissesto finanziario del comune, ma anche per il fatto che i membri del consiglio comunale non siano stati adeguatamente messi a conoscenza, se non con la comunicazione sommaria di cui sopra, delle irregolarità presenti nel bilancio, soprattutto in merito all'entità stessa dei debiti che, ad oggi, sembra ancora non essere stata definita;
   a conferma del comportamento extra legem che sta assumendo oggi la dirigenza politica del Comune di Cavallasca, si ricorda che né il rendiconto di gestione 2015 né il bilancio di previsione 2016 sono stati messi all'ordine del giorno del consiglio comunale svoltosi 30 maggio scorso, nonostante fosse trascorso più di un mese dalla scadenza dei termini ultimi di presentazione –:
   se corrisponda al vero il fatto che sia stato raggiunto e formulato un accordo tra l'amministrazione del comune di Cavallasca e la prefettura di Como in ordine alla situazione di dissesto finanziario e alla relativa procedura di riequilibrio finanziario, così come stabilito dall'articolo 243-bis del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, e, in caso di risposta affermativa, in quali termini sia stato definito, considerando anche che, come già esposto in premessa, è stabilito, dallo stesso articolo, che «la predetta procedura non può essere iniziata qualora sia decorso il termine assegnato dal prefetto, con lettera notificata ai singoli consiglieri, per la deliberazione del dissesto»;
   se il Ministro interrogato non ritenga opportuno assumere le iniziative di competenza per dare seguito al procedimento di scioglimento del consiglio comunale di cui in premessa e al relativo commissariamento, così come previsto dal comma 1, lettera c), e dal comma 2 dall'articolo 141 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, tenuto conto che, come risulta evidente dai fatti esposti in premessa, la situazione finanziaria del comune di Cavallasca presenta esattamente la fattispecie giuridica disciplinata nel predetto articolo, al fine di ripristinare una situazione di legalità e, nello specifico, permettere di avviare al più presto il risanamento economico dell'ente per evitare il più possibile di arrecare pregiudizio, in termini di fornitura di servizi e di imposizione tributaria, ai cittadini. (4-13492)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

amministrazione locale

amministrazione regionale

societa' di servizi