ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/13483

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 637 del 14/06/2016
Firmatari
Primo firmatario: RIZZO GIANLUCA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 14/06/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
COLONNESE VEGA MOVIMENTO 5 STELLE 14/06/2016
BRESCIA GIUSEPPE MOVIMENTO 5 STELLE 14/06/2016
LOREFICE MARIALUCIA MOVIMENTO 5 STELLE 14/06/2016


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELL'INTERNO
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
  • MINISTERO DELLA DIFESA
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 14/06/2016
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 14/06/2016
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 06/07/2016
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

SOLLECITO IL 29/09/2016

SOLLECITO IL 16/01/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-13483
presentato da
RIZZO Gianluca
testo di
Martedì 14 giugno 2016, seduta n. 637

   RIZZO, COLONNESE, BRESCIA e LOREFICE. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'interno, al Ministro della giustizia, al Ministro della difesa . — Per sapere – premesso che:
   con un'intesa regolata da un contratto di comodato d'uso gratuito trentennale e rinnovabile, stipulato in data 17 agosto 2001, la diocesi di Piazza Armerina affida alla Fondazione «Istituto di promozione umana “Mons. Francesco Di Vincenzo”» la responsabilità di ideare, avviare e condurre un progetto di redenzione sociale dedicato ai detenuti e alle loro famiglie presso il fondo rurale storico – 40 ettari in uno splendido contesto paesaggistico – appartenuto alla famiglia Sturzo, in contrada Russa dei Boschi alle porte di Caltagirone, di proprietà del seminario della Diocesi armerina;
   sono membri della fondazione Di Vincenzo con l'incarico di presidente onorario, il vescovo di Piazza Armerina Monsignor Pennisi e nella qualità di presidente del consiglio di amministrazione il dottor Martinez, originario di Enna, il quale ricopre medesima carica presso il comitato nazionale di servizio dell'associazione laica «Rinnovamento nello Spirito Santo»;
   il 4 ottobre 2009, a conclusione del convegno Internazionale Sturziano, il presidente Martinez ha inaugurato con l'allora Ministro della giustizia onorevole Angelino Alfano (NCD), alla presenza del Sottosegretario alle politiche della famiglia, pro tempore senatore Carlo Amedeo Giovanardi (NCD) e del presidente della provincia di Catania pro tempore Giuseppe Castiglione (NCD), il polo di eccellenza «Mario e Luigi Sturzo» per l'accompagnamento spirituale e la professionalizzazione degli ex detenuti; si tratta di un progetto pilota nel campo del sostegno alla genitorialità, al ricongiungimento e alla ricostruzione dell'unità familiare, alla responsabilizzazione reciproca del detenuto ed ex detenuto e della famiglia, all'individuazione di un percorso di promozione umana, formazione e inserimento sociale e lavorativo da avviare proprio presso il «Fondo Sturzo»;
   tale progetto è stato avviato grazie ad un protocollo d'intesa stipulato dalla Fondazione Di Vincenzo e dal Ministro della giustizia; nell'ambito di tale protocollo è stato previsto l'avvio del progetto ANREL (Agenzia nazionale reinserimento e lavoro), con un finanziamento iniziale di 4,8 milioni di euro;
   in un rapporto sullo stato delle carceri della Onlus Antigone, venne però definito il progetto ANREL sconosciuto in campo penitenziario, suscitando notevoli polemiche tra il Martinez e il dipartimento dell'amministrazione penitenziaria che decise di sospendere il finanziamento presso il fondo Sturzo per via delle perplessità generate dall'entità dei fondi stanziati inizialmente (4,8 milioni di euro) e al loro complessivo utilizzo;
   il 22 febbraio 2016, su un articolo di stampa online, che s'intitolava: – Nasce in Sicilia la prima «cittadella mobile giubilare» – si riferiva di accordi tra la diocesi di Piazza Armerina e i ministeri di difesa e interno per realizzare il primo ospedale da campo, attraverso la creazione della prima cittadella mobile che farà da città giubilare dell'accoglienza e della solidarietà, grazie anche alla collaborazione dell'ordinariato militare;
   la cittadella giubilare — ospedale da campo «Papa Francesco», sorgerà, così come riportato anche su La Sicilia del 27 maggio 2016, presso il fondo rurale storico dei fratelli Mario e Luigi Sturzo di Contrada Russa dei Boschi, per accogliere tutte le situazioni di disagio e di povertà presenti nella realtà locale siciliana;
   dalla lettura della bozza di progetto redatto dal Ministero dell'interno, si legge che gli obiettivi dell'iniziativa saranno: intercettare e assorbire le condizioni di emarginazione sociale dei soggetti svantaggiati a forte rischio di esclusione sociale, implementare azioni e attività qualificate e qualificanti per i soggetti target orientate all'integrazione e al loro reinserimento sociale e lavorativo attraverso progetti articolati di sviluppo locale e territoriale; determinare la complementarietà e l'integrazione tra le risorse economiche (finanziamenti) attraverso progetti innovativi, elaborati proposti per lo sviluppo dell'area e del territorio;
   tra i soggetti coinvolti si riferisce di «enti datoriali e di scopo già interessati preliminarmente» e tra le attività da svolgere con il dipartimento delle libertà civili e dell'immigrazione del Ministero dell'interno si riferisce di «opere di ristrutturazioni d'immobili», senza meglio identificare né con quale criterio di trasparenza saranno individuati gli enti datoriali e gli immobili stessi oggetto di ristrutturazioni;
   è notizia dell'8 giugno 2016, del grave fatto di cronaca avvenuto presso l'accampamento di San Ferdinando, alle porte di Rosarno, in cui un carabiniere reagisce ad un tentativo di aggressione di un extracomunitario ferendolo a morte con la pistola d'ordinanza. L'accampamento è una baraccopoli di braccianti che nel periodo invernale ospita migliaia di immigrati impegnati nella raccolta delle arance nella piana di Gioia Tauro;
   appare agli interroganti riscontrabile un drammatico sillogismo tra quanto avvenuto a Rosarno e l'idea di poter ospitare in un bosco centinaia di persone socialmente svantaggiate –:
   se l'accordo siglato tra Ministero dell'interno e diocesi di Piazza Armerina per la realizzazione della «Cittadella Giubilare» sarà oggetto di finanziamenti pubblici e, in caso affermativo, secondo quali linee di finanziamento e con quali criteri di trasparenza saranno individuati gli enti datoriali e i proprietari degli immobili oggetto di ristrutturazioni richiamati nel progetto ministeriale;
   se siano in grado di chiarire come s'intende favorire l'integrazione dei soggetti beneficiari dell'iniziativa di cui in premessa ospitati in una struttura isolata dal principale centro abitato distante 15 chilometri, nonché come si vuol gestire, in un'unica struttura, il disagio, tra immigrati, detenuti e nuovi poveri;
   quanti ex detenuti siano stati integrati nella società civile, secondo quanto risulta al dipartimento dell'amministrazione penitenziaria del Ministero di giustizia, attraverso le attività di recupero erogate all'interno del Fondo Sturzo di Caltagirone, associazione beneficiaria di finanziamenti pubblici;
   se non s'intenda rivedere l'accordo tra Ministero dell'interno e diocesi di Piazza Armerina, anche alla luce di favorire un incontro con gli abitanti del borgo di Santo Pietro, frazione di Caltagirone, che, a quanto consta agli interroganti, vedono minacciate le possibilità di sviluppo turistico-ambientale della riserva naturale orientale «Bosco di Santo Pietro» distante solo pochi chilometri dal Fondo Sturzo;
   sulla base di quali presupposti ed elementi di valutazione si sia pervenuti all'accordo tra il Governo e la diocesi di Piazza Armerina, di cui in premessa;
   quale sarà il ruolo del Ministero della difesa e dell'ordinariato militare d'Italia nella realizzazione dell'ospedale da Campo e se avrà incidenza su capitoli di spesa del Ministero stesso. (4-13483)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

detenuto

esclusione sociale

integrazione sociale