ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/13474

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 636 del 13/06/2016
Firmatari
Primo firmatario: CANCELLERI AZZURRA PIA MARIA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 13/06/2016


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 13/06/2016
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 13/06/2016
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO delegato in data 01/07/2016
Stato iter:
13/12/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 13/12/2016
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 13/12/2016

CONCLUSO IL 13/12/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-13474
presentato da
CANCELLERI Azzurra Pia Maria
testo di
Lunedì 13 giugno 2016, seduta n. 636

   CANCELLERI. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, al Ministro dello sviluppo economico . — Per sapere – premesso che:
   Mussomeli può vantare una serie di siti archeologici e aree di interesse culturale di straordinario valore e potenzialità;
   il comune ha acquisito una «carta archeologica del territorio» di cui è in possesso da circa vent'anni, che elenca in dettaglio i beni di interesse presenti nella sua giurisdizione, dal castello Manfredonico, all'Antiquarium comunale, ai siti archeologici di Polizzello, Raffe, e poi Tre Fontane, Grotte, ed ancora ad un altro centinaio di aree e siti per i quali ad oggi non sono nemmeno partite le attività di scavo;
   al momento, si rileva che verso questi importanti siti non vi è alcuna attenzione e si constata un generalizzato stato di incuria e di disinteresse;
   se non si interviene contro l'incuria, i rischi concreti ed attuali consistono nella perdita di uno strumento di crescita e di ricchezza, nel decadimento irrimediabile dei beni, nel fiorire di una depredazione e di un traffico criminale ovvero nell'abbandono di questo patrimonio a favore di soggetti privati, anziché – come doveroso – dell'intera comunità, possibile abuso da parte di imprenditori o comuni cittadini a intervenire ed edificare là dove invece si trovano importanti testimonianze del nostro passato –:
   se il Governo intenda porre in essere attività e interventi, per quanto di competenza, al fine di verificare lo stato dei beni e della loro gestione;
   se il Governo intenda accertare, per quanto di competenza, se siano verificati episodi di vandalismo o sottrazione o altro;
   se il Governo intenda porre in essere iniziative al fine di consentire la rivalutazione e la valorizzazione del patrimonio storico, archeologico e culturale del territorio. (4-13474)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Martedì 13 dicembre 2016
nell'allegato B della seduta n. 713
4-13474
presentata da
CANCELLERI Azzurra Pia Maria

  Risposta. — Si riscontra l'atto di sindacato ispettivo in esame, nel quale l'interrogante, premesso che il comune di Mussomeli vanta una serie di siti archeologici e aree di interesse culturale di straordinario valore e potenzialità, e che alcuni versano in uno stato di incuria e di disinteresse, chiede se il Ministero intenda porre in essere attività e interventi, per quanto di competenza, al fine di verificare lo stato dei beni e della loro gestione, nonché porre in essere iniziative al fine di consentire la rivalutazione e la valorizzazione del patrimonio storico, archeologico e culturale del territorio.
  Occorre premettere ancora una volta che, come certamente noto anche all'interrogante, tutte le competenze dello Stato in materia di «antichità, opere artistiche e musei, nonché di tutela del paesaggio», già da lungo tempo sono state trasferite alla Regione Sicilia, in virtù dell'articolo 14, lettera
n), del relativo Statuto, approvato con regio decreto-legge 15 maggio 1946, n. 455 (convertito nella legge costituzionale 26 febbraio 1948, n. 2) e delle disposizioni contenute nel decreto del Presidente della Repubblica 30 agosto 1975, n. 637, recante «Norme di attuazione dello statuto della Regione Siciliana in materia di tutela del paesaggio e di antichità e belle arti». Pertanto, in questa sede è possibile riferire solo quanto è stato comunicato, in spirito di leale collaborazione fra istituzioni, dall'Assessorato dei beni culturali e dell'identità siciliana della Regione Sicilia con nota dell'ottobre 2016, nonché dalla Prefettura – Ufficio Territoriale del Governo di Caltanissetta con nota dell'ottobre 2016.
  Il sito archeologico di Polizzello è centro della media età del bronzo. L'insediamento, che si trova a circa dieci chilometri a nord-est dell'abitato di Mussomeli, risale al XIX secolo a.C. ma l'area, denominata «Montagna di Polizzello», fu abitata fin dall'XI e fino al VI secolo a.C.. L'area è articolata in terrazze: sulla cima dell'altura si trova l'acropoli, edificata a cavallo tra l'XI e il IX secolo a.C., mentre il livello sottostante è occupato dall'abitato di età preistorica e arcaica e, sulle pendici e sui fianchi della «Montagna», si sviluppa invece la necropoli. La prima campagna di scavo, sotto la direzione di Paolo Orsi, risale alla prima metà degli anni ’20 e ha interessato l'acropoli.
  L'intera zona archeologica di Polizzello (la «Montagna»), che è estesa più di 83 ettari, è di proprietà del demanio storico-artistico e culturale della Sicilia ed è interamente recintata.
  Con d.a. n. 2707 del 30 ottobre 1986, ai sensi della legge n. 1089 del 1939, l'area è stata dichiarata di importante interesse archeologico.
  La Soprintendenza di Agrigento prima e quella di Caltanissetta dopo, a partire dal 1984/85, hanno ripreso sistematicamente le ricerche riportando alla luce il complesso santuariale dell'acropoli. Dal giugno 2004 al luglio del 2008 sono stati realizzati i lavori di valorizzazione dell'area archeologica di Polizzello, per un importo di euro 2.471.092,05, finanziati con fondi POR Sicilia 2000/2006.
  Nel 2012 l'assessorato dei beni culturali e dell'identità siciliana ha approvato e finanziato il progetto esecutivo di completamento relativo ai lavori di valorizzazione, promozione, salvaguardia e restauro dell'area archeologica di Polizzello in territorio di Mussomeli per un importo complessivo di euro 405.000,00.
  Il sito di Raffe, abitato fin dal II millennio a.C. e fino al medio evo, è un'altura gessosa posta a metà strada tra l'abitato di Mussomeli e quelli di Bompensiere e Montedoro. Nonostante raggiunga la modesta quota di 423 m., il sito viene definito «Monte Raffe» in quanto rappresenta una vera e propria emergenza che domina il territorio limitrofo a 360 gradi, in posizione strategica sulla valle del Gallo d'Oro alla confluenza del Salito con il torrente Fiumicello.
  L'abitato è di età ellenistica classica, disposto su terrazzamenti che si dipartono dalla parte più alta della montagna, con cinta muraria sul lato meridionale, santuari fuori le mura e numerose tombe a «grotticella» sui fianchi orientale e settentrionale.
  L'area appartiene in parte al demanio storico-artistico e culturale della Sicilia, 17 ettari circa, e in parte al Comune di Mussomeli, 34 ettari.
  L'individuazione del sito, che risale al 1956/57, si deve Antonino Salinas, ma le prime indagini sono state eseguite a partire dal 1983 e fino al 1995-96.
  Ulteriori indagini sono state portate a termine successivamente, tra il 2007 e il 2008, dalla Soprintendenza di Caltanissetta.
  Viene riferito di indagini finalizzate alla verifica della compatibilità tra eventuali ritrovamenti e le infrastrutture da realizzare (sentieri, parcheggi, piantumazioni, ecc.) con il progetto dei lavori di sistemazione del Parco dell'Area archeologica di contrada Raffe, denominato Byo Valley, ammesso a finanziamento PIT (Progetto integrato territoriale) e gestito dalla Provincia regionale di Caltanissetta e dal Comune di Mussomeli per un importo complessivo di euro 2.788.867,25.
  La competente Soprintendenza beni culturali di Caltanissetta, incaricata della sorveglianza dei lavori, ha condotto una campagna di scavo, per un importo di euro 477.000,00.
  All'interno della vasta area, espropriata di proposito dal comune di Mussomeli per la realizzazione del parco, le numerose importanti testimonianze portate alla luce hanno determinato la necessità di apportare sostanziali modifiche al progetto dei lavori e di redigere una variante al progetto finanziato.
  Il sito archeologico di Grotte è costituito da un'ampia vallata, a sud-ovest di Mussomeli, frequentata inizialmente in età preistorica e interessata da resti di strutture murarie di un antico insediamento romano di epoca imperiale e da due alture di pietra calcarea, con grotte scavate, databili IV-VI sec. a.C.
  L'area, di proprietà privata, è gravata, con d.a. 5602 del 18 maggio 1992, da dichiarazione di notevole interesse archeologico ai sensi della legge 1089/39.
  Le aree archeologiche del territorio del comune di Mussomeli sono inserite nel Piano paesaggistico regionale, approvato con d.a. n. 1858 del 2 luglio 2015, all'interno del paesaggio locale 6 «Area delle colline di Mussomeli», e alle stesse è stato attribuito il livello di tutela 3.
  Il territorio di Mussomeli è stato abitato fin dall'antichità da popolazioni indigene ed è stato da sempre oggetto di particolare attenzione da parte della Soprintendenza di Caltanissetta, proprio in quanto rappresenta «... la chiave per la comprensione delle dinamiche socio-politiche degli indigeni che abitavano l'entroterra siciliano tra gli inizi della preistoria e il periodo dello sviluppo coloniale dei greci».
  Le aree archeologiche del territorio di Mussomeli, tutte sottoposte a tutela, coprono una superficie che supera complessivamente i 150 ettari e, tenuto conto della particolare complessità e della straordinaria ricchezza, sono state al centro di attività e iniziative finalizzate alla salvaguardia, alla valorizzazione ed alla fruizione del patrimonio archeologico. Compatibilmente con le risorse finanziarie disponibili, sono state intraprese azioni a più livelli che, a seconda delle priorità e delle contingenze, si sono concretizzate attraverso i procedimenti di vincolo, le campagne di scavo, i progetti di valorizzazione e anche, più semplicemente, attraverso la realizzazione di opere finalizzate alla dissuasione ed al contenimento del fenomeno degli scavi clandestini.
  A seguito delle campagne di scavo, che hanno interessato soprattutto le aree di Polizzello e Raffe, sono stati promossi convegni e giornate di studio, con il coinvolgimento di esperti e studiosi a vario titolo, che hanno apportato significativi contributi alla ricerca, alla lettura e interpretazione delle strutture e dei reperti.
  Tutte le aree archeologiche del territorio di Mussomeli sono mantenute in buono stato di conservazione e le condizioni del patrimonio sottoposto a tutela sono periodicamente verificate dal personale della Soprintendenza.
  Inoltre, il dipartimento dei beni culturali e dell'identità siciliana ha recentemente nominato un «ispettore onorario», anche per il territorio di Mussomeli, per la sorveglianza dei siti sottoposti a tutela.
  Gli scavi clandestini, che periodicamente affliggono il territorio, vengono tempestivamente segnalati dagli ispettori onorari che provvedono inoltre a relazionare su qualsivoglia anomalia riscontrata.
  La stazione dei carabinieri di Mussomeli e il Nucleo tutela patrimonio dei Carabinieri di Palermo operano incessantemente sul territorio e svolgono la propria attività di repressione sulle attività di sciacallaggio e di saccheggi di concerto con la Soprintendenza di Caltanissetta.
  In particolare, in data 19 settembre 2010, sono stati deferiti all'autorità giudiziaria 4 soggetti sorpresi all'interno del sito archeologico contrada «Monte Raffa» per violazioni in materia di ricerche archeologiche e di impossessamento di beni culturali appartenenti allo Stato, con il sequestro di oggettistica di interesse archeologico, nonché di un escavatore ed attrezzi per gli scavi.
  Si segnala altresì che nel mese di ottobre 2013 ignoti hanno danneggiato i due lucchetti che assicurano la chiusura di un cancello della recinzione del sito in corrispondenza della contrada Polizzello. Anche questo fatto è stato denunciato dalla Soprintendenza alla stazione dei carabinieri di Mussomeli per i beni culturali ed ambientali di Caltanissetta.
  Inoltre, in data 3 settembre 2015, presso il sito archeologico sito in contrada «Monte Raffa», è stata verificata l'esistenza di uno scavo abusivo. Il fatto è stato denunciato alla Stazione carabinieri di Mussomeli dalla Soprintendenza e contestualmente segnalato dalla medesima al Nucleo carabinieri tutela patrimonio culturale di Palermo.
  Si rappresenta, infine, che il Comando provinciale dei carabinieri ha comunicato l'assenza di danneggiamento nei confronti dell’
Antiquarium comunale, che risulta regolarmente custodito, e del Castello Manfredonico, sito nella periferia del centro abitato di Mussomeli, nei confronti del quale è invece segnalato un pericolo di crollo che interessa un costone di roccia, pericolo che risulta noto sia al Comune di Mussomeli che alla Soprintendenza.
  In merito all'annoso problema della prevenzione degli incendi nel periodo estivo, anche quest'anno è stata approntata dalla Soprintendenza di Caltanissetta una perizia (n. 5 del 26 aprile 2016) per le «Operazioni di staglia-fuoco nelle aree demaniali archeologiche e culturali della giurisdizione della Soprintendenza di Caltanissetta» il cui finanziamento, a carico del capitolo 776015 relativo a «spese per l'esplorazione e scavi archeologici, per la custodia e l'agibilità, conservazione e restauro dei monumenti archeologici e delle zone archeologiche...», non ha potuto trovare adeguata copertura per indisponibilità di fondi.
  Tuttavia, in virtù di una convenzione dell'agosto 2013 stipulata tra il dipartimento dei beni culturali e l'azienda foreste demaniali della Regione Siciliana, è stata ottenuta la collaborazione del distaccamento forestale competente per territorio ad effettuare servizi di prevenzione, repressione e controllo mirati alla salvaguardia del patrimonio archeologico.
  Ad oggi, conclude il documento inviato dall'assessorato della regione, in considerazione della notevole estensione delle aree archeologiche e delle risorse finanziarie messe a disposizione, si ritiene che la Soprintendenza beni culturali di Caltanissetta abbia indubbiamente promosso e attivato tutte le misure atte alla rivalutazione e valorizzazione del patrimonio storico archeologico e culturale del territorio di Mussomeli.
  Infine, è appena il caso di aggiungere che lo statuto della regione e le relative norme di attuazione, precedentemente citate, ostano all'intervento del Ministero auspicato dall'interrogante.

La Sottosegretaria di Stato per i beni e le attività culturali e il turismoIlaria Carla Anna Borletti dell'Acqua.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

patrimonio culturale

archeologia

sito storico