ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/13467

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 635 del 10/06/2016
Firmatari
Primo firmatario: DI MAIO LUIGI
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 10/06/2016


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA DIFESA
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA DIFESA delegato in data 10/06/2016
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

SOLLECITO IL 15/06/2016

SOLLECITO IL 29/07/2016

SOLLECITO IL 28/10/2016

SOLLECITO IL 09/01/2017

SOLLECITO IL 30/03/2017

SOLLECITO IL 30/05/2017

SOLLECITO IL 28/07/2017

SOLLECITO IL 30/10/2017

SOLLECITO IL 18/12/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-13467
presentato da
DI MAIO Luigi
testo di
Venerdì 10 giugno 2016, seduta n. 635

   LUIGI DI MAIO. — Al Ministro della difesa, al Ministro della salute . — Per sapere – premesso che:
   le risultanze mediatiche, parlamentari e non in ultimo sanitarie hanno evidenziato che, nonostante il cosiddetto «tempo di pace», nelle Forze armate italiane, è in corso una «strage di innocenti», a seguito di patologie asbesto correlate;
   si apprende dunque che negli scorsi decenni molti militari sono stati esposti a fibre di amianto le quali fanno parte di componentistiche di mezzi in dotazione, quali elicotteri, navi, mezzi pesanti e altro;
   il Ministro della difesa, rispondendo il 10 agosto 2015 all'interrogazione a risposta scritta presentata dal firmatario del presente atto n. 4-08875, ha dichiarato che risultano 405 casi di «malattia asbesto correlati» con 211 decessi nello stesso periodo, in particolare: 45 decessi in Aeronautica, 50 nei Carabinieri, 39 nell'Esercito e 77 nella Marina militare;
   tuttavia, nel 2012, un addetto stampa della Marina militare ha dichiarato che «l'amianto è stato rimosso completamente solo sul 29 per cento e parzialmente sul 54 per cento delle 148 navi contaminate»;
   tale dichiarazione lascia chiaramente intendere che tuttora i militari della Marina militare sono imbarcati su navi che non sono state ancora bonificate o quantomeno non del tutto bonificate rispetto all'amianto utilizzato, che si trova nelle tubature, nei macchinari e persino nelle cabine, con conseguente inevitabile esposizione di tutto il personale a bordo, e anche nelle basi a terra;
   quasi ogni giorno l'Osservato nazionale amianto (ONA) riceve segnalazioni di nuovi casi di patologie asbesto-correlate, che purtroppo sono quasi sempre ad esito infausto e molti altri purtroppo saranno destinati ad ammalarsi per via delle esposizioni avvenute negli scorsi decenni;
   poiché non sussiste una soglia al di sotto della quale il rischio si annulla, e quindi qualsiasi esposizione può essere letale e comunque anticipa i tempi di latenza e quindi diminuisce i tempi di sopravvivenza, per evitare che ci siano altri militari esposti che non lo sono stati prima d'ora, è fondamentale ultimare le bonifiche;
   i cosiddetti «criteri di Helsinki» hanno definitivamente confermato, in sede di recente revisione, la fondatezza dei principi sostenuti dall'ONA, secondo i quali solo la prevenzione primaria, che presuppone di evitare ogni forma di esposizione all'amianto, costituisce l'unico efficace strumento per evitare i nuovi casi di patologie asbesto-correlate, ovvero per diminuire il rischio e non anticipare la latenza per coloro che sono già stati esposti;
   peraltro, pende presso il tribunale penale di Padova un processo penale a carico di 14 alti ufficiali, (tra cui 6 ammiragli) della Marina militare italiana, imputati di «omicidio colposo e cooperazione nel 7 delitto colposo», in ragione della morte sospetta di decine e decine di militari;
   la difesa di molti militari malati e familiari di quelli deceduti ha chiesto ed ottenuto che il tribunale di Padova autorizzasse la citazione del Ministero della difesa quale responsabile civile, perché risponda in solido con gli imputati di tutti i danni cagionati dai reati contestati; il difensore di alcune delle parti civili che si sono costituite nel suddetto procedimento penale e ha ritenuto di non condividere la decisione del Ministero della difesa di far assistere gli ufficiali imputati dall'Avvocatura generale dello Stato e, quindi, con costi per i contribuenti, in assenza di segnalazione delle condotte di cui al capo d'imputazione alla competente Corte dei Conti;
   l'ONA ha costituito un dipartimento per l'assistenza medica e legale dei marinai esposti e vittime dell'amianto e dei loro familiari, il cui coordinatore si è fatto portavoce del grido di dolore delle vittime e anche di numerosi militari che sono ancora in servizio, chiedendo al nuovo Capo di Stato maggiore della Marina militare, ammiraglio Valter Girardelli, che si insedierà il 21 giugno 2016, di «portare a termine le bonifiche nel rispetto della sacralità della vita umana, lesa dalle esposizioni all'amianto, dannose per la salute»;
   i numeri forniti dal Ministro della difesa circa il numero dei casi di patologie asbesto-correlate e dei decessi non coincidono con quelli a disposizione dell'ONA. Ciò è dovuto soprattutto al mancato coordinamento tra le diverse banche dati: in quella dell'INAIL, che è in possesso di tutti i dati sui casi gli mesotelioma che pubblica nel relativo registro, risultano 621 casi, censiti nella tabella 26 a pagina 76 del V rapporto;
   inoltre, vanno censite anche le altre patologie asbesto-correlate, tra le quali il tumore polmonare, le asbestosi, con le relative complicanze e altro, in modo da avere l'esatto quadro del fenomeno epidemico in corso e definire le responsabilità ai vari livelli e adottare ulteriori misure preventive;
   i vertici della Marina militare che in passato hanno omesso di rendere edotto il personale dei rischi per la salute insiti negli ambienti di vita e di lavoro a causa della presenza di amianto, tanto all'interno delle navi militari che degli altri ambienti frequentati dagli stessi per ragioni di servizio, oltreché di informarli dei rischi ulteriori prodotti dalle lavorazioni cui erano adibiti, dalle polveri che respiravano e dallo stesso uso di dotazioni di bordo contenenti amianto (guanti, tute e coperte ignifughe), a quanto consta all'interrogante continuerebbero a far imbarcare i militari a bordo delle navi dove è stata riscontrata la presenza di amianto e le bonifiche iniziate tardivamente, non risultano ancora portate a compimento –:
   se il Ministro della difesa sia a conoscenza della presenza di amianto sulle unità navali e sulle basi della Marina militare e quanti siano i siti ancora da bonificare;
   quanti siano i militari della Marina militare attualmente imbarcati a bordo delle unità navali esposti al rischio di amianto;
   se il personale della Marina militare imbarcato sulle unità navali non ancora bonificate, sia stato informato circa il rischio morbigeno per esposizione all'amianto;
   se il personale militare imbarcato sia stato dotato dei dispositivi di protezione individuale (DPI);
   se i Ministri interrogati intendono intraprendere nell'immediato a tutela del personale della Marina militare esposto all'amianto;
   se risulti al Ministro interrogato che gli alti ufficiali della Marina, imputati di omicidio e lesioni, nel processo cosiddetto «Marina Bis», pendente innanzi il tribunale di Padova siano assisti dall'Avvocatura dello Stato;
   se il Ministro della difesa sia conoscenza del fatto che il Ministero è stato citato come responsabile civile per la condotta degli imputati, così come contestato, e che in caso di accertata responsabilità penale verrà condannato in solido con gli imputati al risarcimento dei danni da reato;
   se il Ministro della difesa e le autorità competenti del Ministero abbia segnalato alla Corte dei Conti la condotta degli imputati, anche in ragione dei profili connessi all'eventuale danno erariale, che, ad avviso dell'interrogante, si è già determinato per la lesione all'immagine e per la lesione della salute di molti dipendenti civili e militari del Ministero della difesa;
   se i Ministri interrogati intendano istituire un servizio di sorveglianza sanitaria per il personale militare e civile della Marina militare esposto ad amianto.
(4-13467)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

amianto

sostanza pericolosa

marina militare