ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/13456

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 635 del 10/06/2016
Firmatari
Primo firmatario: NASTRI GAETANO
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA-ALLEANZA NAZIONALE
Data firma: 10/06/2016


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
MINISTERO DELL'INTERNO 10/06/2016
MINISTERO DELL'INTERNO 10/06/2016
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA GIUSTIZIA delegato in data 31/08/2016
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-13456
presentato da
NASTRI Gaetano
testo di
Venerdì 10 giugno 2016, seduta n. 635

   NASTRI. — Al Ministro dell'interno, al Ministro della giustizia . — Per sapere – premesso che:
   secondo quanto risulta da un articolo pubblicato dal quotidiano economico: « Il Sole 24 ore» il 28 maggio 2016; da un documento elaborato dalla direzione nazionale antimafia e antiterrorismo datato marzo 2016, si evince un quadro socioeconomico considerato drammatico, a causa degli investimenti finanziari derivanti dal narcotraffico all'interno della società civile, le cui impressionanti capacità di generare utili pari al 90 per cento del suo fatturato complessivo rappresentano un dato che non ha eguali in alcun comparto economico;
   al riguardo, dalla relazione del pool si evince che, senza misure legislative in grado di reprimere l'avanzata del fenomeno criminale, la direzione che si percorre, condurrà a sistemi economici e sociali nei quali, progressivamente, i beni e servizi acquistati dai supermercati, ai ristoranti, agli alberghi, saranno in larga parte forniti dall'emanazione di associazioni criminali;
   in tale prospettiva, prosegue l'articolo suesposto, per qualsiasi persona onesta, entrare sul mercato e iniziare qualsiasi attività economica, sarà nella sostanza come partecipare ad una gara truccata, considerando che i concorrenti potranno lavorare in perdita, disponendo di liquidità gratuita e quasi illimitata;
   quanto affermato dalla direzione nazionale antimafia e antiterrorismo, è infatti avvalorato dai recenti sequestri, di attività commerciali e del terziario, avvenuti nella regione Campania e a Roma, riconducibili ad una holding che gestiva una serie di attività illecite;
   secondo Unodoc (l'ufficio dell'Onu che si occupa di droghe e crimine), inoltre, il narcotraffico, a livello globale, rappresenta il più grande affare per il crimine transnazionale, ed equivale all'1 per cento del prodotto interno lordo mondiale, pari a circa 560 miliardi di euro, aggiungendo che le stime, sull'incidenza del narcotraffico sul prodotto interno lordo italiano oscillano fra lo 0,4 per cento e il 3,9 per cento con un valore medio del 2,15 per cento, pari al valore dell'intera produzione agricola nazionale, ovvero a circa la metà dell'incidenza sul prodotto interno lordo nazionale dell'intera filiera produttiva e commerciale generata dal settore automobilistico (nazionale e non): dai produttori di parti meccaniche fino alla rete dei concessionari;
   sul piano nazionale, considerando il fatturato di, circa 30 miliardi di euro annui, detratti progressivamente il 10 per cento di costi, il 10 per cento di investimenti in altre attività criminali e il 10 per cento dovuto all'attività repressiva dello Stato, le mafie narcotrafficanti reinvestono circa 20 miliardi di euro in attività finanziarie ed economiche diverse dal loro specifico settore;
   in definitiva, rileva la relazione della direzione nazionale antimafia e antiterrorismo, è necessario ampliare lo spettro delle attività d'intercettazione, verso la sfera delle professioni e della finanza, essendo tali settori in grado di spostare la fetta più consistente di denaro, anche attraverso interventi di riforma che obblighino i gestori delle reti di comunicazione via pc, motori di ricerca internet, social network, sistemi di comunicazione come Whatsapp ad avere una sede legale in Italia per evitare lunghissime e sfibranti rogatorie internazionali;
   la procura nazionale, a tal fine, sollecita la necessità di procedere ad alcuni istituti procedurali che, pur mantenendo intatta l'autonomia delle direzione nazionale antimafia nello svolgimento delle indagini, consentano alla direzione nazionale antimafia e antiterrorismo d'intervenire, laddove si ravvisi una vera e propria inerzia, avocando le indagini;
   al riguardo, gli strumenti andrebbero integrati con la previsione di poteri nella gestione del sistema degli agenti sotto copertura, non soltanto verso gli organi giudiziari, ma anche verso la polizia giudiziaria, senza tralasciare tuttavia il rafforzamento dei ranghi, tenuto conto che il numero complessivo dei pubblici ministeri addetti alle 26 direzione distrettuali antimafia risulta di 166 unità e che pertanto a ciascun magistrato toccano tre nuovi procedimenti all'anno per il delitto di associazione finalizzata al traffico di stupefacenti;
   a giudizio dell'interrogante, il quadro complessivo in precedenza evidenziato, descrive uno scenario estremamente preoccupante e negativo, sia con riferimento all'aspetto finanziario decisamente allarmante, legato ai profitti illeciti del narcotraffico in Italia, che alle misure di contrasto sia legislative che operative sul territorio, evidentemente insufficienti nel fronteggiare le attività criminali che appaiono inarrestabili;
   introdurre interventi incisivi in tempi rapidi, finalizzati al contrasto della criminalità organizzata, che investe nel tessuto economico e sociale 20 dei 30 miliardi di euro complessivamente fatturati all'amo in attività lecite, appare a parere dell'interrogante, indispensabile e necessario considerando gli effetti, che stravolgono la società ed il sistema economico italiano –:
   quali orientamenti Ministri interrogati intendano esprimere, nell'ambito delle proprie competenze, con riferimento a quanto esposto in premessa;
   se condividano l'analisi sulle criticità che emergono dal rapporto della direzione nazionale antimafia che l'interrogante giudica altamente preoccupanti, in ordine al costante aumento, all'interno del sistema sociale ed economico sano del Paese, di denaro illecito proveniente dalle attività criminali, in particolare dal narcotraffico, investito in settori economici e commerciali altamente redditizi;
   in caso affermativo, quali iniziative urgenti e necessarie i Ministri interrogati, intendano intraprendere, per quanto di competenza, al fine di introdurre nuove ed urgenti misure repressive per fronteggiare le attività criminali in Italia, che, così come emerge dall'articolo del quotidiano economico « Il Sole 24 ore» di cui in premessa, generano degli utili elevatissimi per la criminalità organizzata, derivanti in particolare dal narcotraffico, attraverso il reinvestimento all'interno di una pluralità di settori economico-commerciali, con obiettivi di riciclaggio e di occultamento delle medesime attività criminali. (4-13456)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

traffico di stupefacenti

lotta contro la criminalita'

prodotto interno lordo