ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/13449

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 635 del 10/06/2016
Firmatari
Primo firmatario: NASTRI GAETANO
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA-ALLEANZA NAZIONALE
Data firma: 10/06/2016


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 10/06/2016
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-13449
presentato da
NASTRI Gaetano
testo di
Venerdì 10 giugno 2016, seduta n. 635

   NASTRI. — Al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:
   secondo quanto risulta da un articolo pubblicato al quotidiano economico: Il Sole 24 ore il 28 maggio 2016, nel prossimo decreto-legge sulla finanza per la crescita 2, che il Governo dovrebbe emanare a breve, saranno previste misure di finanziamento alternativo al credito erogato dalle banche, in favore delle piccole e medie imprese;
   al riguardo, il suesposto articolo evidenzia che i Pir – Piani individuali di risparmio, Eltif – ovvero i fondi di investimento europeo a lungo termine che rappresentano un nuovo tipo di organismo di investimento collettivo del risparmio introdotto con regolamento UE n. 2015/760 e i fondi comuni che fanno direct lending alle imprese, (ovvero la possibilità di concedere prestiti, ponendo fine alle incertezze normative e interpretative che avevano caratterizzavano i primi interventi), rappresentano degli strumenti finanziari di sostegno al risparmio nei confronti delle piccole e medie imprese;
   l'intervento normativo, che conterrà i medesimi strumenti finanziari, per richiamare il risparmio privato, è destinato ad una vasta platea di risparmiatori, volto in particolare ad indirizzare parte di quella rilevante ricchezza accumulata dagli italiani, (secondo quanto riporta l'articolo in precedenza richiamato, in Italia il risparmio delle famiglie è pari a 3.800 miliardi di euro) verso il sistema delle imprese;
   i vantaggi fiscali legati agli investimenti nei Piani individuali di risparmio, nelle piccole e medie imprese, consistono in un'esenzione d'imposta fino a 30 mila euro all'anno, (fino ad un massimo accumulato di 150 mila euro) accordato a condizione di mantenere l'investimento per almeno tre anni;
   un'ulteriore condizione prevista ed indispensabile è che tali risorse siano finalizzate alle imprese quotate e non, a patto di non avere, un fatturato superiore a 300 milioni di euro;
   secondo le stime del Governo, le misure che s'intendono introdurre, potrebbero garantire circa 10 miliardi di euro, per tale segmento strategico del nostro sistema economico e produttivo, mentre invece si stima un flusso potenziale di 40 miliardi di euro all'anno, che potrebbe arrivare alle piccole e medie imprese con gli Eltif e gli altri strumenti di credit fund;
   l'interesse che ha suscitato (in particolare verso gli operatori finanziari esteri) l'ultimo provvedimento del Governo relativo ai prodotti che consentono direttamente ai fondi comuni di erogare prestiti alle imprese è stato enorme; secondo l'autore dell'articolo pubblicato sul Il Sole 24 ore, tuttavia, quello che ancora manca per i fondi esteri europei è il regolamento attuativo della Banca d'Italia che risulta essere in gestazione e dovrebbe arrivare nelle prossime settimane;
   le suesposte osservazioni a giudizio dell'interrogante, relative all'introduzione di nuovi strumenti di finanza privata in favore delle piccole e medie imprese, risultano interessanti e indispensabili, in particolare, con riferimento alle possibilità di finanziare tale categoria dimensionale aziendale, in maniera alternativa al sistema bancario, i cui criteri di erogazione risultano notoriamente, molto spesso rigidi ed immotivatamente complessi nel sostenere gli investimenti e le attività produttive delle piccole e medie imprese;
   la necessità di agevolare fiscalmente la «canalizzazione» del risparmio verso l'economia reale e conseguentemente di insistere sui provvedimenti a sostegno della patrimonializzazione e della crescita dimensionale delle imprese, a giudizio dell'interrogante, è necessaria ed urgente, sebbene le norme non sono sufficienti, in quanto è necessario un cambiamento culturale, in particolare sugli assetti proprietari e la governance delle imprese italiane, che richiedono una modernizzazione;
   ciononostante, a parere dell'interrogante, senza l'apporto di maggiori capitali, non solo evidentemente di provenienza bancaria, ma utilizzando il grande risparmio delle famiglie italiane, non si creerebbero i presupposti per questa evoluzione verso uno scenario di aziende più grandi, aperte al mercato, alla borsa, all'internazionalizzazione –:
   quali siano gli orientamenti dei Ministri interrogati, per quanto di competenza, con riferimento a quanto esposto in premessa;
   se intendano confermare il contenuto dell'articolo di stampa in precedenza richiamato, secondo cui nel decreto-legge «finanza per la crescita 2» di prossima emanazione; saranno introdotte nuove misure regolatorie relative ai piani individuali di risparmio finalizzate a sostenere il finanziamento delle piccole e medie imprese e in caso affermativo, se i Ministri interrogati intendano prevedere ulteriori iniziative in favore di tale categoria dimensionale aziendale, che a giudizio dell'interrogante, continua a subire in maniera evidente e negativa gli effetti della crisi economico finanziaria, tutt'altro che superata. (4-13449)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

piccole e medie imprese

piccole e medie industrie

risparmio