ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/13411

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 634 del 08/06/2016
Firmatari
Primo firmatario: SORIAL GIRGIS GIORGIO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 08/06/2016


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 08/06/2016
Stato iter:
11/10/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 11/10/2016
LORENZIN BEATRICE MINISTRO - (SALUTE)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 11/10/2016

CONCLUSO IL 11/10/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-13411
presentato da
SORIAL Girgis Giorgio
testo di
Mercoledì 8 giugno 2016, seduta n. 634

   SORIAL. — Al Ministro della salute, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. — Per sapere – premesso che:
   l'impianto produttivo della società «Val Ferro srl» di Prevalle, in provincia di Brescia, è stato sottoposto in questi giorni a sequestro preventivo dai carabinieri del Ros, in esecuzione di un provvedimento richiesto dalla procura distrettuale antimafia di Brescia, poiché, secondo l'accusa, avrebbe smaltito, insieme ai materiali ferrosi, significativi quantitativi di scorie contenenti policlorobifenili (PCB), sostanza altamente inquinante;
   il giudice avrebbe anche disposto la nomina di un amministratore giudiziario e la misura interdittiva del divieto temporaneo di esercitare gli uffici di persone giuridiche e imprese nei confronti del proprietario della società e del figlio, indagati, insieme ad altre 15 persone, per associazione per delinquere finalizzata al traffico illecito di rifiuti speciali pericolosi;
   secondo l'indagine del Ros, e come affermato dai carabinieri, «la Val Ferro, attiva nel settore della raccolta di materiali ferrosi, smaltiva ingenti quantitativi di scorie contenenti PCB, occultandoli tra i carichi destinati al conferimento presso le acciaierie, con il conseguente abbattimento dei costi di smaltimento previsti per i rifiuti speciali pericolosi»;
   alcune riprese effettuate all'esterno dell'azienda confermerebbero i sospetti alla base dell'inchiesta avviata nel dicembre 2014, mostrando in che modo sarebbe avvenuta la ricezione di rottami, lo smistamento a cielo aperto e il successivo carico su camion, fino alla consegna poi in altre aziende;
   la pericolosità dei PCB e le loro potenzialità tossiche sono tristemente note dagli anni settanta: l'esposizione ai PCB al di sopra dei limiti evidenziati dalla ricerca medico-scientifica e definiti dal legislatore, avrebbe effetti patogeni di vario tipo: alterazioni al funzionamento di fegato e pancreas, alterazioni a carico del sistema immunitario, fino al loro grave e riconosciuto effetto cancerogeno (IARC 2013); la valutazione della IARC associa certamente melanoma e probabilmente tumore della mammella e infomi non-Hodgkin con i PCB;
   il nuovo rapporto «Sentieri» dell'Istituto superiore di sanità e dell'Airtum (Associazione italiana registri tumori), che ha indagato il rapporto tra malattie e inquinamento in 44 siti di interesse nazionale, conferma l'ipotesi di un contributo dell'esposizione a PCB all'eziologia di queste patologie –:
   se non considerino necessario attivarsi, per quanto di competenza, per chiarire quali interventi siano già stati effettuati e quali siano previsti per monitorare il percorso compiuto da tali sostanze cancerogene e il danno ambientale avvenuto a causa dell'attività criminale di cui in premessa, nonché gli ulteriori interventi previsti per la messa in sicurezza delle zone conseguentemente contaminate, affinché si possa tutelare la salute dei cittadini coinvolti. (4-13411)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Martedì 11 ottobre 2016
nell'allegato B della seduta n. 690
4-13411
presentata da
SORIAL Girgis Giorgio

  Risposta. — Si risponde all'interrogazione parlamentare in esame, sulla base degli elementi acquisiti dalla Prefettura – Ufficio territoriale del Governo di Brescia.
  L'Agenzia di tutela della salute (Ats) di Brescia ha effettuato, in data 12 luglio 2016, nella sede dell'azienda Val Ferro s.r.l. a Prevalle (Brescia), un sopralluogo congiunto con gli operatori dell’Équipe territoriale-Igiene Garda e con gli operatori dell’Équipe territoriale-Servizio per la prevenzione e la sicurezza negli ambienti di lavoro Garda.
  Peraltro, la sede della Val Ferro s.r.l., azienda in possesso di autorizzazione per il trattamento di rifiuti speciali non pericolosi (rottami ferrosi), non è risultata accessibile, in quanto sottoposta a sequestro preventivo penale al momento del sopralluogo.
  Nel corso dell'ispezione è emerso che il comune di Prevalle aveva già provveduto ad effettuare, in seguito al sequestro, alcuni campionamenti di suolo in aree limitrofe all'azienda, i cui rapporti di prova, pervenuti alla Amministrazione comunale nel giorno della visita ispettiva ed acquisiti presso l'Ufficio tecnico comunale, mostravano assenza di contaminazione, sia da policlorobifenili (PCB) sia da metalli pesanti.
  Per quanto attiene alle acque sotterranee, la Val Ferro s.r.l. è allacciata all'acquedotto pubblico e non vi sono pozzi privati nel perimetro aziendale.
  Ve ne sono, invece, nei pressi; in particolare, due ad utilizzo industriale (a 50 e 200 metri di distanza) ed uno ad uso irriguo (a 120 metri di distanza).
  Al riguardo, l'ufficio tecnico comunale ha espresso l'intenzione di effettuare una ricerca di eventuali contaminanti.
  Relativamente ai pozzi pubblici, questi sono collocati a 600 e 2.000 metri dall'azienda stessa.
  Circa le acque di dilavamento, il personale dell'Ats ha rilevato, alle evidenze esterne, la presenza di pavimentazione in cemento lisciato.
  Le acque di prima e seconda pioggia risultano confluire, previo trattamento di separazione e successiva filtrazione tramite filtro a coalescenza e carboni attivi, rispettivamente, nella fognatura pubblica e negli strati superficiali del sottosuolo.
  L'Agenzia regionale per la protezione dell'ambiente (Arpa) della Lombardia ha in corso, su disposizione dell'autorità giudiziaria, le analisi delle acque di prima e seconda pioggia, nonché dei materiali ferrosi, i cui esiti l'Ats intende acquisire per le conseguenti valutazioni e gli eventuali seguiti di competenza.
  Per quanto riguarda gli aspetti relativi all'applicazione degli adempimenti previsti dalle norme di sicurezza dei lavoratori, non potendo il personale dell'Ats accedere all'azienda, né acquisire documentazione, sono stati avviati contatti con il medico competente per avere riscontri in merito alla sorveglianza sanitaria.
  Complessivamente, dalle evidenze documentali e dai primi riscontri sui suoli attorno all'azienda Val Ferro s.r.l. effettuati dal Comune di Prevalle, l'Azienda di tutela della salute di Brescia ritiene che non emergano elementi tali da indurre a considerare presente una contaminazione incidente sulla catena alimentare.
  Per completezza, l'Amministrazione comunale di Prevalle, al fine di tutelare la salute dei propri cittadini e per salvaguardare il territorio, oltre alle analisi sui campioni di terreno prelevati in aree attigue al sedime aziendale – che hanno dato esito negativo intende – intende proseguire con ulteriori campionamenti di terreno nelle aree circostanti all'azienda, nonché con le analisi dell'acqua dei pozzi di prima falda ad essa contigui.
  Inoltre, il Comune ha proposto ai cittadini residenti in prossimità della azienda Val Ferro s.r.l. la possibilità di effettuare gratuitamente, su base volontaria, analisi ematiche per la ricerca di eventuali contaminazioni da PCB.
  Da ultimo, si rappresenta che la provincia di Brescia, non avendo ricevuto alcuna formale segnalazione da parte degli organi coinvolti circa gli esiti degli accertamenti effettuati presso l'insediamento in questione, non ha adottato alcun provvedimento, riservandosi di chiedere alla competente Procura della Repubblica copia dei verbali di sopralluogo per le eventuali azioni di competenza.
La Ministra della saluteBeatrice Lorenzin.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

sostanza tossica

politica sanitaria

eliminazione dei rifiuti