ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/13405

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 634 del 08/06/2016
Firmatari
Primo firmatario: BORGHI ENRICO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 08/06/2016


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 08/06/2016
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-13405
presentato da
BORGHI Enrico
testo di
Mercoledì 8 giugno 2016, seduta n. 634

   BORGHI. — Al Ministro dello sviluppo economico . — Per sapere – premesso che:
   negli ultimi mesi, a seguito del processo di riorganizzazione e di razionalizzazione di Poste Italiane sul territorio nazionale si sono venute a creare numerose situazioni di disagio per le comunità dei piccoli comuni periferici e di montagna soprattutto per quanto riguarda l'introduzione della consegna della corrispondenza a giorni alterni;
   con la direttiva Europea n. 2008/6/CE l'Unione europea ha chiesto agli Stati membri di abolire qualunque forma di monopolio, di riserva e di diritti speciali nel settore postale e di adottare tutte le misure necessarie alla completa apertura del mercato (regolamentazione del servizio universale, accesso alle infrastrutture postali, determinazione dei prezzi e delle tariffe dei servizi postali);
   in Italia la liberalizzazione dei servizi postali si fonda, dal punto di vista normativo, sulla direttiva comunitaria 97/67/CE (recepita con decreto legislativo n. 261 del 1999) e sulle direttive comunitarie 2002/39/CE e 2008/&/CE (recepite con decreto legislativo n. 58 del 2011);
   grazie a tale liberalizzazione in pochi anni ben 3932 società hanno richiesto e ottenuto dal Ministero dello sviluppo economico una licenza per operare nel comparto del trasporto e consegna della corrispondenza;
   l'elenco rilasciato dal Ministero dello sviluppo economico non prevede una sostanziale categorizzazione degli operatori postali operanti in Italia;
   da tale elenco si può evincere solamente che la maggior parte degli operatori si dedica al trasporto e consegna della corrispondenza in città (cosiddetti recapitisti con modalità non meglio specificate), mentre non risulta essere assolutamente specificato quali siano gli operatori retail che operano nel mercato postale nazionale attraverso la vendita di speciali etichette ed attraverso una propria rete di cassette di impostazione alternativa a quelle di poste italiane;
   con riferimento alla consultazione pubblica dell'Agcom sullo «Schema di regolamento licenze e autorizzazioni» tenutasi 17 novembre 2014, la stessa Autorità afferma che in ambito retail «la differenziazione territoriale costituisce una proposta interessante sebbene non sia stata espressamente prevista dalla normativa nazionale». «L'autorità si appresta a sostituire una regolamentazione che è in vigore dal 2000 e che vede oggi un numero di titoli abilitativi che non ha eguali in Europa»;
   attualmente Poste Italiane riconosce un'unica normativa contrattuale, sicuramente ottimale per la regolamentazione dei rapporti con operatori postali privati eroganti servizi di corriere espresso e servizi business rivolti alle aziende, ma del tutto inadatta se applicata ad operatori postali differenti dai primi che, a questo punto, risultano essere gli unici operatori tutelati normativamente dai contratti predisposti dall'ex monopolista;
   il mancato riconoscimento del servizio postale di tipo retail, in qualità di servizio differente e distinto dai servizi postali di tipo business o di corriere espresso, ostacola quindi lo sviluppo di una sana concorrenza in questo importante ramo del mercato postale;
   l'impossibilità di raggiungere un accordo differente e specifico con Poste Italiane pone gli operatori postali retail nella condizione di insostenibilità dei costi richiesti con ricadute negative sulle loro attività, sul servizio offerto alla loro clientela e, nei casi più estremi, essi possono essere indotti alla cessazione dell'attività di impresa;
   ad oggi il mercato postale retail in Italia non risulta ancora pronto ad ospitare una sana e crescente liberalizzazione, non esistendo, per le motivazioni sopraesposte, soggetti postali adeguatamente regolamentati e, pertanto, riconosciuti come fornitori di un servizio postale di tipo retail alternativo a quello tradizionale;
   a differenza di quanto accade in altri Paesi europei, in Italia molti operatori postali privati tendono a non effettuare nuovi investimenti nel mercato postale causando una mancata crescita del servizio con conseguente beneficio in termini anche occupazionali;
   risulta evidente, a fronte di quanto sopra detto, che una maggiore regolamentazione del settore postale nazionale sia necessaria e non più rinviabile –:
   come intenda procedere il Ministro interrogato per garantire la possibilità agli operatori postali privati di tipo retail di stipulare specifici accordi con poste italiane o altri operatori postali di tipo privato appartenenti alla medesima categoria, dal momento che alle attuali condizioni di mercato si sono dimostrati addirittura capaci di ripristinare un efficiente servizio postale tradizionale anche nei territori più svantaggiati del Paese dimostrando una particolare sensibilità alle esigenze territoriali e dei cittadini;
   quali iniziative intenda assumere per regolamentare e gestire la comprovata nascita di una sana concorrenza nel settore postale del retail dal momento che sempre più aziende private stanno investendo e rivolgendo la loro attenzione a questo specifico mercato, senza essere oggetto di alcuna direttiva ministeriale capace di tutelare la qualità offerta al consumatore finale ed in grado di assoggettare tutti questi operatori al rispetto di una medesima normativa infrastrutturale, fiscale e di reciprocità contrattuale, data anche l'inerzia dell'ex monopolista che non riconosce a questi operatori una distinta tutela contrattuale orientata al costo di mercato ed ai costi emergenti;
   se non ritenga, per poter raggiungere questo obbiettivo, di dover assumere iniziative per procedere ad un riconoscimento della categoria di operatori postali privati di tipo retail. (4-13405)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

mercato dei servizi

servizio postale

liberalizzazione del mercato