ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/13389

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 633 del 07/06/2016
Firmatari
Primo firmatario: CIVATI GIUSEPPE
Gruppo: MISTO-ALTERNATIVA LIBERA-POSSIBILE
Data firma: 07/06/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
MAESTRI ANDREA MISTO-ALTERNATIVA LIBERA-POSSIBILE 07/06/2016
BRIGNONE BEATRICE MISTO-ALTERNATIVA LIBERA-POSSIBILE 07/06/2016
MATARRELLI TONI MISTO-ALTERNATIVA LIBERA-POSSIBILE 07/06/2016
PASTORINO LUCA MISTO-ALTERNATIVA LIBERA-POSSIBILE 07/06/2016


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
  • MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 07/06/2016
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 07/06/2016
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA delegato in data 11/10/2016
Stato iter:
11/10/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 11/10/2016
GIANNINI STEFANIA MINISTRO - (ISTRUZIONE, UNIVERSITA' E RICERCA)
Fasi iter:

MODIFICATO PER MINISTRO DELEGATO IL 11/10/2016

RISPOSTA PUBBLICATA IL 11/10/2016

CONCLUSO IL 11/10/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-13389
presentato da
CIVATI Giuseppe
testo di
Martedì 7 giugno 2016, seduta n. 633

   CIVATI, ANDREA MAESTRI, BRIGNONE, MATARRELLI e PASTORINO. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo. — Per sapere – premesso che:
   il comunicato stampa relativo alla riunione del CIPE del 1o maggio 2016, presieduta dallo stesso Presidente del Consiglio, dà conto dell'avvenuta deliberazione, da parte del Comitato, di una serie di investimenti a valere sul fondo sviluppo e coesione (FSC);
   il FSC è lo strumento finanziario per le politiche nazionali di coesione che, in coerenza con le analoghe politiche europee, hanno lo scopo di combattere i divari strutturali di sviluppo tra le aree del Paese;
   la regola generale di ripartizione dei finanziamenti del FSC per la corrente stagione di programmazione 2014-2020 prevede che l'80 per cento delle risorse vadano alle regioni meno sviluppate del Sud e il 20 per cento a quelle del Centro nord;
   per principio generale, inoltre, i finanziamenti a carico del FSC devono essere per loro natura aggiuntivi e non sostitutivi della spesa ordinaria definita con leggi e tabelle di finanziaria;
   la delibera in argomento, secondo gli interroganti, ha violato per più versi questi semplici principi, in quanto ha indirizzato, tra gli altri, i seguenti finanziamenti:
    a) 500 milioni di euro a carico del fondo sviluppo e coesione al nuovo piano nazionale della ricerca, il cui finanziamento ordinario nel bilancio del Ministero responsabile era gravemente carente e inferiore al precedente, con ciò utilizzando queste risorse come sostitutive di finanziamenti ordinari e senza alcuna indicazione del vincolo di sistema a favore delle regioni meno sviluppate;
    b) 1 miliardo per finanziare un non meglio precisato «piano turismo e cultura» che, da fonti di stampa, consisterebbe in una sommatoria di microprogettualità territoriali prevalentemente nelle regioni più sviluppate, a giudizio degli interroganti con una palese violazione del principio base di funzionamento del FSC a favore del Mezzogiorno;
    c) 4 milioni di euro all'Istituto italiano per gli studi filosofici e all'Istituto italiano per gli studi storici di Napoli, con quella che gli interroganti giudicano una piccola ma ignobile operazione di favoritismo, in un momento in cui il bilancio del Ministero competente non supporta le attività del settore, nel quale molti istituti di cultura sono sull'orlo del collasso senza poter accedere ad alcun tipo di finanziamento pubblico –:
   se le notizie, tratte dal comunicato stampa presente sul sito del Governo, corrispondano a verità;
   quali ragioni abbiano giustificato quella che gli interroganti ritengano una così evidente lesione dei principi di funzionamento del fondo;
   come si intenda porre riparo alla situazione di dubbia legittimità e di sperequazione in tal modo prodotta;
   se si intenda proseguire con una simile gestione secondo gli interroganti opaca, abborracciata e irragionevole dell'unica fonte finanziaria che consente politiche di investimento materiale e immateriale e riequilibrio strutturale tra le aree del Paese;
   se chi ha proposto quella che appare agli interroganti una somma di tali illegittime decisioni in occasione della deliberazione del CIPE non ritenga di dover rassegnare le proprie dimissioni per rispetto del ruolo e dei potenziali beneficiari delle risorse in argomento. (4-13389)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Martedì 11 ottobre 2016
nell'allegato B della seduta n. 690
4-13389
presentata da
CIVATI Giuseppe

  Risposta. — In risposta all'interrogazione parlamentare in esame si rappresenta che gli interventi delineati nel programma nazionale per la ricerca 2015-2020, di competenza del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca prevedono investimenti a valere su due macro categorie di fonti finanziarie:
   1. Finanziamenti strutturali a valere su diversi capitoli di competenza del Dipartimento per la formazione superiore e la ricerca, segnatamente quelli dedicati al Fondo ordinario degli enti (Foe) e al Fondo di finanziamento ordinario delle università (Ffo);
   2. Finanziamenti strutturali aggiuntivi, a valere sul Programma operativo nazionale (PON) Ricerca e innovazione 2014-2010 – cofinanziato da risorse comunitarie (Fesr e Fse) e risorse nazionali (Fondo di rotazione) – e sul piano stralcio ricerca e innovazione 2015-2017, cofinanziato dalle risorse del Fondo di sviluppo e coesione (Fsc) – previsto dal decreto legislativo n. 88 del 31 maggio 2011 che detta disposizioni in materia di risorse aggiuntive e interventi speciali per la rimozione di squilibri economici e sociali.

  Il fabbisogno finanziario espresso dal Pnr è quantificato, relativamente al triennio 2015-2017, in complessivi 2.428,6 milioni di euro.
  Le risorse aggiuntive Pon ed Fsc e la coerenza delle iniziative previste, tanto nel Pon quanto nel Piano Stralcio, con quelle delineate nel PNR, assicurano adeguata massa critica per il raggiungimento degli obiettivi prefissati, grazie anche all'efficientamento della spesa ordinaria a valere sul Foe e sull'Ffo attraverso strumenti e criteri premiali e di merito.
  Le risorse dell'Fsc – nel rispetto della legge 23 dicembre 2014, n. 190, articolo 1, comma 703, così come specificato nel piano stralcio – saranno impiegate per l'80 per cento nelle regioni del Mezzogiorno, il restante 20 per cento sarà impiegato per finanziare interventi nelle altre regioni del territorio italiano.
La Ministra dell'istruzione, dell'università e della ricercaStefania Giannini.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

politica comunitaria-politica nazionale

coesione economica e sociale

politica comunitaria