ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/13370

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 633 del 07/06/2016
Firmatari
Primo firmatario: MAESTRI ANDREA
Gruppo: MISTO-ALTERNATIVA LIBERA-POSSIBILE
Data firma: 07/06/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CIVATI GIUSEPPE MISTO-ALTERNATIVA LIBERA-POSSIBILE 07/06/2016
MATARRELLI TONI MISTO-ALTERNATIVA LIBERA-POSSIBILE 07/06/2016
PASTORINO LUCA MISTO-ALTERNATIVA LIBERA-POSSIBILE 07/06/2016
BRIGNONE BEATRICE MISTO-ALTERNATIVA LIBERA-POSSIBILE 07/06/2016


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 07/06/2016
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-13370
presentato da
MAESTRI Andrea
testo di
Martedì 7 giugno 2016, seduta n. 633

   ANDREA MAESTRI, BRIGNONE, CIVATI, MATARRELLI e PASTORINO. — Al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro dell'economia e delle finanze . — Per sapere – premesso che:
   il 4 maggio 2016 a Roma la CNA (Confederazione nazionale dell'artigianato e delle piccola e media impresa) ha presentato l'edizione 2016 di «Paese che vai fisco che trovi», l'Osservatorio permanente sulla tassazione delle piccole e medie imprese realizzato dall'ufficio politiche fiscali e societarie della CNA;
   secondo il rapporto, nonostante il 2015 abbia segnato una discontinuità effettiva nelle politiche fiscali, con benefici che hanno riguardato anche artigiani, micro e piccole imprese che ha o visto il calo del peso complessivo del fisco (Total tax rate o Ttr) al 60,9 per cento, il livello della pressione fiscale in Italia rimane intollerabile: 19,4 punti percentuali più della media europea. Facendo una media nazionale, dall'inizio dell'anno, il titolare di una piccola impresa solo dal 9 agosto può finalmente cominciare a destinare i guadagni aziendali all'impresa e alla sua famiglia;
   Reggio Calabria è la città italiana con la fiscalità più elevata: il Total tax rate tocca il 73,2 per cento. Seconda è Bologna (con il Ttr al 71,9 per cento), terza Roma con il 69,8 per cento, quarta Catania e quinta Firenze. A Reggio Calabria l'imprenditore lavora per il fisco fino al 24 settembre, giorno della liberazione fiscale, il tax free day; a Bologna fino al 19 settembre, a Roma fino all'Il settembre. Al capo opposto la città meno onerosa è Gorizia (con il Ttr al 54,4 per cento e Tax free day il 17 luglio), seguita da Cuneo, Belluno, Sondrio e Udine;
   per la CNA è possibile migliorare il sistema tributario, operando su tre indirizzi precisi: una più consistente riduzione della pressione fiscale; invertire la tendenza a trasferire sulle imprese gli oneri dei controlli; l'uso intelligente della leva fiscale per aumentare la domanda interna;
   a questo scopo la CNA ha elaborato un elenco di dieci proposte:
    1. rendere l'Imu sugli immobili strumentali completamente deducibile dal reddito d'impresa;
    2. utilizzare le risorse provenienti dalla spending review e dalla lotta all'evasione per ridurre la tassazione sul reddito delle imprese personali e sul lavoro autonomo;
    3. introdurre una misura premiale che riduca l'imposizione sul reddito incrementale rispetto al reddito «ideale» stimato dagli studi di settore;
    4. definire il concetto di autonoma organizzazione ai fini del non assoggettamento all'Irap;
    5. Introdurre l'Iri (imposta sul reddito delle imprese) per consentire alle imprese personali di allineare l'imposizione sui redditi re-investiti in azienda a quella applicata alle società di capitali;
    6. redistribuire il gettito derivante dalla tassazione sugli immobili adeguando i valori catastali ai valori commerciali;
    7. trasformare le detrazioni relative a spese per lavori edili in crediti d'imposta cedibili agli intermediari finanziari;
    8. introdurre il principio di cassa nella determinazione del reddito delle imprese personali in regime di contabilità semplificata;
    9. eliminare lo split payment e ridurre la ritenuta sui bonifici, relativi a spese per le quali sono riconosciute le detrazioni fiscali, dall'8 perlomeno al 4 per cento, come in precedenza; evitare di spostare sulle imprese gli oneri dei controlli attraverso un uso intelligente della fatturazione elettronica B2B;
    10. agevolare il passaggio generazionale delle imprese individuali tramite la completa neutralità fiscale delle cessioni d'azienda, al pari di quanto previsto in caso di conferimenti;
   secondo i calcoli del centro studi degli artigiani di Mestre, pagare più tasse quando l'economia ristagna, non aiuta, anzi aggrava la crisi e questo è purtroppo ciò che è accaduto in Italia. Secondo il centro studi, negli ultimi sei anni, tra tasse nazionali e locali, le famiglie hanno dovuto subire un aggravio fiscale di ben 29,3 miliardi. Il conteggio è il seguente: tra il 2010 e il 2015, le imposte nazionali sono aumentate di 21,6 miliardi (+ 6,1 per cento), quelle locali (imu, irap, addizionali comunali e regionali irpef) sono salite di 7,7 miliardi (+ 8 per cento);
   il Ministro dell'economia e delle finanze da oltre due anni ripete come un mantra che: il taglio delle tasse è il pilastro dell'azione del Governo, ma i risultati sono assolutamente insufficienti;
   il 18 aprile 2016, durante l'audizione in Commissioni riunite bilancio di Camera e Senato, sul def 2016 (documento di economia e finanza), anche il vicedirettore generale della Banca d'Italia, Federico Signorini, ha messo nel mirino proprio il capitolo tasse, sottolineando che sono ancora troppo alte, precisando che tra il 2014 e il 2015 vi è stata certamente una leggera diminuzione della pressione fiscale (dal 43,2 al 42,9 per cento del Pil), che però «è rimasta superiore, per circa 2,5 punti percentuali, alla media del decennio che ha preceduto la crisi dei debiti sovrani». Per questo, ha aggiunto, «andrà considerata con attenzione l'opportunità di prevedere riduzioni permanenti del cuneo fiscale, a beneficio della crescita e dell'occupazione» –:
   se il Governo sia a conoscenza di quanto illustrato in premessa e quali iniziative intenda assumere, anche alla luce delle indicazioni della Banca d'Italia, per abbattere in modo incisivo la pressione fiscale in Italia a vantaggio della ripresa economica;
   se il Governo non ritenga altresì opportuno valutare con attenzione le proposte avanzate dalla CNA per riformare il sistema tributario così da ridurre la pressione fiscale e rilanciare il settore dell'artigianato e della piccola e media impresa. (4-13370)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

imposta sul reddito

bilancio di societa'

reddito imponibile