ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/13367

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 633 del 07/06/2016
Firmatari
Primo firmatario: PRODANI ARIS
Gruppo: MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO
Data firma: 06/06/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
MUCCI MARA MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO 06/06/2016


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO delegato in data 06/06/2016
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

SOLLECITO IL 21/10/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-13367
presentato da
PRODANI Aris
testo di
Martedì 7 giugno 2016, seduta n. 633

   PRODANI e MUCCI. — Al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo . — Per sapere – premesso che:
   il decreto-legge n. 83 del 31 maggio 2014 noto come «decreto Art Bonus», convertito con modificazioni dalla legge n. 106 del 2014, all'articolo 10, comma 1, ha previsto disposizioni urgenti per riqualificare e migliorare le strutture ricettive turistico-alberghiere e per favorire l'imprenditorialità nel settore turistico. Il comma 5 ha disposto che «per le medesime finalità di cui al comma 1, nonché per promuovere l'adozione e la diffusione della «progettazione universale» e l'incremento dell'efficienza energetica, Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, con proprio decreto da emanare entro tre mesi dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto, previa intesa in sede di Conferenza unificata, aggiorna gli standard minimi, uniformi in tutto il territorio nazionale, dei servizi e delle dotazioni per la classificazione delle strutture ricettive e delle imprese turistiche, ivi compresi i condhotel e gli alberghi diffusi, tenendo conto delle specifiche esigenze connesse alle capacità ricettiva e di fruizione dei contesti territoriali e dei sistemi di classificazione alberghiera adottati a livello europeo e internazionale»;
   a quasi due anni dalla pubblicazione della legge summenzionata, al contrario dei tre mesi previsti, operatori ed utenti sono ancora in attesa dell'aggiornamento degli standard minimi delle strutture ricettive e della loro uniformità territoriale;
   un articolo del 26 novembre 2014, nell'affrontare fenomeno dell'abusivismo nel ricettivo, ha riportato un intervento di Bernabò Bocca, secondo il quale, in Italia, «gli esercizi ricettivi regolari ospitano ogni anno circa 103 milioni di turisti, tra italiani e stranieri, per 360 milioni di pernottamenti, e danno lavoro a più di 230 mila lavoratori. Non esistono cifre ufficiali che censiscano i flussi in strutture abusive e semiabusive, ma possiamo stimare che il fenomeno valga almeno 100 milioni di pernottamenti all'anno e bruci la possibilità di creare 70 mila nuovi posti di lavoro per i nostri giovani. Per questo motivo, insieme ai sindacati dei lavoratori, Federalberghi ha ufficialmente richiesto che tali attività siano soggette ad un efficace sistema di controlli»;
   sul sito online di Repubblica del 30 novembre, l'articolo «Turismo sommerso. Il lato oscuro della sharing economy» ha analizzato il fenomeno riportando che, secondo Federalberghi, il turismo sommerso in Italia stia dilagando mettendo a rischio i ricavi delle imprese e la sicurezza dei cittadini. «Concorrenza sleale e turismo sommerso – dice presidente di Federalberghi Bernabò Bocca – sono arrivati a un livello insopportabile. (...) Federalberghi ha messo a disposizione il suo database che contiene le strutture ricettive extralberghiere (B&B, case vacanze, affittacamere, case per ferie) per permettere alle autorità controlli incrociati utili a stanare i “furbetti” dell'hotel “in nero” e “fai da te”. I numeri smentiscono la favoletta del gestore che accoglie l'ospite in casa propria – dice Bocca – il consumatore è ingannato due volte: viene tradita la promessa di vivere un'esperienza autentica e vengono eluse le norme poste a tutela della salute e della sicurezza. Né può essere sottaciuta la responsabilità delle piattaforme online, che adottano una posizione pilatesca e fanno finta di non vedere il traffico sospetto che transita attraverso i propri canali (...)»;
   data 18 maggio 2016, il sito Ansa.it ha riportato i risultati dell'operazione « Venice Journey» condotta dalla Guardia di Finanza e dalla Polizia Municipale di Venezia, che ha individuato la presenza di decine di bed and breakfast e appartamenti abusivi in affitto per turisti nella città lagunare. L'indagine, iniziata nel settembre 2015, ha portato alla scoperta di ricavi non dichiarati per 2 milioni di euro, in aggiunta più di 200 mila euro di Iva e 120 mila euro per mancato versamento dell'imposta di soggiorno. Secondo quanto riferito i titolari dei b&b, italiani e stranieri, potrebbero aver beneficiato della legge Speciale per Venezia ma, soprattutto, avrebbero omesso le segnalazioni di legge alla Questura per l'antimafia e il terrorismo;
   il sito on line Webitmag.it, in un articolo del 22 maggio 2015, ha illustrato come, a livello nazionale, solo 370 strutture su mille risultassero in regola e, a inizio 2015, Federalberghi avrebbe stimato 5000 strutture abusive solo a Roma città. Sempre a Roma, secondo il prefetto Franco Gabrielli, 4 b&b su 5 sarebbero abusivi: «l'annuncio del Giubileo straordinario infatti è un'occasione ghiotta per i proprietari di appartamenti a uso b&b, magari non proprio in regola, dato che nel 2000 l'incremento del turismo dovuto al Giubileo arrivò a 331,43 milioni di presenze, con una crescita del 6 per cento nel numero di arrivi e del 7,4 per cento nel numero di giornate di presenza (...) Secondo i dati del Dipartimento turismo del Comune sono almeno 300 mila all'anno i turisti non regolarmente registrati poiché ospitati in strutture abusive»;
   il fenomeno dell'abusivismo nel ricettivo è stato sollevato dall'interrogante con diversi atti di sindacato ispettivo; in particolare, nell'interrogazione 5-04325 del 18 dicembre 2014, ha chiesto al Ministro quali iniziative intenda adottare per regolarizzare e regolamentare il settore delle nuove strutture ricettive in modo da tutelare gli utenti, oltre agli operatori in regola. Nella risposta del 28 gennaio 2015, la Sottosegretaria di Stato dei beni e delle attività culturali e del turismo Ilaria Carla Anna Borletti Dell'Acqua, ha espresso particolare attenzione sulla questione menzionata, sottolineando l'intenzione di dare «finalmente uno sbocco positivo e definito a quello dell'uniformità degli standard alberghieri», e ha prospettato «l'ipotesi di aprire un tavolo tra Ministero, regioni e associazioni per affrontare il tema dell'extralberghiero al fine di rendere omogenea la tipizzazione delle imprese turistiche su base nazionale»;
   nell'interrogazione n. 5-04732 dell'11 febbraio 2015, l'interrogante ha già evidenziato come, nel 2014, la crescita del settore alberghiero in Italia sia stata inferiore alla media europea con un conseguente e sensibile calo dell'occupazione nel settore causato anche dalla concorrenza di strutture ricettive abusive o semiabusive. Nella risposta del 21 aprile 2015 all'interrogazione, la Sottosegretaria ai Beni e alle attività culturali e del turismo, Francesca Barracciu, ha ribadito «che è in fase di ultimazione la bozza del decreto di classificazione alberghiera a seguito di un serrato confronto con le Regioni e le categorie interessate, nel corso del quale sono emerse notevoli difficoltà, talune resistenze all'innovazione e al cambiamento ed una significativa diversità di approccio e di punti di vista, anche all'interno delle diverse rappresentanze di categoria e tra le regioni. Il Ministero è dunque impegnato nel tentativo, non facile, di compiere una sintesi (per quanto possibile condivisa) tra le diverse posizioni emerse, al fine di ammodernare il sistema delle classificazioni alberghiere e di metterlo al passo con le migliori pratiche dei Paesi competitori europei e internazionali. Si concorda con la necessità di implementare le attività di controllo per garantire le imprese che quotidianamente lavorano nel rispetto della legalità soprattutto per assicurare la sicurezza ed il benessere della clientela»;
   il problema della classificazione delle strutture ricettive è stato nuovamente affrontato dall'interrogante nell'interrogazione 5-06078 del 16 luglio 2015, ancora senza risposta, con la quale è stato chiesto al Ministero a che punto sia l’iter del decreto di classificazione alberghiera, quali iniziative intenda adottare per contrastare il fenomeno dell'abusivismo alberghiero e per avviare controlli finalizzati alla tutela degli operatori regolari e della clientela;
   la concorrenza sleale da parte delle strutture abusive reca inevitabilmente un danno significativo all'economia italiana, alla qualità dei servizi erogati e a coloro che gestiscono correttamente le proprie strutture. Le segnalazioni del prefetto Gabrielli per quanto concerne Roma e le risultanze delle indagini promosse a Venezia-confermano la necessità di una serie di interventi urgenti che coinvolgano il Ministero, le regioni e gli enti locali, articolati in un'intensificazione dei controlli da parte degli organi deputati e in una campagna informativa che valorizzi le strutture regolari –:
   se intenda fornire gli opportuni chiarimenti sulle tempistiche dell'atteso decreto relativo alla classificazione alberghiera già previsto dalla legge 106 del 2014;
   quali iniziative di competenza intenda adottare il Governo, di concerto con le regioni e le amministrazioni locali, per contrastare il fenomeno dell'abusivismo alberghiero e per avviare controlli mirati al fine di tutelare gli operatori regolari e gli utenti;
   quali iniziative siano state individuate e predisposte per migliorare la qualità dell'offerta turistica italiana, in particolare in relazione alle professionalità impiegate, alla classificazione delle strutture ricettive e al contrasto all'abusivismo;
   se siano state valutate e accolte le proposte relative ad un efficiente e verificabile metodo di classificazione e valutazione delle strutture che abbia come obiettivi l'esclusione di recensioni false ed il quotidiano rilevamento in tempo reale delle presenze turistiche e delle motivazioni;
   se ritenga opportuno promuovere una campagna di sensibilizzazione, in accordo con le organizzazioni di settore, che valorizzi le strutture condotte regolarmente e contrasti l'abusivismo. (4-13367)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

infrastruttura turistica

creazione di posti di lavoro

sicurezza pubblica