ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/13299

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 630 del 24/05/2016
Firmatari
Primo firmatario: NASTRI GAETANO
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA-ALLEANZA NAZIONALE
Data firma: 24/05/2016


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 24/05/2016
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-13299
presentato da
NASTRI Gaetano
testo di
Martedì 24 maggio 2016, seduta n. 630

   NASTRI. — Al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro dell'economia e delle finanze . — Per sapere – premesso che:
   secondo quanto risulta, da un articolo pubblicato dal quotidiano «Il Corriere della sera», il 22 maggio, il Governo intende contribuire a sostenere le imprese, in particolare quelle di piccola e media dimensione, non solo alleggerendo il prelievo fiscale, (dalla riduzione dell'Ires nel 2017, al «super ammortamento» già deciso con la legge di stabilità 2016) ma anche convogliando, qualche miliardo di euro all'anno (10 miliardi di euro sarebbero considerati un buon risultato);
   per rendere possibile le suesposte intenzioni, rileva il medesimo quotidiano, l'Esecutivo sta immaginando l'introduzione di specifici prodotti di investimento a medio termine: i PIR, i cui rendimenti sarebbero detassati e che sarebbero previsti all'interno del secondo decreto-legge sulla «finanza per la crescita», che sarà approvato in una delle prossime riunioni del Consiglio dei ministri;
   secondo le intenzioni del Governo, evidenzia ancora il « Corriere della sera», l'intenzione di dirottare risorse private verso il capitale di rischio delle imprese, risulta essere oltremodo necessario a seguito delle restrizioni da parte del credito bancario, ma ciononostante una parte del mondo imprenditoriale è molto preoccupata sia per le misure già prese, che per quelle che si annunciano essere prossime;
   al riguardo, al Confapi evidenzia, come i PIR siano destinati ad aziende con fatturati da 50 a 200 milioni di euro, con la conseguenza che la grandissima parte delle piccole e medie imprese rischierebbe di essere tagliata fuori, anche a causa dei costi connessi all'emissione di tali strumenti finanziari;
   la Confapi a tal fine, ricorda che già i cosiddetti « minibond», (ovvero le obbligazioni o i titoli di debito a medio-lungo termine emessi da piccole e medie imprese (PMI) non quotate, destinate a piani di sviluppo, ad operazioni di investimento straordinarie o di refinancing) sono stati utilizzati soltanto dalle medie e grandi imprese, sostenendo inoltre che, se realmente il Governo intende favorire la patrimonializzazione e la crescita dimensionale delle aziende italiane, (il 95 per cento delle quali ha meno di dieci addetti), risulterebbe migliore la decisione d'introdurre un credito d'imposta a fronte di operazioni straordinarie di merger and acquisition;
   il pegno mobiliare non possessorio, a giudizio dei rappresentanti della Confapi, non aiuta le piccole imprese ed, inoltre, la previsione che, a fronte del mancato pagamento (anche di pochissime rate), la banca possa avviare le procedure esecutive, impedisce all'azienda di sopravvivere anche nel momento in cui, la medesima vanti rilevanti crediti con la pubblica amministrazione;
   in definitiva, sostiene la Confederazione delle piccole e medie imprese, secondo quanto pubblicato dall'articolo in precedenza richiamato, il prossimo decreto-legge sulla crescita, non sembra contenere adeguate misure in favore della medesima categoria dimensionale aziendale; è ricordata, a tal fine, la necessità di favorirle, attraverso la riduzione del cuneo fiscale per agevolare i consumi, la proroga del maxi ammortamento e un’«Ace potenziata» (aiuto per la crescita economica, agevolazione introdotta dal decreto-legge n. 201 del 2011, cosiddetto «salva-Italia», per rafforzare il sistema produttivo italiano, puntando su una riduzione delle imposte sui redditi), per le piccole e medie imprese, come accade per le società quotate;
   a giudizio dell'interrogante, le osservazioni in precedenza richiamate dalla Confapi risultano condivisibili ed opportune, in particolare se si valuta come il sistema della tassazione su tale categoria dimensionale d'imprese, continui ad essere esageratamente elevato e penalizzante per i livelli di crescita e di produttività;
   la necessità di introdurre rapide ed urgenti misure da parte del Governo, identificate in quelle proposte proprio dalla Confapi, a parere dell'interrogante, risulta pertanto, in considerazione di quanto in precedenza esposto, opportuno, al fine di sostenere un segmento del sistema-Paese, strategico ed indispensabile per la crescita e la competitività nazionale;
   quali orientamenti nell'ambito delle rispettive competenze, i Ministri interrogati, intendano esprimere con riferimento a quanto esposto in premessa;
   se trovi conferma quanto riportato dall'articolo di stampa richiamato con particolare riferimento alle iniziative normative urgenti che risulterebbero di prossima approvazione da parte del Consiglio dei ministri;
   in caso affermativo, quali iniziative di competenza i Ministri interrogati intendano assumere in favore delle piccole e medie imprese e se, al contempo, non ritengano opportuno, contemplare anche le proposte della Confapi, esposte in premessa, per sostenere un comparto aziendale, che continua ad essere penalizzato dagli effetti della crisi economica e finanziaria, a parere dell'interrogante, tutt'altro che superata. (4-13299)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

piccole e medie imprese

piccole e medie industrie

grande impresa