ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/13292

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 630 del 24/05/2016
Firmatari
Primo firmatario: TONINELLI DANILO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 24/05/2016


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
  • MINISTERO PER LA SEMPLIFICAZIONE E LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 24/05/2016
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-13292
presentato da
TONINELLI Danilo
testo di
Martedì 24 maggio 2016, seduta n. 630

   TONINELLI. — Al Ministro dell'interno, al Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione . — Per sapere – premesso che:
   i cittadini facenti parte di vari comitati promotori dei referendum attualmente in corso (il referendum costituzionale e i due referendum abrogativi recanti quesiti sulla legge 6 maggio 2015, n. 52) hanno segnalato una grave difficoltà che è emersa nell'ambito della raccolta delle sottoscrizioni necessarie per l'avvio delle consultazioni popolari, che rappresenta come noto un diritto politico dei cittadini di primaria rilevanza nel nostro ordinamento;
   in passato per ottenere i certificati elettorali dei firmatari, da allegare alle firme raccolte negli appositi moduli per il deposito presso l'ufficio centrale per il referendum presso la Corte di Cassazione in base alle disposizioni di legge vigenti in materia, per raggiungere piccoli comuni lontani dalle sedi dei comitati promotori si è fatto sovente ricorso all'utilizzo di mezzi più celeri ed economici della tradizionale posta cartacea, quali il fax. Attualmente, la legge impone quale mezzo per le comunicazioni con le pubbliche amministrazioni la posta elettronica certificata (P.E.C.), tuttavia in diversi comuni, in risposta alle mail inviate via P.E.C. e contenenti richieste di certificati elettorali per l'allegazione alle firme per referendum, è stato comunicato ai comitati promotori che, pur essendo l'istanza recepita attraverso lo strumento della P.E.C., per l'invio dei certificati sarebbe necessario l'invio del materiale di affrancatura all'amministrazione, per il successivo invio della tradizionale posta cartacea ai riceventi;
   tali richieste fanno riferimento a una modalità di trasmissione anacronistica, che per giunta risulterebbe ancora meno immediata, oltre che fortemente antieconomica, rispetto all'utilizzo del fax. Essa infatti oltre a richiedere un impiego di tempo e di mezzi notevolmente più lungo per le amministrazioni comunali per evadere le richieste che potrebbero essere riscontrate per via telematica, comporterebbe un costo difficilmente sostenibile per i cittadini che si attivano per la promozione del referendum anticipando tutte le spese e senza alcuna garanzia di eventuali rimborsi per l'esercizio di un fondamentale diritto politico;
   si chiede, pertanto, ai Ministri interrogati di procedere all'emanazione di circolari, o di qualsiasi altro atto ritengano più idoneo, che autorizzino le Amministrazioni a rispondere alle richieste di certificati elettorali da parte dei comitati promotori di referendum attraverso la P.E.C., nonché di definire le modalità attraverso le quali è possibile dimostrare l'autenticità dei certificati ottenuti in questo modo (ad esempio, attraverso l'allegazione della copia stampata della mail di risposta inviata via P.E.C.);
   è d'obbligo evidenziare che il problema che qui si pone ha valenza del tutto generale, per tutte le raccolte per qualsivoglia richiesta referendaria, ma le, è evidente la sua attualità e urgenza in connessione con le richieste referendarie di cui si è detto, dato l'approssimarsi del termine per la loro scadenza; il problema potrebbe essere risolto in modo semplice e rapido, come indicato –:
   se i Ministri siano a conoscenza della questione descritta in premessa e quali urgenti iniziative di competenza intendano assumere, ove ne sussistano i presupposti, anche mediante l'emanazione di circolari o altri atti ritenuti idonei, allo scopo di favorire l'esercizio del fondamentale diritto politico dei cittadini di ricorrere agli istituti referendari previsti dalla Costituzione, in particolare specificando la possibilità dell'invio comitati promotori referendari istanti delle certificazioni elettorali da parte delle amministrazioni comunali attraverso i mezzi telematici all'uopo previsti della legge. (4-13292)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

referendum

diritti politici

trasporto pubblico