ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/13262

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 628 del 20/05/2016
Firmatari
Primo firmatario: PISO VINCENZO
Gruppo: MISTO-USEI-IDEA
Data firma: 20/05/2016


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO PER LA SEMPLIFICAZIONE E LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO PER LA SEMPLIFICAZIONE E LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE delegato in data 20/05/2016
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-13262
presentato da
PISO Vincenzo
testo di
Venerdì 20 maggio 2016, seduta n. 628

   PISO. — Al Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione . — Per sapere – premesso che:
   in Italia sono migliaia gli educatori e gli insegnanti precari di lunga durata delle scuole comunali che sopperiscono da anni a mancanze strutturali di organico negli asili nido e nelle scuole materne;
   nella sola città di Roma sono più di 800 i lavoratori a cui viene rinnovato il contratto annualmente;
   la Corte di giustizia dell'Unione europea nel mese di novembre 2014 ha stabilito che: a) il rinnovo illimitato dei contratti a tempo determinato per soddisfare esigenze permanenti e durevoli delle scuole statali non è giustificato; b) la normativa italiana non era conforme all'accordo quadro sul lavoro a tempo determinato; c) le considerazioni di bilancio non costituiscono di per sé, un obiettivo perseguito dalla politica sociale e, pertanto, non possono giustificare l'assenza di qualsiasi misura diretta a prevenire il ricorso abusivo a una successione di contratti di lavoro a tempo determinato;
   tale situazione di incertezza, sia in termini occupazionali che di garanzia del servizio, è ben nota al Ministro. Infatti al fine di consentire il corretto avvio dell'anno scolastico 2015/2016 il Ministro Madia emanava la circolare 3/2015 che dava la possibilità ai comuni di conferire gli incarichi di supplenza anche al personale docente e non docente che avesse nel corso degli anni cumulato una durata di servizio superiore a trentasei mesi;
   a distanza di circa un anno dalla circolare 3/2015 il problema non è stato risolto e da parte dello stesso Ministro non sono state intraprese iniziative normative o legislative concrete e stabili, suscitando preoccupazione tra i lavoratori che, oltre ad essere in scadenza di contratto, non hanno avuto indicazioni adeguate su come le amministrazioni comunali intendano procedere per garantire la continuità lavorativa e la corretta ripresa dell'anno scolastico a settembre 2016;
   Il Governo ha segnalato recentemente che sono ancora in corso le ricognizioni sulla situazione del precariato nei comuni;
   anche l'ANCI, Associazione nazionale comuni italiani, ha recentemente richiesto un provvedimento d'urgenza per procedere all'immissione in ruolo del personale a tempo determinato di asili nido e scuole per l'infanzia gestiti dai comuni anche per evitare possibili contenziosi verso le amministrazioni da parte di migliaia di dipendenti;
   con deliberazione 274 del 2008 recante «Norme per il reclutamento dei docenti delle scuole dell'infanzia e degli educatori di asilo nido» il comune di Roma adottava un sistema di reclutamento del personale della scuola dell'infanzia e degli asili nido secondo cui il 50 per cento dei posti veniva riservato ai vincitori di concorsi pubblici, ed il 5 per cento agli idonei della «graduatoria permanente» composta dal personale che aveva superato la selezione ufficiale del corso-concorso;
   ad oggi quindi nonostante risultino valide sia per i docenti che per gli educatori tali graduatorie permanenti e graduatorie degli idonei ai concorsi, l'amministrazione commissariale di Roma Capitale guidata dal prefetto Tronga ha proposto una delibera che, oltre ad annullare di fatto tali graduatorie permanenti, continuerebbe ad utilizzare il sistema di rinnovo annuale dei contratti anche per coloro che hanno maturato oltre 36 mesi di anzianità;
   tale delibera potrebbe quindi inficiare i legittimi diritti degli idonei presenti nella graduatoria permanente, profilando una possibile disparità di trattamento, sia in termini assunzionali che in termini di reiterazione dei contratti, tra il personale delle scuole comunali e il personale delle scuole statali (recentemente disciplinato dalla legge 107/2015):
   è necessario ed urgente individuare soluzioni strutturali per il superamento del precariato nei servizi educative comunali, a tutela dei lavoratori e a garanzia della continuità educativa dei minori –:
   quali iniziative, per quanto di competenza, intenda promuovere, tenuto conto che la sentenza della Corte di giustizia del novembre 2014, stabilisce che il rinnovo illimitato dei contratti a tempo determinato per soddisfare esigenze permanenti e durevoli delle scuole non è giustificato e che quindi bisognerebbe dar corso a piani di stabilizzazione del precariato, in particolar modo per chi ha superato 36 mesi di lavoro con contratto a termine;
   quali iniziative di competenza si intendano assumere per garantire il rispetto dei principi di non discriminazione e parità di trattamento dei lavoratori, vista la palese diversità di trattamento tra il personale delle scuole statali e quello delle scuole comunali, in particolare riguardo alle immissioni in ruolo del personale precario di lunga durata;
   quali risposte intenda fornire, per quanto di competenza, in relazione alla richiesta dell'ANCI volta a supportare le amministrazioni locali per avviare piani di stabilizzazione del personale precario che abbia già superato 36 mesi di lavoro con contratto a termine;
   a che punto sia la ricognizione sulla situazione del precariato avviata dal Governo. (4-13262)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

contratto di lavoro

assunzione

contratto