ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/13219

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 626 del 17/05/2016
Firmatari
Primo firmatario: BALDASSARRE MARCO
Gruppo: MISTO-ALTERNATIVA LIBERA-POSSIBILE
Data firma: 17/05/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
ARTINI MASSIMO MISTO-ALTERNATIVA LIBERA-POSSIBILE 17/05/2016
BECHIS ELEONORA MISTO-ALTERNATIVA LIBERA-POSSIBILE 17/05/2016
SEGONI SAMUELE MISTO-ALTERNATIVA LIBERA-POSSIBILE 17/05/2016
TURCO TANCREDI MISTO-ALTERNATIVA LIBERA-POSSIBILE 17/05/2016


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
  • MINISTERO DELL'INTERNO
  • MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 17/05/2016
Stato iter:
14/11/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 14/11/2016
CASSANO MASSIMO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 14/11/2016

CONCLUSO IL 14/11/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-13219
presentato da
BALDASSARRE Marco
testo di
Martedì 17 maggio 2016, seduta n. 626

   BALDASSARRE, ARTINI, BECHIS, SEGONI e TURCO. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, al Ministro dell'interno, al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, al Ministro dell'economia e delle finanze . — Per sapere – premesso che:
   fonti di stampa hanno informato circa i danni economici subiti dal Paese a causa di fenomeni criminosi che avvengono in ambito lavorativo;
   emergono dati poco incoraggianti: dalla corruzione dipende una perdita collettiva pari a 65 miliardi di euro annui, le contraffazioni di prodotti sono aumentate del 128 per cento. La contraffazione del solo settore agroalimentari è pari al 16 per cento del totale;
   l'ammontare del giro di affari delle agromafie e del caporalato è pari a una cifra compresa tra i 14 e i 17 miliardi di euro, principalmente attribuibile alla gestione del mercato del lavoro nero, all'attività illecita di import-export di prodotti alimentari, a frodi ai danni dell'Unione europea, al riciclaggio ed estorsione, all'infiltrazioni di associazioni malavitose nei mercati ortofrutticoli, alla pesca di frodo, all'infiltrazione nel settore delle energie rinnovabili legate alle attività agricole;
   nel Paese sono stati individuati 80 epicentri del fenomeno del caporalato e i lavoratori vittime di questo abuso si aggirano tra i 400.000 e i 430.000, di cui ben 100.000 vivono in condizioni di sfruttamento e grave vulnerabilità;
   l'economia non osservata produce volumi di affari pari a circa 290 miliardi di euro annui, di cui 5 provenienti dal settore dell'agricoltura sommersa;
   i lavoratori con impiego irregolare si aggirano attorno ad una cifra compresa tra i 3 e i 4 milioni, cagionando un danno economico pari a 35 miliardi di euro, mentre nel solo settore agricolo i lavoratori irregolari sono oltre 400.000;
   dalle ispezioni condotte dalle autorità competenti nel 2015 sono emersi 713 episodi di caporalato. I lavoratori sottoposti al caporale non hanno tutele e diritti garantiti dal contratto e dalla legge, percepiscono un reddito pari alla metà di quello di un lavoratore in regola con le disposizioni normative, cosicché la paga media varia tra i 22 euro e i 30 euro quotidiani;
   si ricorda che il 60 per cento di essi non ha accesso ad acqua o a servizi igienici e deve pagare al caporale il trasporto sul luogo di lavoro e i beni di prima necessità, circa 10 euro giornalieri a lavoratore;
   quali iniziative gravi e urgenti i Ministri interrogati intendano assumere per dare soluzione ai fatti narrati in premessa. (4-13219)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Lunedì 14 novembre 2016
nell'allegato B della seduta n. 705
4-13219
presentata da
BALDASSARRE Marco

  Risposta. — In riferimento all'atto parlamentare in esame, con il quale si richiama l'attenzione del Governo sui fenomeni del caporalato e dello sfruttamento dei lavoratori in agricoltura, si rappresenta quanto segue.
  Governo e Parlamento insieme, sono fortemente impegnati a contrastare questo deplorevole fenomeno, anche attraverso il coinvolgimento delle istituzioni nazionali e territoriali, delle associazioni di categoria, nonché delle organizzazioni sindacali e dei cittadini stessi.
  Per quanto di specifica competenza del Ministero del lavoro e delle politiche sociali; si rappresenta che nell'ambito del documento di programmazione dell'attività di vigilanza per l'anno 2015 – adottato dalla commissione centrale di coordinamento (di cui all'articolo 3 del decreto legislativo n. 124 del 2004) – sono stati pianificati, in specifici ambiti regionali, interventi di vigilanza nel settore agricolo. Le attività di verifica, svolte in sinergia con altri soggetti istituzionali – quali l'arma dei carabinieri, le ASL, il corpo forestale dello Stato e la guardia di finanza –, hanno consentito di esaminare i rapporti di lavoro sotto diversi aspetti, ivi inclusi quelli di rilevanza penale (ad esempio il traffico di esseri umani).
  Nel contesto delle sinergie inter-istituzionali promosse dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali, si iscrive, inoltre, il protocollo d'intesa siglato con l'Automobile Club d'Italia (ACI) che consente agli ispettori del lavoro di risalire ai cosiddetti caporali attraverso il numero di targa dei mezzi utilizzati per il trasporto dei lavoratori.
  I dati dell'attività ispettiva svolta nel 2015 nel settore agricolo mostrano risultati molto positivi sia dal punto di vista qualitativo che quantitativo. Sono state effettuate, infatti, 8.662 ispezioni – con un incremento del 59,4 per cento rispetto al 2014 pari a 5.434 ispezioni in più – che hanno consentito di individuare 6.153 lavoratori irregolari, di cui 3.629 in nero e 180 stranieri privi di permesso di soggiorno. Sono stati accertati, inoltre, 713 casi di interposizione di manodopera/caporalato e 186 violazioni della normativa sull'orario di lavoro. Sono stati riqualificati 82 rapporti di lavoro e individuati 35 minori impiegati irregolarmente. Si evidenzia, inoltre, che sono stati adottati 459 provvedimenti di sospensione dell'attività imprenditoriale.
  Anche il documento di programmazione dell'attività di vigilanza per l'anno 2016 dedica particolare attenzione al contrasto del lavoro sommerso, ai fenomeni di sfruttamento dei lavoratori nonché al caporalato. In particolare, sono stati pianificati interventi nel settore agricolo in specifici ambiti regionali, tra i quali Puglia (nello specifico le province di Foggia, Taranto e Bari), Campania (in particolare la Piana del Sele e l'Agro Nocerino-Sarnese) e Lazio (nello specifico l'Agro Pontino). A tale proposito, al fine di rafforzare l'efficacia dell'attività ispettiva, il Ministero del lavoro e delle politiche sociali ha previsto la costituzione di apposite task-force ispettive.
  Lo scorso 27 maggio è stato sottoscritto dai Ministri Poletti, Alfano e Martina un Protocollo di intesa contro il caporalato e lo sfruttamento lavorativo in agricoltura. L'intesa, sottoscritta anche dall'ispettorato nazionale del lavoro, da diverse regioni, dalle organizzazioni sindacali, dalle associazioni di categoria e da alcuni rappresentanti del cosiddetto terzo settore, ha come finalità principale sostenere e rafforzare gli interventi di contrasto al caporalato e allo sfruttamento su tutto il territorio nazionale, a partire dai territori più interessati da tale fenomeno. Tra le azioni principali previste dal protocollo si annoverano: la stipula di convenzioni, per il servizio di trasporto gratuito dei lavoratori per il tragitto casa/lavoro; l'istituzione di presidi medico-sanitari mobili; il potenziamento delle attività di tutela ed informazione ai lavoratori.
  Lo scorso 13 luglio, inoltre, è stato siglato un secondo protocollo – sulla scia di quello concluso lo scorso 27 maggio – per il lancio dell'attività di vigilanza «interforze» nel settore agricolo. Tale protocollo è stato sottoscritto, oltre che dai Ministeri del lavoro, della difesa, delle politiche agricole, anche dall'ispettorato nazionale del lavoro, dalle regioni, dalle organizzazioni sindacali e datoriali del settore agricolo e dalle organizzazioni di volontariato. Il protocollo ha carattere strettamente operativo, in quanto mira ad assicurare – attraverso l'impiego dei militari dell'Arma dei carabinieri e del personale del corpo forestale dello Stato – un contrasto ancora più efficace contro, le violazioni della disciplina in materia di lavoro e legislazione sociale, grazie a una forte e costante presenza sul territorio di tutti i soggetti competenti a svolgere azioni di vigilanza nel settore agricolo.
  Il caporalato costituisce, purtroppo, un problema storico del nostro Paese sul quale si è intervenuti ripetutamente e, anche di recente, in termini legislativi. Evidentemente gli avvenimenti, anche tragici, che si apprendono dai media costringono a ritornare su questo argomento, imponendo una riflessione in ordine alle azioni, alle norme ed ai comportamenti più adeguati per far fronte a tale situazione. Il problema, dunque, non va affrontato in maniera emergenziale bensì strutturale perché si ripropone ogni anno con le medesime modalità e nei medesimi territori. A tale proposito ricordo che il Consiglio dei ministri ha approvato un disegno di legge contenente disposizioni in materia di contrasto ai fenomeni di lavoro nero e dello sfruttamento del lavoro in agricoltura. Tale provvedimento legislativo, approvato dal Senato ed ora all'esame delle Commissioni lavoro e giustizia della Camera dei deputati, mira a garantire una complessiva e maggiore efficacia dell'azione di contrasto, introducendo modifiche significative in diversi testi normativi al fine di prevenire e colpire in modo organico e mirato tale fenomeno criminale nelle sue diverse manifestazioni.
Il Sottosegretario di Stato per il lavoro e le politiche socialiMassimo Cassano.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

conseguenza economica

frode a danno dell'Unione europea

industria energetica